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Creazione ed evouzione. Come si conciliano ?

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Messaggio Da Giovanni 4-23 Mer 21 Apr 2010 - 14:52

Blush response ha scritto:
Il cattolico crede che la sua vita non è in balia del caso, crede che ogni singolo evento, anche lo tzunami, avviene per un scopo ben preciso, e questo scopo è la mia felicità.

Non sono d'accordo, anzi penso che proprio la differenza fra quel "credere" e quel "sapere" denoti la differenza fondamentale fra un appartenente alla religione cattolica e me.

Il cattolico non "crede", il cattolico per dirlo alla Jung sa! Sa che quello che dice la bibbia è vero, che Gesù è la verità assoluta e il vangelo il suo messaggio.

Poi che questo sapere per me e te sia sbagliato è un altro discorso. Ma nel momento in cui tu argomenti che Gesù magari non è esistito per lui è come se stessi cercando di dire che l'acqua non è formata da due parti di idrogeno ed una di ossigeno.

Io invece parto da quello che la scienza mi insegna, e, infilandomi nei pertugi che lascia aperti, cerco di formarmi un ipotesi che mi permetta di mantenere in vita un concetto di Dio e uno scopo della vita.
Dal tuo punto di vista io sono un moderno chimico alla ricerca della pietra filosofale. E me ne rendo perfettamente conto.
Dal mio punto di vista io sono uno che spera che la vita abbia altro da dire/offrire di quello che attualmente conosciamo. E ricercare questo è a mio avviso un nobile intento. Non ho ne i mezzi ne le capacità. Ma nel mio piccolo ci provo. Mantenere un onestà intellettuale con me stesso non è facile, ma ci provo. Alla fine quello che mi resta non è un sapere, ma al massimo un credere, un credere che le ipotesi che mi sono venute in mente possono essere vere.

Ludwig von Drake ha scritto:
C'è una scena in Matrix in cui un personaggio chiede di rientrare in Matrix, di dimenticare tutto ciò che sa. Quel personaggio mi ha sempre colpito molto a livello emozionale oltre che intellettuale.

E' quella che cito io, è il punto in cui dice che "l'ignoranza è un bene"

Gian dei Brughi ha scritto:
Quello su cui non concordo è che qui ci sia un "voi" organizzato e evangelizzatore.

Bè sicuramente non esiste una cultura Atea evangelizzatrice come quella cattolica. Ma nel momento in cui uno di voi inizia a "evangelizzare" un cattolico, demolendo con la scienza le superstizioni in cui si affida. Siamo sicuri di fare il suo bene?

In matrix dicevano che si erano dati una regola, non liberare soggetti adulti, il cervello non resiste. Io la penso allo stesso modo.

Ma oltre non mi spingo in questo dibattito, mi pare un ragionare superbo e poco rispettoso

Giovanni 4-23
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Messaggio Da Rasputin Mer 21 Apr 2010 - 18:01

Giovanni 4-23 ha scritto:
Blush response ha scritto:
Il cattolico crede che la sua vita non è in balia del caso, crede che ogni singolo evento, anche lo tzunami, avviene per un scopo ben preciso, e questo scopo è la mia felicità.

Non sono d'accordo, anzi penso che proprio la differenza fra quel "credere" e quel "sapere" denoti la differenza fondamentale fra un appartenente alla religione cattolica e me.

Il cattolico non "crede", il cattolico per dirlo alla Jung sa! Sa che quello che dice la bibbia è vero, che Gesù è la verità assoluta e il vangelo il suo messaggio.

Poi che questo sapere per me e te sia sbagliato è un altro discorso. Ma nel momento in cui tu argomenti che Gesù magari non è esistito per lui è come se stessi cercando di dire che l'acqua non è formata da due parti di idrogeno ed una di ossigeno.

Io invece parto da quello che la scienza mi insegna, e, infilandomi nei pertugi che lascia aperti, cerco di formarmi un ipotesi che mi permetta di mantenere in vita un concetto di Dio e uno scopo della vita.
Dal tuo punto di vista io sono un moderno chimico alla ricerca della pietra filosofale. E me ne rendo perfettamente conto.
Dal mio punto di vista io sono uno che spera che la vita abbia altro da dire/offrire di quello che attualmente conosciamo. E ricercare questo è a mio avviso un nobile intento. Non ho ne i mezzi ne le capacità. Ma nel mio piccolo ci provo. Mantenere un onestà intellettuale con me stesso non è facile, ma ci provo. Alla fine quello che mi resta non è un sapere, ma al massimo un credere, un credere che le ipotesi che mi sono venute in mente possono essere vere.

Ludwig von Drake ha scritto:
C'è una scena in Matrix in cui un personaggio chiede di rientrare in Matrix, di dimenticare tutto ciò che sa. Quel personaggio mi ha sempre colpito molto a livello emozionale oltre che intellettuale.

E' quella che cito io, è il punto in cui dice che "l'ignoranza è un bene"

Gian dei Brughi ha scritto:
Quello su cui non concordo è che qui ci sia un "voi" organizzato e evangelizzatore.

Bè sicuramente non esiste una cultura Atea evangelizzatrice come quella cattolica. Ma nel momento in cui uno di voi inizia a "evangelizzare" un cattolico, demolendo con la scienza le superstizioni in cui si affida. Siamo sicuri di fare il suo bene?

In matrix dicevano che si erano dati una regola, non liberare soggetti adulti, il cervello non resiste. Io la penso allo stesso modo.

Ma oltre non mi spingo in questo dibattito, mi pare un ragionare superbo e poco rispettoso

Mi pare tutto abbastanza ragionevole, a prescindere dalla misura in cui posso condividere o meno. Commento il grassettato: attenzione, ammesso che tu abbia ragione, nel nostro caso si tratta di adulti che continuano a propagare il cancro a partire dai loro figli come se fosse una tara ereditaria. Questa è secondo me la grossa differenza. Se non si devono "Liberare" gli adulti, metaforicamente parlando, perché il cervello "Non resiste", si deve almeno smettere di rovinare i bambini.

Non mi pare affatto un ragionare né arrogante né poco rispettoso, ti invito quindi se vuoi a proseguire.

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Messaggio Da Giovanni 4-23 Mer 21 Apr 2010 - 21:12

Blush response ha scritto: Se non si devono "Liberare" gli adulti, metaforicamente parlando, perché il cervello "Non resiste", si deve almeno smettere di rovinare i bambini.

Non mi pare affatto un ragionare né arrogante né poco rispettoso, ti invito quindi se vuoi a proseguire.


L'educazione dei figli è un argomento interessante. E' ovvio che non si può vietare ai genitori di far educare i figli alle cose che ritengono più opportune. La società laica si limita a fornire le basi scientifiche e il senso critico, andare oltre non fa parte della democrazia.

Discorso a parte meritano le dottrine pericolose, che rischiano di recare danno alla società. Vedi ad esempio il celibato. Che dovrebbe essere analizzato scientificamente.

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Messaggio Da Rasputin Mer 21 Apr 2010 - 21:53

Giovanni 4-23 ha scritto:
L'educazione dei figli è un argomento interessante. E' ovvio che non si può vietare ai genitori di far educare i figli alle cose che ritengono più opportune. La società laica si limita a fornire le basi scientifiche e il senso critico, andare oltre non fa parte della democrazia.

Discorso a parte meritano le dottrine pericolose, che rischiano di recare danno alla società. Vedi ad esempio il celibato. Che dovrebbe essere analizzato scientificamente.

§1

Sì, lo si può vietare loro. In base ai diritti umani ed alla libertà di religione o non, sancita dalla maggior parte delle costituzioni democratiche.

§2

Le dottrine sono tutte pericolose, lo sono in sé. Il danno sociale viene di conseguenza.

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