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AK ha scritto:
Allo stesso tempo però mi chiedo quanta forza di volontà debbano avere per sottoporsi volontariamente a una tortura simile. E, traslando questa loro forza di volontà su persone un po' più sane di mente, rifletto riguardo allo spirito con cui un credente affronta le difficoltà della vita, rispetto a un non credente.
E inevitabilmente il confronto è a favore del credente, perché è capace di pensare più "in grande", dicevo prima, rispetto a un non credente.
Di fronte a un incidente incapacitante, a una malattia, a un semplice disagio, il credente è immensamente più forte di un non credente. Tanto è vero che sono numerosissimi i casi di atei che scoprono la fede dopo un incidente.
Questo intendevo dire.
hai totalmente rovesciato la realtà... è esattamente l'opposto di quello che dici.
quando raggiungi la consapevolezza delle cose senza dover chiedere aiuti immaginari, senaz dover ricorrere a giustificazioni inventate, puoi mirare direttamente al senso delle cose, conoscere i tuoi limiti (condizione necessaria per affrontarli o superarli), e soprattutto in caso di malattie, cercare di affrontarle con il proprio carattere e non demandando la cosa ad un ente immaginario che intervenga a toglierti dai pasticci in un mix abominevole di egoismo, egocentrismo e arroganza di poter disporre a proprio uso e consumo delle propria divinità.
l'aspetto della guarigione è stato anche affrontato da un test statistico (non ricordo gli esatti estremi) nel quale è stato dimostrato che la preghiera (anche di terze persone) non influisce anzi peggiora le probabilità di guarigione dei malati.
Re: ....
renus ha scritto:hai totalmente rovesciato la realtà... è esattamente l'opposto di quello che dici.
quando raggiungi la consapevolezza delle cose senza dover chiedere aiuti immaginari, senaz dover ricorrere a giustificazioni inventate, puoi mirare direttamente al senso delle cose, conoscere i tuoi limiti (condizione necessaria per affrontarli o superarli), e soprattutto in caso di malattie, cercare di affrontarle con il proprio carattere e non demandando la cosa ad un ente immaginario che intervenga a toglierti dai pasticci in un mix abominevole di egoismo, egocentrismo e arroganza di poter disporre a proprio uso e consumo delle propria divinità.
l'aspetto della guarigione è stato anche affrontato da un test statistico (non ricordo gli esatti estremi) nel quale è stato dimostrato che la preghiera (anche di terze persone) non influisce anzi peggiora le probabilità di guarigione dei malati.
Necessito esempi.
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esempi? il fatto di voler superare una fisioterapia applicandosi anziché pregare per un recupero miracoloso ti sembra improbabile?AK ha scritto:renus ha scritto:hai totalmente rovesciato la realtà... è esattamente l'opposto di quello che dici.
quando raggiungi la consapevolezza delle cose senza dover chiedere aiuti immaginari, senaz dover ricorrere a giustificazioni inventate, puoi mirare direttamente al senso delle cose, conoscere i tuoi limiti (condizione necessaria per affrontarli o superarli), e soprattutto in caso di malattie, cercare di affrontarle con il proprio carattere e non demandando la cosa ad un ente immaginario che intervenga a toglierti dai pasticci in un mix abominevole di egoismo, egocentrismo e arroganza di poter disporre a proprio uso e consumo delle propria divinità.
l'aspetto della guarigione è stato anche affrontato da un test statistico (non ricordo gli esatti estremi) nel quale è stato dimostrato che la preghiera (anche di terze persone) non influisce anzi peggiora le probabilità di guarigione dei malati.
Necessito esempi.
e tu che esempi porteresti? uno che dimostra di riuscire a farsi saltare in aria per il suo paradiso di vergini dimostra una dimensione superiore della forza di volontà?
no dico, se parti dal tuo discorso arrivi dritto alle dimostrazioni di fanatismo che mi chiedo in cosa possano dimostrare la loro presunta superorità di forza... se è solo un concetto di autoconvincimento delegato alla credenza di non so che cosa, mi spieghi in cosa sarebbe superiore?
si, forse hai ragione sul fatto che un lavaggio del cervello può portare gli individui a compiere qualunque cosa... e questo sarebbe un salto migliorativo secondo quello che hai scritto su?
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"Quando una storia è troppo bella per essere vera, non è vera." (Bastardi senza gloria)
fede significa creare una virtù dall'incoscienza (Bill Maher)
I moralisti sono persone che rinunciano ad ogni piacere eccetto quello di immischiarsi nei piaceri altrui. (B. Russel)
Re: ....
renus ha scritto:
esempi? il fatto di voler superare una fisioterapia applicandosi anziché pregare per un recupero miracoloso ti sembra improbabile?
Esempio di forza di volontà. Mal indirizzata, certo, ma sicuramente un valido esempio.
renus ha scritto:
e tu che esempi porteresti? uno che dimostra di riuscire a farsi saltare in aria per il suo paradiso di vergini dimostra una dimensione superiore della forza di volontà?
Idem, come sopra. Un ateo in nome di cosa potrebbe sacrificare la sua vita?
renus ha scritto:
no dico, se parti dal tuo discorso arrivi dritto alle dimostrazioni di fanatismo che mi chiedo in cosa possano dimostrare la loro presunta superorità di forza... se è solo un concetto di autoconvincimento delegato alla credenza di non so che cosa, mi spieghi in cosa sarebbe superiore?
E' il contrario dell'egoismo. Mettere al centro del mondo un bene comune invece della propria esistenza.
renus ha scritto:
si, forse hai ragione sul fatto che un lavaggio del cervello può portare gli individui a compiere qualunque cosa... e questo sarebbe un salto migliorativo secondo quello che hai scritto su?
Definiscimi "salto migliorativo".
AK- -----------
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AK ha scritto:renus ha scritto:
no dico, se parti dal tuo discorso arrivi dritto alle dimostrazioni di fanatismo che mi chiedo in cosa possano dimostrare la loro presunta superorità di forza... se è solo un concetto di autoconvincimento delegato alla credenza di non so che cosa, mi spieghi in cosa sarebbe superiore?
E' il contrario dell'egoismo. Mettere al centro del mondo un bene comune invece della propria esistenza.renus ha scritto:
si, forse hai ragione sul fatto che un lavaggio del cervello può portare gli individui a compiere qualunque cosa... e questo sarebbe un salto migliorativo secondo quello che hai scritto su?
Definiscimi "salto migliorativo".
siamo fermi ancora qui?... un ateo crede nella vita, la vita di oggi, non quella (inesistente) post mortem, quindi anche il bene comune è indirizzato al bene comune di oggi o in proiezione generazionale... non certo il farsi saltare in aria per un ipotetica missione religiosa.
bravo, definiamo i termini, l'errore più comune in questi dialoghi è assegnare significati diversi a parole uguali foneticamente.
hai introdotto prima un concetto che trovo non condivisibile:
il mio migliorativo si riferiva alla maggiore forza da te decantata come un pregio o come un fattore di superiorità... ma che secondo me è solo un salto degenerativo e non un miglioramento visto nella proiezione sociale dei singoli atteggiamenti.AK ha scritto:
E inevitabilmente il confronto è a favore del
credente, perché è capace di pensare più "in grande", dicevo prima,
rispetto a un non credente.
Di fronte a un incidente
incapacitante, a una malattia, a un semplice disagio, il credente è
immensamente più forte di un non credente. Tanto è vero che sono
numerosissimi i casi di atei che scoprono la fede dopo un incidente.
Questo intendevo dire.
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Re: ....
in questa domanda si cela l'impossibilità di dialogo tra chi crede e chi è sano (perdonate la battuta troppo realistica)...Ludwig von Drake ha scritto:Potrebbe sacrificarla per i propri figli, in nome di un ideale politico o sociale, in nome dell'amore, in nome della passione...AK ha scritto:(...) Un ateo in nome di cosa potrebbe sacrificare la sua vita? (...)
Strana domanda.
è la punta di un'iceberg della presunzione di superiorità di chi si crede immortale.
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Re: ....
Ak, stai delirando. Una persona può decidere di sacrificare la sua vita per qualunque cosa ne ritenga la pena, siano i suoi figli o la sua mamma, o la sua terra o qualsiasi cosa per cui questa persona pensi ne valga la pena a prescindere dal fatto che creda o meno. Quanto alla forza di volontà, qui un esempiuccio
non va confusa con il fanatismo patologico, il masochismo, l'autolesionismo e gli stati mentali psicopatici.
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Re: ....
renus ha scritto:
siamo fermi ancora qui?... un ateo crede nella vita, la vita di oggi, non quella (inesistente) post mortem, quindi anche il bene comune è indirizzato al bene comune di oggi o in proiezione generazionale...
Insomma, è limitato all'arco della sua vita terrena (che naturalmente si cerca di prolungare il più possibile), tutt'al più pensando a un singolo salto generazionale (i figli).
Questa la trovo un'enorme limitazione nel tempo (e anche nello spazio, visto che in genere ci si preoccupa del proprio orticello e null'altro).
Dove sono i grandi ideali di un ateo?
renus ha scritto:
non certo il farsi saltare in aria per un ipotetica missione religiosa.
Naturalmente come dicevo ci possono essere degenerazioni del concetto. Ma davvero pensi che la religione sia solo attentati suicidi e pazzi che si inchiodano? Se così fosse, sarei il primo ad allontanarmene, te lo posso assicurare.
renus ha scritto:
hai introdotto prima un concetto che trovo non condivisibile:il mio migliorativo si riferiva alla maggiore forza da te decantata come un pregio o come un fattore di superiorità... ma che secondo me è solo un salto degenerativo e non un miglioramento visto nella proiezione sociale dei singoli atteggiamenti.AK ha scritto:
E inevitabilmente il confronto è a favore del
credente, perché è capace di pensare più "in grande", dicevo prima,
rispetto a un non credente.
Di fronte a un incidente
incapacitante, a una malattia, a un semplice disagio, il credente è
immensamente più forte di un non credente. Tanto è vero che sono
numerosissimi i casi di atei che scoprono la fede dopo un incidente.
Questo intendevo dire.
Continui a non convincermi. Non che convincermi sia importante, è possibile che abbiamo semplicemente opinioni diverse su questo punto (che è in effetti estremamente soggettivo).
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Re: ....
Blush response ha scritto:Quanto alla forza di volontà, qui un esempiuccio
non va confusa con il fanatismo patologico, il masochismo, l'autolesionismo e gli stati mentali psicopatici.
Non vedo il video (firewall), e visto che chiedevo esempi forse è la cosa più interessante.
Puoi descrivermi brevemente di che si tratta?
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Re: ....
Insomma, è limitato all'arco della sua vita terrena (che naturalmente si cerca di prolungare il più possibile), tutt'al più pensando a un singolo salto generazionale (i figli).
Questa la trovo un'enorme limitazione nel tempo (e anche nello spazio, visto che in genere ci si preoccupa del proprio orticello e null'altro).
Un po' di onestà intellettuale per favore. A prescindere dal fatto che la "Vita terrena" è l'unica esistente fino a prova contraria, il piccolo contributo per un mondo migliore che ciascuno può dare durante la stessa non mi pare affatto una cosa limitata, nè nel tempo, nè nello spazio.
Dove sono i grandi ideali delle religioni?
Naturalmente come dicevo ci possono essere degenerazioni del concetto. Ma davvero pensi che la religione sia solo attentati suicidi e pazzi che si inchiodano? Se così fosse, sarei il primo ad allontanarmene, te lo posso assicurare.
Non mi pare nessuno abbia detto questo. Però io osservo che tali degenerazioni scemano fino quasi a sparire in assenza delle religioni. Come la mettiamo?
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AK ha scritto:renus ha scritto:
siamo fermi ancora qui?... un ateo crede nella vita, la vita di oggi, non quella (inesistente) post mortem, quindi anche il bene comune è indirizzato al bene comune di oggi o in proiezione generazionale...
Insomma, è limitato all'arco della sua vita terrena (che naturalmente si cerca di prolungare il più possibile), tutt'al più pensando a un singolo salto generazionale (i figli).
Questa la trovo un'enorme limitazione nel tempo (e anche nello spazio, visto che in genere ci si preoccupa del proprio orticello e null'altro).
Dove sono i grandi ideali di un ateo?
i grandi ideali li puoi trovare in un dolce buonissimo, in una serie di paesaggi di un viaggio, in una strupenda memorabile trombata, in un gioco con il proprio figlio, in una bevuta con gli amici, in una grande soddisfazione personale, in un concerto strepitoso, ...
oppure in un obiettivo sociale raggiunto che migliora le cose (scoperte di vaccini o cure di malattie, innovazioni scientifiche), nel trovare gioia nel fare parte di un sistema sociale più ampio, o allo stesso modo nel decidere di vivere in solitudine su una spiaggia tropicale mangiando frutta e pesce...
insomma la più grande libertà di definirsi da soli il proprio piacere e poterlo perseguire.. io ci aggiungo senza farsi prendere per il culo da favole o indottrinamenti artificiali come le religioni.
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Re: ....
AK ha scritto:Blush response ha scritto:Quanto alla forza di volontà, qui un esempiuccio
non va confusa con il fanatismo patologico, il masochismo, l'autolesionismo e gli stati mentali psicopatici.
Non vedo il video (firewall), e visto che chiedevo esempi forse è la cosa più interessante.
Puoi descrivermi brevemente di che si tratta?
Due ragazze che dopo 3,8 km a nuoto, 180 in bicicletta e 42 di corsa, ambe ormai stremate da disidratazione ed ipoglicemia, si contendono il 3 e 4 posto finendo carponi sulla linea del traguardo. Quella è forza di volontà. Farsi inchiodare ad una croce mi spiace, ma non lo è.
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Re: ....
AK ha scritto:
Idem, come sopra. Un ateo in nome di cosa potrebbe sacrificare la sua vita?
Ciao AK,
Perche chiedete sempre per cosa vogliamo sacrificare la nostra vita?..Non ho mica capito questo ragionamento?
Vedi, la vostra appartenenza a una religione è una questione geografica. Quello che per Te qui potrebbe essere la verità , nell’altra parte del mondo forse è una stupidaggine.
La stragrande maggioranza dei fedeli è cattolico o musulmano dalla nascita “grazie” hai genitori.
Noi atei invece non abbiamo questo vincolo. La nostra scelta è il risultato di dubbi, verifiche e riflessione. Noi facciamo ogni giorno dei sacrifici e ci rendiamo senz’ altro la vita più difficili. La differenza fra un credente è noi è che , voi parlate di futuri sacrifici, ma noi li facciamo già ogni giorno. Alcuno pagano anche molto molto caro, perdendo a dirittura l’amore della famiglia.
Anche io potrei mettere la testa nella sabbia, e credere alla “religione di stato”, ma la mia integrità intellettuale non me lo permette. Piuttosto affronto il problema, creandomi cosi anche nemici
Re: ....
AK ha scritto:
Dove sono i grandi ideali di un ateo?
Se fosse stata pronunciata da un terenzio qualsiasi me ne sarei sbattuto i maroni.
Frase infelice,decisamente, mi sento quasi offeso.
Ideali politici, ideali sociali, ideali
familiari, ideali romantici (d'amore)...
Io ci metto anche quelli ecologici.
Che cazzo gliene frega dell'ambiente a quelli che si aspettano/profetizzano la fine del mondo?
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Re: ....
Hai degli esempi tangibili, degli studi psicologici come fonti, o stiamo parlando di quelle che sono le tue opinioni?AK ha scritto:
Allo stesso tempo però mi chiedo quanta forza di volontà debbano avere per sottoporsi volontariamente a una tortura simile. E, traslando questa loro forza di volontà su persone un po' più sane di mente, rifletto riguardo allo spirito con cui un credente affronta le difficoltà della vita, rispetto a un non credente.
E inevitabilmente il confronto è a favore del credente, perché è capace di pensare più "in grande", dicevo prima, rispetto a un non credente.
Di fronte a un incidente incapacitante, a una malattia, a un semplice disagio, il credente è immensamente più forte di un non credente. Tanto è vero che sono numerosissimi i casi di atei che scoprono la fede dopo un incidente.
Questo intendevo dire.
No che non lo è: è solo un qualche tipo di disturbo mentale.Blush response ha scritto:
Due ragazze che dopo 3,8 km a nuoto, 180 in bicicletta e 42 di corsa, ambe ormai stremate da disidratazione ed ipoglicemia, si contendono il 3 e 4 posto finendo carponi sulla linea del traguardo. Quella è forza di volontà. Farsi inchiodare ad una croce mi spiace, ma non lo è.
AK ma pensi sul serio che un non credente non possa avere grandi ideali perchè gli mancano le fantasie su qualche essere dotato di superpoteri? Che delusione....
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Re: ....
mavalà ha scritto:Ciao AK,
Perche chiedete sempre per cosa vogliamo sacrificare la nostra vita?..Non ho mica capito questo ragionamento?
Vedi, la vostra appartenenza a una religione è una questione geografica. Quello che per Te qui potrebbe essere la verità , nell’altra parte del mondo forse è una stupidaggine.
La stragrande maggioranza dei fedeli è cattolico o musulmano dalla nascita “grazie” hai genitori.
Noi atei invece non abbiamo questo vincolo. La nostra scelta è il risultato di dubbi, verifiche e riflessione. Noi facciamo ogni giorno dei sacrifici e ci rendiamo senz’ altro la vita più difficili. La differenza fra un credente è noi è che , voi parlate di futuri sacrifici, ma noi li facciamo già ogni giorno. Alcuno pagano anche molto molto caro, perdendo a dirittura l’amore della famiglia.
Anche io potrei mettere la testa nella sabbia, e credere alla “religione di stato”, ma la mia integrità intellettuale non me lo permette. Piuttosto affronto il problema, creandomi mi anche nemici
Ciao mavalà,
intanto posso dire che oggi il limite "geografico" di appartenenza a una religione si sta pian piano annullando (io stesso ne sono una prova).
Ma al di là di questo, non vorrei essere frainteso: apprezzo lo sforzo di una ricerca fatta di dubbi, verifiche e riflessioni. Io per primo non sono davvero portato alla "Fede cieca e assoluta".
Intendiamoci: come ho già detto prima, sto difendendo posizioni non mie. Sostanzialmente quello che ho impostato in questo thread vuole essere un mero esercizio di immedesimazione in panni altrui. Tranquillizzo quindi quelli delusi da certe mie posizioni: io sono sempre il solito :)
Chiarisco ancora che quando mi chiedo "Dove sono i grandi ideali di un ateo?", negando implicitamente la possibilità di un ateo di perseguire grandi ideali, ovviamente sto facendo una massimalizzazione, che certamente può risultare insultante (ma d'altra parte è massimalizzazione anche il presentare certi folli eccessi come la crocifissione nelle filippine come se fosse una normale pratica religiosa).
Posso provare a spiegare meglio quanto intendevo, anche basandomi sulle vostre risposte.
Sostanzialmente, quello che voi chiamate "individualismo" io lo chiamo "mancanza di intenti unitari". Ovvio che in queste definizioni abbiamo ragione entrambi perché "individualismo" e "mancanza di intenti unitari" sono due facce della stessa medaglia, che ha lati positivi e lati negativi.
Io sto semplicemente puntando il dito contro i lati negativi di ciò.
La mia domanda pertanto resta viva. "Dove sono i grandi ideali di un ateo?". Ve lo chiedo, senza vena polemica, e vi chiedo di smentirmi se possibile. Trovatemi qualcosa su cui siete tutti d'accordo, che sottoscrivete in pieno, e che sia propositivo. Esiste qualcosa del genere? Che ne so, anche una cosa piuttosto vaga come la pace nel mondo, o trovare la cura per tutte le malattie, o cose del genere. Proponete, e io vengo a farvi le pulci (il buon vecchio ruolo di avvocato del diavolo :) )
Personalmente, e questo lo penso davvero, e mi pare di averlo già detto in altri thread, penso che il più grosso difetto dell'ateismo è quello di trovare la propria unità solo nell'essere contro il teismo. Mi pare sia anche in parte l'argomento lanciato da claudio qui: non avendo una base propositiva su cui lavorare, finisce che una discussione sfocia sempre e solo in un discorso teologico, che vi vede contrapposti con dei teisti. Insomma, da questi mesi che ho trascorso in mezzo a voi quello che ho notato è che, nonostante ad alcuni di voi non piaccia la definizione "ateo" perché vi definisce per negazione di qualcosa a cui negate l'esistenza, proprio questa definizione negativa è quella che vi si calza meglio, perché è l'unica in cui vi trovate d'accordo.
Questo è quanto, mi pare stavolta di essere stato un pelo più attento in quanto ho scritto (tanto se ho scritto cazzate sono sicuro me le farete notare subito :) )
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Re: ....
devi capire, e questa è la mia risposta, che l'ateismo non avrebbe senso di esistere se non ci fossero le religioni a minare la libertà individuale intromettendosi a livello sociale e politico.
la tua domanda non ha senso alcuno perché l'unitarietà di intenti non è nel presupposto, non si appartiene ad un movimento e non si ha un manifesto, si rivendica la propria libertà di non avere interferenze e si cerca di svegliare i credenti dall'illusione religiosa perché questo può giovare alla libertà individuale... soprattutto se visto su larga scala.
tralascio il commento sull'apparteneza geografica religiosa che se approfondito come concetto ridicolizzerebbe tutte le religioni con velleità "universali" e totalitarie.
la tua domanda non ha senso alcuno perché l'unitarietà di intenti non è nel presupposto, non si appartiene ad un movimento e non si ha un manifesto, si rivendica la propria libertà di non avere interferenze e si cerca di svegliare i credenti dall'illusione religiosa perché questo può giovare alla libertà individuale... soprattutto se visto su larga scala.
tralascio il commento sull'apparteneza geografica religiosa che se approfondito come concetto ridicolizzerebbe tutte le religioni con velleità "universali" e totalitarie.
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Re: ....
renus ha scritto: si cerca di svegliare i credenti dall'illusione religiosa perché questo può giovare alla libertà individuale...
Sei certo che la libertà individuale sia un bene assoluto?
Possono esistere limiti a questa libertà? Quali? Perché?
(Lo specifico di nuovo tanto per chiarire: sono domande provocatorie, fatte solo per approfondire il tema. Non necessariamente riflettono il mio pensisero.)
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Re: ....
i limiti sono l'altrui libertà, secondo me.AK ha scritto:renus ha scritto: si cerca di svegliare i credenti dall'illusione religiosa perché questo può giovare alla libertà individuale...
Sei certo che la libertà individuale sia un bene assoluto?
Possono esistere limiti a questa libertà? Quali? Perché?
(Lo specifico di nuovo tanto per chiarire: sono domande provocatorie, fatte solo per approfondire il tema. Non necessariamente riflettono il mio pensisero.)
ciò si traduce in norme obiettive che comunque offrono dei compromessi per la convivenza sociale.
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Re: ....
renus ha scritto:
i limiti sono l'altrui libertà, secondo me.
ciò si traduce in norme obiettive che comunque offrono dei compromessi per la convivenza sociale.
Esempio: una coppia decide di fare un figlio, di allevarlo e di crescerlo al meglio delle loro possibilità. Le loro scelte interferisce con la libertà del figlio, che magari desidera mangiare caramelle invece che spinaci, e guardare i cartoni alla televisione invece che dormire.
La scelta di allevare liberamente un figlio quindi non dovrebbe essere consentita.
(Devo specificare di nuovo che faccio le domande solo per rompere la scatole? Spero di no :) )
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Re: ....
AK ha scritto:renus ha scritto:
i limiti sono l'altrui libertà, secondo me.
ciò si traduce in norme obiettive che comunque offrono dei compromessi per la convivenza sociale.
Esempio: una coppia decide di fare un figlio, di allevarlo e di crescerlo al meglio delle loro possibilità. Le loro scelte interferisce con la libertà del figlio, che magari desidera mangiare caramelle invece che spinaci, e guardare i cartoni alla televisione invece che dormire.
La scelta di allevare liberamente un figlio quindi non dovrebbe essere consentita.
(Devo specificare di nuovo che faccio le domande solo per rompere la scatole? Spero di no :) )
Per carità, non si era capito
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Re: ....
spero sia uno scherzo...AK ha scritto:renus ha scritto:
i limiti sono l'altrui libertà, secondo me.
ciò si traduce in norme obiettive che comunque offrono dei compromessi per la convivenza sociale.
Esempio: una coppia decide di fare un figlio, di allevarlo e di crescerlo al meglio delle loro possibilità. Le loro scelte interferisce con la libertà del figlio, che magari desidera mangiare caramelle invece che spinaci, e guardare i cartoni alla televisione invece che dormire.
La scelta di allevare liberamente un figlio quindi non dovrebbe essere consentita.
(Devo specificare di nuovo che faccio le domande solo per rompere la scatole? Spero di no :) )
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Re: ....
renus ha scritto:
spero sia uno scherzo...
Hai enunciato un assoluto, e ti ho tirato fuori un esempio dove l'assoluto da te enunciato non funziona.
Il problema è che se ci si vuole disfare di tutto l'apparato religioso e dei concetti formati a livello sociale sotto la sua influenza, a mio avviso bisognerebbe avere ben chiaro con cosa sostituirlo. E mi pare proprio che le vostre idee siano chiare solo nell'intento distruttivo, non costruttivo.
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Re: ....
è questo il tuo problema, ragioni a compartimenti stagni e non ti accorgi che i tuoi limiti sono nella definizione dei termini: libertà non implica l'anarchia, ma il mutuo comportamento sociale che consente di migliorarsi sulla base della conoscenza raggiunta fino ad oggi (malgrado le religioni).AK ha scritto:renus ha scritto:
spero sia uno scherzo...
Hai enunciato un assoluto, e ti ho tirato fuori un esempio dove l'assoluto da te enunciato non funziona.
Il problema è che se ci si vuole disfare di tutto l'apparato religioso e dei concetti formati a livello sociale sotto la sua influenza, a mio avviso bisognerebbe avere ben chiaro con cosa sostituirlo. E mi pare proprio che le vostre idee siano chiare solo nell'intento distruttivo, non costruttivo.
le cose stanno nel modo esattamente contrario, l'intento distruttivo permea le religioni e le loro dottrine statiche in quanto rivelate, ormai messe in un angolo dal progredire della scienza che ne ha svelato i limiti e la fallacia (altrimenti non ci sarebbero le esegesi per rivoltare le frittate)... la nostra costruttività sta nel saper cogliere i mutamenti di conoscenza, progredire oltrepassando i confini della dottrina indotta... capire che educare è drasticamente diverso da indottrinare.
mi chiedo se si applicassero alla lettera i dogmi delle vostre credulità che mondo di merda sarebbe.
sveglia! in questa discussione, rifugiandoti dietro ad una finta provocazione, stai dimostrando la pochezza e la scorrettezza implicita nel tuo modo di procedere e nella forma mentale che hai voluto abbracciare.
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"Quando una storia è troppo bella per essere vera, non è vera." (Bastardi senza gloria)
fede significa creare una virtù dall'incoscienza (Bill Maher)
I moralisti sono persone che rinunciano ad ogni piacere eccetto quello di immischiarsi nei piaceri altrui. (B. Russel)
Re: ....
Ludwig von Drake ha scritto:
Bisognerebbe trovare un modello didattico altrettanto valido.
Il problema è che indottrinare le masse è sempre arduo.
E' esattamente quello che intendevo.
Consiglio di dedicarsi allo studio di un modello didattico valido prima che alla distruzione di quelli esistenti.
renus ha scritto:
è questo il tuo problema, ragioni a compartimenti stagni e non ti accorgi che i tuoi limiti sono nella definizione dei termini: libertà non implica l'anarchia, ma il mutuo comportamento sociale che consente di migliorarsi sulla base della conoscenza raggiunta fino ad oggi (malgrado le religioni).
Allora te lo chiedo di nuovo: dove sono (se ci sono) i limiti di questa libertà? Nelle libertà altrui? Belle parole, ma che vogliono dire?
renus ha scritto:
la nostra costruttività sta nel saper cogliere i mutamenti di conoscenza, progredire oltrepassando i confini della dottrina indotta... capire che educare è drasticamente diverso da indottrinare.
La capacità di "cogliere i mutamenti di conoscenza, progredire oltrepassando i confini della dottrina indotta" a quali conclusioni ha portato?
In qualche mese su questo forum ho visto diverse discussioni, che ovviamente hanno visto voi atei, che usate la ragione e l'osservazione del mondo e non cose fallaci come la dottrina, tutti uniti, compatti e con idee quantomeno simili.
Ad esempio, vai a dare un'occhiata ai thread su:
- aborto
- adozione di figli da parte di coppie omosessuali
- poligamia
- ecc. ecc.
renus ha scritto:
sveglia! in questa discussione, rifugiandoti dietro ad una finta provocazione, stai dimostrando la pochezza e la scorrettezza implicita nel tuo modo di procedere e nella forma mentale che hai voluto abbracciare.
A me sembra proprio il contrario.
AK- -----------
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Re: ....
ma fai sul serio?
la medicina ad esempio.. consente di capire che un modello di educazione alimentare sballato per i bambini porta a degenerazioni e a conseguenti problemi, quindi educare in funzione di questi... oppure la rigerca genetica consente di eliminare in modo preventivo malattie o di indagare sulle stesse.
oggi molte malattie non sono più mortali, possiamo volare e comunicare nel web... come fai a dire a quali conclusioni ha portato? che cazzo hanno fatto di utile gli imam e i preti in queste direzioni??? a parte mangiare a sbafo e uccidersi fra loro?
i modelli sociali si evolvono, non vedo perché non si possa parlare di libere scelte sessuali... la poligamia va vista secondo parametri culturali ed è un tabù funzionale nel nostro contesto, mentre può risultare utile in contesti dove ci sono dislivelli economici ancora marcati...
è da un pezzo che a gomitate la donna ha conquistato i diritti che le spettano, nonostante in alcune società (ne sai qualcosa?) ci si ostini a trattarla in modo indegno.
inoltre sappiamo da un pò che la terra non è piatta...
ma fammi il piacere, ti stai rivelando piuttosto banale, che cosa hai letto ultimamente?
la medicina ad esempio.. consente di capire che un modello di educazione alimentare sballato per i bambini porta a degenerazioni e a conseguenti problemi, quindi educare in funzione di questi... oppure la rigerca genetica consente di eliminare in modo preventivo malattie o di indagare sulle stesse.
oggi molte malattie non sono più mortali, possiamo volare e comunicare nel web... come fai a dire a quali conclusioni ha portato? che cazzo hanno fatto di utile gli imam e i preti in queste direzioni??? a parte mangiare a sbafo e uccidersi fra loro?
i modelli sociali si evolvono, non vedo perché non si possa parlare di libere scelte sessuali... la poligamia va vista secondo parametri culturali ed è un tabù funzionale nel nostro contesto, mentre può risultare utile in contesti dove ci sono dislivelli economici ancora marcati...
è da un pezzo che a gomitate la donna ha conquistato i diritti che le spettano, nonostante in alcune società (ne sai qualcosa?) ci si ostini a trattarla in modo indegno.
inoltre sappiamo da un pò che la terra non è piatta...
ma fammi il piacere, ti stai rivelando piuttosto banale, che cosa hai letto ultimamente?
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fede significa creare una virtù dall'incoscienza (Bill Maher)
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Re: ....
renus ha scritto:ma fai sul serio?
la medicina ad esempio.. consente di capire che un modello di educazione alimentare sballato per i bambini porta a degenerazioni e a conseguenti problemi, quindi educare in funzione di questi... oppure la rigerca genetica consente di eliminare in modo preventivo malattie o di indagare sulle stesse.
oggi molte malattie non sono più mortali, possiamo volare e comunicare nel web... come fai a dire a quali conclusioni ha portato? che cazzo hanno fatto di utile gli imam e i preti in queste direzioni??? a parte mangiare a sbafo e uccidersi fra loro?
Io ti ho chiesto un modello sociale e tu mi rispondi con progressi scientifici. Un modello sociale basato sull'educazione alimentare, ad esempio, potrebbe portare all'obbligo imposto a livello governativo di mangiare determinati alimenti in determinate quantità. O l'obbligo di vaccinarsi per alcune malattie.
Siete tutti d'accordo sul come fare tesoro di questi progressi scientifici a livello sociale?
renus ha scritto:
i modelli sociali si evolvono, non vedo perché non si possa parlare di libere scelte sessuali... la poligamia va vista secondo parametri culturali ed è un tabù funzionale nel nostro contesto, mentre può risultare utile in contesti dove ci sono dislivelli economici ancora marcati...
Vatti a rileggere il thread in questione, e valuta da solo se la tua posizione è effettivamente condivisa.
renus ha scritto:
è da un pezzo che a gomitate la donna ha conquistato i diritti che le spettano, nonostante in alcune società (ne sai qualcosa?) ci si ostini a trattarla in modo indegno.
Quindi, nelle società dove la donna non ha tutti i diritti dell'uomo è giusto intervenire con la forza per ristabilire l'uguaglianza sociale? Oppure aspettiamo di "cogliere un mutamento di conoscenza" prima di intervenire?
renus ha scritto:
inoltre sappiamo da un pò che la terra non è piatta...
Questo a livello sociale che cosa ci ha fatto ottenere?
renus ha scritto:
ma fammi il piacere, ti stai rivelando piuttosto banale, che cosa hai letto ultimamente?
Ho finito ieri "Colui che gli dei vogliono distruggere" di Gianluca Morozzi e ho attaccato stamattina "Brooklyn senza madre" di Johnathan Lehman. Settimana scorsa "Rumble Tumble" di Joe R. Lansdale.
Ma è pertinente con quello di cui stiamo parlando?
AK- -----------
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Re: ....
Io ti ho chiesto un modello sociale e tu mi rispondi con progressi scientifici. Un modello sociale basato sull'educazione alimentare, ad esempio, potrebbe portare all'obbligo imposto a livello governativo di mangiare determinati alimenti in determinate quantità. O l'obbligo di vaccinarsi per alcune malattie.
Siete tutti d'accordo sul come fare tesoro di questi progressi scientifici a livello sociale?
Allora adesso comincio io. Innanzitutto non vedo la separazione tra progressi scientifici e modello sociale, semmai vedo un'interazione. Con le imposizioni governative non si è mai arrivati molto lontano, più lontano si arriva con l'informazione e l'educazione civile, appoggiate appunto dai risultati del progresso scientifico (E adesso non cominciare a citarmi bombeatomichemissiliricchipremicotillón perché sarebbe pura disonestà intellettuale eh). Quanto all'essere tutti d'accordo, a parte il fatto che io personalmente non lo ritengo necessario nel momento in cui determinate scelte diventano collettive per semplice buonsenso (Ad es. i vaccini), siamo alle solite: senti chi parla. Come se le scelte e, più, le imposizioni dettate dalla tua religione non fossero (Parole tue, mi pare, cito a memoria ma il senso dovrebbe essere quello) "Tra le più molteplici e differenti tra di loro".
Quindi, nelle società dove la donna non ha tutti i diritti dell'uomo è giusto intervenire con la forza per ristabilire l'uguaglianza sociale? Oppure aspettiamo di "cogliere un mutamento di conoscenza" prima di intervenire?
Vedi sopra. Informazione, educazione civile, e si arriva dove le imposizioni non arrivano. Prova a buttare per terra un pezzo di carta in una città svizzera ad esempio (Non che io consideri quel paese proprio un'esempio di civiltà eh) e vedi come ti senti, anche se nessuno ti dice niente.
Questo a livello sociale che cosa ci ha fatto ottenere?
Ma stai male? Ma se devi andare a New York prendi l'aereo o la bicicletta?
Ma è pertinente con quello di cui stiamo parlando?
Te lo spiego io: è l'equivalente della mia domanda (Seria, non scherzo) "Ma stai male"?
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Re: ....
Accipicchia, qua ci vorrebbe un chilometro di risposta, ma non credo di avere tempo a sufficienza...
Intanto.
Una domanda di questo genere, AK, da parte di un'anarchica può avere una sola risposta.
Non è previsto nessun potere, nessun governo, nessuna imposizione.
Come dice Blush, è l'educazione libertaria e civile lo strumento mediante il quale costruire una società di eguali.
Nessun anarchico accetterà mai che quello che è giusto (ad esempio l'educazione alimentare di cui appropriatamente si parlava) debba essere obbligatorio o sfociare nell'imposizione di un comportamento.
Questo ovviamente lascia aperta la porta a qualunque possibilità di comportamento: è la consapevolezza che ogni essere umano ha il medesimo diritto alla libertà che abbiamo noi stessi che vincola inevitabilmente le nostre scelte.
Il tutto, espresso in velocità, approssimazione e facendo altre tre cose... però accetto domandecritichequestioni
Intanto.
Una domanda di questo genere, AK, da parte di un'anarchica può avere una sola risposta.
Non è previsto nessun potere, nessun governo, nessuna imposizione.
Come dice Blush, è l'educazione libertaria e civile lo strumento mediante il quale costruire una società di eguali.
Nessun anarchico accetterà mai che quello che è giusto (ad esempio l'educazione alimentare di cui appropriatamente si parlava) debba essere obbligatorio o sfociare nell'imposizione di un comportamento.
Questo ovviamente lascia aperta la porta a qualunque possibilità di comportamento: è la consapevolezza che ogni essere umano ha il medesimo diritto alla libertà che abbiamo noi stessi che vincola inevitabilmente le nostre scelte.
Il tutto, espresso in velocità, approssimazione e facendo altre tre cose... però accetto domandecritichequestioni
Re: ....
Ludwig von Drake ha scritto:
Credo ancora che le persone interessate a quello che dico (non necessariamente solo atei) siano in grado di comprendere che l'inesistenza di Dio non comporta il poter fare ciò che gli pare. La religione rimane una sovra-struttura le cui regole sociali sono adattate a quelle partorite dalla società.
Quoto e propongo una "Traduzione" alternativa, forse meglio comprensibile: i valori sono umani, non divini né dottrinali.
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Re: ....
Anche perché l'unico modo per renderli realmente inclusivi è considerarli 'umani', appunto... quando vengono legati a dei o religioni, saranno sempre limitati dall'esclusione di categorie indesiderate.
Re: ....
@AK: ho trovato un bell'intervento sulle ultimissime UAAR che c'entra con l'argomento "Modello sociale e progressi scientifici", lo trovi qui
http://www.uaar.it/news/2010/02/27/sesso-prima-del-matrimonio-secolo-una-vergogna-gioco/
e te ne riporto una parte:
http://www.uaar.it/news/2010/02/27/sesso-prima-del-matrimonio-secolo-una-vergogna-gioco/
e te ne riporto una parte:
"La societa’ cambia con il progresso tecnologico. Niente tecnologia = arretratezza.
La tecnologia ha operato il maggior cambiamento sulla vita. La pillola ha rivoluzionato la sessualita’, spazzando via in una manciata di anni secoli di “educazione sessuale” (quella dello 0%)".
[...]
"...l’arretratezza sociale di certi paesi arabi e’ connaturata al fondamentalismo islamico, vanno di pari passo: non si sviluppano perche’ sono fondamentalisti, e sono fondamentalisti perche’ non si sviluppano. Allo stesso modo la democrazia in italia non si e’ sviluppata come in altri paesi occidentali per ragioni culturali.
I dogmi e l’autoritarismo religioso sono incompatibili con il progresso sociale".
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Re: ....
Il thread è molto lungo e non ho avuto il tempo di leggere tutti gli interventi, ma vorrei comunque esprimere alcune considerazioni "di getto".
La religione a mio avviso non ha inventato nulla di nuovo ma ha sfruttato la legge naturale (es. non uccidere) e le regole sociali per creare un proprio codice divino. Spesso tali regole risultano anacronistiche e perniciose perchè le regole spacciate per divine, a differenza di quelle umane, sono molto più resisternti e lente all'addattamento ai tempi e al progresso umano. E qui si potrebbero fare tanti esempi (eutanasia, clonazione, considerazione della donna nei paesi islamici, ecc.).
Se non esistesse la religione è sbagliatissimo ritenere che la società umana piomberebbe nella barbarie, in quanto la società umana è già regolata da leggi statali che molto spesso si rifanno alla morale umana e che si fondano sullo stesso principio dissuasivo della regola religiosa: la paura (in un caso del castigo eterno, nell'altro della pena terrena). E poi la morale umana prescinde da quella religiosa, è dotata di autarchia e non proviene da dio.
Aggiungo che se le religioni non esistessero, l'uomo ne trarrebbe enorme giovamento in quanto imparerebbe tante cose: in primis a ragionare con la propria testa, a responsabilizzarsi, a maturare, a divenire padrone del proprio destino, a comprendere che esiste la morte in quanto esiste la vita e che si tratta di aspetti speculari e necessari, ad avere maggiore rispetto della vita, a liberarsi dall'assurdo senso di colpa che gli ha inculcato la religione fin dalla nascita, facendolo sentire sempre peccatore bisognoso di riconciliarsi costantemente con dio, un dio che, come un buon ragioniere celeste simile all'occhio del Grande Fratello, controlla ininterrottamente la nostra vita, annotando le nostre azioni nel registro divino dei buoni e dei cattivi.
Infine ritengo che non sia possibile affrancare la religione da tutto l'apparato rituale e dogmatico che la circonda da sempre. In primo luogo perchè esso costituisce un indispensabile mezzo per esercitare il controllo sulle masse, e poi perchè queste ultime hanno bisogno di vedere per credere. Non conosco credente che riesca a fondare la propria fede su un intimo e personale rapporto con il proprio dio senza bisogno dell'intermediazione della sua chiesa. E tutto ciò a seguito di millenarie coercizioni e stupri mentali sulla psiche dell'uomo. Se il fedele non si confessa, non va a messa, non prega al muro del pianto, se non rispetta il digiuno durante il Ramadan o se non osserva il Shabbat, egli non si sente a posto con la propria coscienza, non prova quel senso di pace interiore che gli deriva dalla convinzione di aver fatto cosa gradita al suo dio. E qui nasce la superstizione. Che lo si accetti oppure no, la religione è superstizione. Il credente che compie gesti rituali o incolla al vetro della propria automobile un adesivo con il volto di Gesù, accompagnato dalla scritta: "proteggimi", non è dissimile da chi porta in tasca il corno o evita di passare sotto una scala.
La religione è ritualità e superstizione e la fede dell'uomo ha bisogno di questo apparato esteriore per appagare il suo senso di comunione interiore e di timore della ritorsione divina.
In conclusione l'uomo non solo è vittima e schiavo dell'idea di dio, ma lo è pure di tutti gli adempimenti umani che deve assolvere per compiacere il suo attento ragioniere celeste. Peggio di così....
La religione a mio avviso non ha inventato nulla di nuovo ma ha sfruttato la legge naturale (es. non uccidere) e le regole sociali per creare un proprio codice divino. Spesso tali regole risultano anacronistiche e perniciose perchè le regole spacciate per divine, a differenza di quelle umane, sono molto più resisternti e lente all'addattamento ai tempi e al progresso umano. E qui si potrebbero fare tanti esempi (eutanasia, clonazione, considerazione della donna nei paesi islamici, ecc.).
Se non esistesse la religione è sbagliatissimo ritenere che la società umana piomberebbe nella barbarie, in quanto la società umana è già regolata da leggi statali che molto spesso si rifanno alla morale umana e che si fondano sullo stesso principio dissuasivo della regola religiosa: la paura (in un caso del castigo eterno, nell'altro della pena terrena). E poi la morale umana prescinde da quella religiosa, è dotata di autarchia e non proviene da dio.
Aggiungo che se le religioni non esistessero, l'uomo ne trarrebbe enorme giovamento in quanto imparerebbe tante cose: in primis a ragionare con la propria testa, a responsabilizzarsi, a maturare, a divenire padrone del proprio destino, a comprendere che esiste la morte in quanto esiste la vita e che si tratta di aspetti speculari e necessari, ad avere maggiore rispetto della vita, a liberarsi dall'assurdo senso di colpa che gli ha inculcato la religione fin dalla nascita, facendolo sentire sempre peccatore bisognoso di riconciliarsi costantemente con dio, un dio che, come un buon ragioniere celeste simile all'occhio del Grande Fratello, controlla ininterrottamente la nostra vita, annotando le nostre azioni nel registro divino dei buoni e dei cattivi.
Infine ritengo che non sia possibile affrancare la religione da tutto l'apparato rituale e dogmatico che la circonda da sempre. In primo luogo perchè esso costituisce un indispensabile mezzo per esercitare il controllo sulle masse, e poi perchè queste ultime hanno bisogno di vedere per credere. Non conosco credente che riesca a fondare la propria fede su un intimo e personale rapporto con il proprio dio senza bisogno dell'intermediazione della sua chiesa. E tutto ciò a seguito di millenarie coercizioni e stupri mentali sulla psiche dell'uomo. Se il fedele non si confessa, non va a messa, non prega al muro del pianto, se non rispetta il digiuno durante il Ramadan o se non osserva il Shabbat, egli non si sente a posto con la propria coscienza, non prova quel senso di pace interiore che gli deriva dalla convinzione di aver fatto cosa gradita al suo dio. E qui nasce la superstizione. Che lo si accetti oppure no, la religione è superstizione. Il credente che compie gesti rituali o incolla al vetro della propria automobile un adesivo con il volto di Gesù, accompagnato dalla scritta: "proteggimi", non è dissimile da chi porta in tasca il corno o evita di passare sotto una scala.
La religione è ritualità e superstizione e la fede dell'uomo ha bisogno di questo apparato esteriore per appagare il suo senso di comunione interiore e di timore della ritorsione divina.
In conclusione l'uomo non solo è vittima e schiavo dell'idea di dio, ma lo è pure di tutti gli adempimenti umani che deve assolvere per compiacere il suo attento ragioniere celeste. Peggio di così....
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Re: ....
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Re: ....
belìn! mi son fumato la risposta mentre la scrivevo!
Dannazione.
Ora però devo lavorare, mi ci rimetto più tardi.
Dannazione.
Ora però devo lavorare, mi ci rimetto più tardi.
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Re: ....
AK ha scritto:belìn! mi son fumato la risposta mentre la scrivevo!
Dannazione.
Ora però devo lavorare, mi ci rimetto più tardi.
Da qualcuna delle tue risposte pare a volte che tu abbia fumato anche prima
Comunque tranquillo, non c'è fretta (E sopratutto non sei obbligato), poi da mezzogiorgio in poi sono via anch'io e rientro a sera
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Re: ....
Mi scuso perché ancora non sono andato avanti nella risposta.
Il punto è (tanto per informarvi dei fattacci miei) che ho la testa completamente altrove in questi giorni in quanto sto per diventare proprietario di un mutuo di 30 anni. E quindi l'esercizio cerebrale necessario per rispondervi al momento mi è un po' arduo. Sto pensando ad altro, non a voi, e se mi metto a rispondere adesso rischio di scrivereancora più cazzate del solito, e costringermi poi in altri dieci messaggi di mentite e modifiche.
Ma scrivo questo messaggio per dirvi che non vi ho scordato, eh!
Il punto è (tanto per informarvi dei fattacci miei) che ho la testa completamente altrove in questi giorni in quanto sto per diventare proprietario di un mutuo di 30 anni. E quindi l'esercizio cerebrale necessario per rispondervi al momento mi è un po' arduo. Sto pensando ad altro, non a voi, e se mi metto a rispondere adesso rischio di scrivere
Ma scrivo questo messaggio per dirvi che non vi ho scordato, eh!
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Re: ....
Ludwig von Drake ha scritto:MUSLIMA1986
assalamo 3alaikom
Vi racconto la mia storia
tempo fa' sono mentre stavo passeggiando vicino ad un cimitero qui in italia ho sentito tantissime voci che urlavano dal dolore?
e ancora oggi ogni volta che ci penso mi viene il terrore:-(((
secondo voi e una cosa normale?
oppure ALLAH (SWT) mi ha fatto sentire queste voci per mandarmi un messaggio?
non so come spiegarmelo!!!
'Umar Andrea Aurangzeb
MUSLIMA1986 ha scritto:
oppure ALLAH (SWT) mi ha fatto sentire queste voci per mandarmi un messaggio?
Assolutamente possibile e probabile. Anzi, mi sembra proprio la spiegazione più plausibile.
'umar andrea
del corsaro
assalam aleykom
cara sorella porta con tè un asino in cimitero ,se tu senti le urla e lui incomincia a ragliare e scappare allora potresti essere colei che veicola fiumi di gente all'islam perchè questo potrebbe essere un sistema di fare dawa estrema, si dice ch anche qui in italia circoli un nastro contenente le urla della gente al'inferno a circa 1000 metri di profondità, queta fu una registrazione a bassa frequenza fatta in russia e poi accidentalmente furon trasposte le frequenze perchè fossero udibili ed il risultato fu agghiacciante, dicono sia una storia vera!
AlLàh ne sà di più!
menderes
Dice Allah: «Due volte lo puniremo, poi saranno avviati verso un castigo enorme» (IX:101). Due volte dunque sarà punito l'uomo. La prima volta nel suo sepolcro, aspettando il Giorno del Giudizio universale, e la seconda volta dopo esser stato giudicato nell'Inferno.
E proprio a proposito del supplizio nella tomba 'A'isha (Allah si compiaccia di lei) ha raccontato: «Vennero da me due anziane ebree di Medina e dissero: "La gente delle tombe viene punita nelle loro tombe". Lei disse ['A'isha]: "Le tacciai di menzogna, e non mi convinsero e se ne andarono. Venne il Messaggero di Allah (SAAS) e gli dissi: 'O Messaggero di Allah, due delle anziane ebree di Medina sono venute da me e hanno affermato che la gente delle tombe viene punita nella propria tomba'. Egli disse: 'Hanno detto il vero, vengono puniti con una pena che sentono gli animali'". Lei disse: "E l'ho visto dopo di ciò sempre chiedere protezione nella preghiera contro la punizione della tomba"» (Muslim 586). Questo hadith ci fa sapere anche che gli animali possono sentire i gemiti di dolore dei morti. Anche il Profeta (SAAS) ha sentito la terrificante voce di quelli che venivano puniti nella tomba, ma la cosa può essere ascoltata anche da altre persone.
MUSLIMA1986
INFATTI LACOSA CHE MI E' VENUTA IN MENTE E CHE DIO MI HAMANDATO UN MESSAGGIO ALHAMDOLLILLAH FORSE DIO VUOLE CHE VADA SULLA RETTA VIA SICCOME IN QUEST'ANNO HO RICEVUTO ANCHE ALTRI 2 MESSAGGI DAL MALAEKA NEI SOGNI CHE MI DICONO SEGUI LARETTA VIA E QUESTO E SOLO UN AVVISO!!!
VI RINGRAZIO TUTTI QUANTI PER I VS MESSAGGI
CHE ALLAH CI PERDONI E CI SALVI DALLA PUNIZIONE DELLE TOMBE E DALL'INFERNO
AMIN
JASAKOM ALLAH W KHAIRA
http://islam.forumup.it/post-27364-islam.html
Dato che per voi senza Dio è meglio fumare sostanze, piuttosto che parlare con un cristiano, probabilmente ne hai fumato troppo e di qualità scadente, o erano pasticche?
Attento che hai le allucinazioni e rischi di bruciarti il cervello, così non fai nemmeno stancare il diavolo.
Non fumare.
Convertiti e Credi nel Vangelo.
GESU' è la Verità.
La pace sia con te.
pio- ------------
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Re: ....
AK ha scritto:
... in quanto sto per diventare proprietario di un mutuo di 30 anni.
Che dire,gran bell'impegno non posso fare altro che farti tanti auguri!
Ma dicci (visto che ci informi dei fattacci tuoi) vai a convivere con la dolce meta'?
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La vita è incontrarsi e illuminare il buio
*Valerio*- -------------
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Re: ....
*Valerio* ha scritto:AK ha scritto:
... in quanto sto per diventare proprietario di un mutuo di 30 anni.
Che dire,gran bell'impegno non posso fare altro che farti tanti auguri!
Ma dicci (visto che ci informi dei fattacci tuoi) vai a convivere con la dolce meta'?
oltre che della religione, schiavo anche delle banche
il massimo
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Re: ....
Miiiiiii.... fuori uno, avanti un altro...pio ha scritto:
Dato che per voi senza Dio è meglio fumare sostanze, piuttosto che parlare con un cristiano, probabilmente ne hai fumato troppo e di qualità scadente, o erano pasticche?
Attento che hai le allucinazioni e rischi di bruciarti il cervello, così non fai nemmeno stancare il diavolo.
Non fumare.
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La pace sia con te.
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Re: ....
È lo stesso
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Re: ....
Parrebbe di no.Blush response ha scritto:È lo stesso
Parrebbe.
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Re: ....
Alla fin fine, non fa differenza
Mai ho criticato meno il lavoro dei moderatori come qui (Adesso mi vado a fare lo shampo alla lingua)
Mai ho criticato meno il lavoro dei moderatori come qui (Adesso mi vado a fare lo shampo alla lingua)
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Re: ....
Blush response ha scritto:Alla fin fine, non fa differenza
Mai ho criticato meno il lavoro dei moderatori come qui (Adesso mi vado a fare lo shampo alla lingua)
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Data d'iscrizione : 15.11.08
Re: ....
Dato che per voi senza Dio è meglio fumare sostanze, piuttosto che parlare con un cristiano, probabilmente ne hai fumato troppo e di qualità scadente, o erano pasticche?
Attento che hai le allucinazioni e rischi di bruciarti il cervello, così non fai nemmeno stancare il diavolo.
Non fumare.
Convertiti e Credi nel Vangelo.
GESU' è la Verità.
La pace sia con te.
Allucinazioni sono specialità della vostra setta( ..diavoli, Angeli, Madonne), mica dei atei.
Poi se vogliamo parlare di fumo pasticche o &: Mi risulta che i paesi particolarmente credenti sono i più grandi produttori di droga. Basta pensare a Colombia (cattolici) e Afganistan (musulmani)
Poi non dimentichiamo, Italia è il numero 1 nel consumo in Europa..
a questo punto conviene che tu ti converti
Re: ....
Ludwig von Drake ha scritto:Qualcuno gli spiega che dare dell'impasticcato è un'offesa è offendere apertamente un moderatore è, come dire, poco furbo?pio ha scritto:Ludwig von Drake ha scritto:MUSLIMA1986
assalamo 3alaikom
Vi racconto la mia storia
tempo fa' sono mentre stavo passeggiando vicino ad un cimitero qui in italia ho sentito tantissime voci che urlavano dal dolore?
e ancora oggi ogni volta che ci penso mi viene il terrore:-(((
secondo voi e una cosa normale?
oppure ALLAH (SWT) mi ha fatto sentire queste voci per mandarmi un messaggio?
non so come spiegarmelo!!!
'Umar Andrea Aurangzeb
MUSLIMA1986 ha scritto:
oppure ALLAH (SWT) mi ha fatto sentire queste voci per mandarmi un messaggio?
Assolutamente possibile e probabile. Anzi, mi sembra proprio la spiegazione più plausibile.
'umar andrea
del corsaro
assalam aleykom
cara sorella porta con tè un asino in cimitero ,se tu senti le urla e lui incomincia a ragliare e scappare allora potresti essere colei che veicola fiumi di gente all'islam perchè questo potrebbe essere un sistema di fare dawa estrema, si dice ch anche qui in italia circoli un nastro contenente le urla della gente al'inferno a circa 1000 metri di profondità, queta fu una registrazione a bassa frequenza fatta in russia e poi accidentalmente furon trasposte le frequenze perchè fossero udibili ed il risultato fu agghiacciante, dicono sia una storia vera!
AlLàh ne sà di più!
menderes
Dice Allah: «Due volte lo puniremo, poi saranno avviati verso un castigo enorme» (IX:101). Due volte dunque sarà punito l'uomo. La prima volta nel suo sepolcro, aspettando il Giorno del Giudizio universale, e la seconda volta dopo esser stato giudicato nell'Inferno.
E proprio a proposito del supplizio nella tomba 'A'isha (Allah si compiaccia di lei) ha raccontato: «Vennero da me due anziane ebree di Medina e dissero: "La gente delle tombe viene punita nelle loro tombe". Lei disse ['A'isha]: "Le tacciai di menzogna, e non mi convinsero e se ne andarono. Venne il Messaggero di Allah (SAAS) e gli dissi: 'O Messaggero di Allah, due delle anziane ebree di Medina sono venute da me e hanno affermato che la gente delle tombe viene punita nella propria tomba'. Egli disse: 'Hanno detto il vero, vengono puniti con una pena che sentono gli animali'". Lei disse: "E l'ho visto dopo di ciò sempre chiedere protezione nella preghiera contro la punizione della tomba"» (Muslim 586). Questo hadith ci fa sapere anche che gli animali possono sentire i gemiti di dolore dei morti. Anche il Profeta (SAAS) ha sentito la terrificante voce di quelli che venivano puniti nella tomba, ma la cosa può essere ascoltata anche da altre persone.
MUSLIMA1986
INFATTI LACOSA CHE MI E' VENUTA IN MENTE E CHE DIO MI HAMANDATO UN MESSAGGIO ALHAMDOLLILLAH FORSE DIO VUOLE CHE VADA SULLA RETTA VIA SICCOME IN QUEST'ANNO HO RICEVUTO ANCHE ALTRI 2 MESSAGGI DAL MALAEKA NEI SOGNI CHE MI DICONO SEGUI LARETTA VIA E QUESTO E SOLO UN AVVISO!!!
VI RINGRAZIO TUTTI QUANTI PER I VS MESSAGGI
CHE ALLAH CI PERDONI E CI SALVI DALLA PUNIZIONE DELLE TOMBE E DALL'INFERNO
AMIN
JASAKOM ALLAH W KHAIRA
http://islam.forumup.it/post-27364-islam.html
Dato che per voi senza Dio è meglio fumare sostanze, piuttosto che parlare con un cristiano, probabilmente ne hai fumato troppo e di qualità scadente, o erano pasticche?
Attento che hai le allucinazioni e rischi di bruciarti il cervello, così non fai nemmeno stancare il diavolo.
Non fumare.
Convertiti e Credi nel Vangelo.
GESU' è la Verità.
La pace sia con te.
Qualcuno gli spiega anche che, se fosse in grado di leggere, avrebbe compreso che le frasi "allucinate" non erano mie?
Comunque:
no - non mi impasticco, è una cosa da deficienti. Uno sballo solo di quel genere ti può segnare per la vita.
sì - se con la giusta compagnia, invece, non dico no a una sana canna.
sì - una sana (per sana intendo priva di strane sostanze chimiche) canna in compagnia di amici (anche cattolici e musulmani) la preferisco a una discussione con diversi cattolici.
Linus quando lascerà la coperta?
Che bella cricca che formate: ateo, cattolico e mussulmano, uniti dalla canna.
Cioè da qualcosa che vi offusca il pensiero.
E' questa la vostra libertà?
pio- ------------
- Numero di messaggi : 30
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 04.03.10
Re: ....
Rispolvero il 3D poiche' girovagando in rete mi sono imbattuto in un sito dove vengono descritte scrupolosamente le dannazioni eterne a cui vengono sottoposti coloro che finiscono all'inferno.
Naturalmente chi scrive e descrive parla di fatti realmente accaduti, avvenimenti che si sono ripetuti piu' volte nel corso della storia,si citano testimonianze di chi ha assistito personalmente,date,nomi e cognomi,santi ecc...
Inserisco il link, (molto lungo da leggere) qualcuno magari lo conosce gia':
http://alftroll.wordpress.com/novissimi/inferno/il-dogma-dellinferno/
Per chi invece ne ha gia' lette di tutti i colori ma non e' ancora saturo cosiglio la lettura.
Questa perla che ho inserito qui sotto spoiler, e' sempre in linea con l'argomento,
e' talmente "stupefacente" che va aldila' (nell'aldila' ci va veramente ,ma poi torna ) della piu' spiccata immaginazione!
Da quando mi sono interessato di religione e tutto cio' che ci gira intorno,non ne ho mai lette cosi' tante tutte in una volta!
Credenti ma voi che ne pensate?
Naturalmente chi scrive e descrive parla di fatti realmente accaduti, avvenimenti che si sono ripetuti piu' volte nel corso della storia,si citano testimonianze di chi ha assistito personalmente,date,nomi e cognomi,santi ecc...
Inserisco il link, (molto lungo da leggere) qualcuno magari lo conosce gia':
http://alftroll.wordpress.com/novissimi/inferno/il-dogma-dellinferno/
Per chi invece ne ha gia' lette di tutti i colori ma non e' ancora saturo cosiglio la lettura.
Questa perla che ho inserito qui sotto spoiler, e' sempre in linea con l'argomento,
e' talmente "stupefacente" che va aldila' (nell'aldila' ci va veramente ,ma poi torna ) della piu' spiccata immaginazione!
- Spoiler:
CATECHESI IL DOGMA DELL’INFERNO MOSTRATO DA FATTI 22-7-10
del R. P. SCHOUPPES S.J. - Modena - Via de' Servi, 10 - Modena
– 1883 - Con approvazione Ecclesiastica
Santa
Cristina vergine, giustamente sopranomata l'Ammirabile, nata a Santrond
nel 1150, risuscitò da morte, e visse di poi quarantadue anni, sopportando
inauditi patimenti per sollievo delle anime purganti e per la conversione dei
peccatori. Dopo la giovinezza passata nell'innocenza, pazienza ed umiltà, morì
ella di trentadue anni in odore di santità, e ne fu portato il cadavere
scoperto nella chiesa di Nostra Signora per celebrarvi le esequie. Or mentre i
fedeli, concorsivi numerosi, le stanno pregando requie, all'Agnus Dei; la
defunta si solleva dal feretro, e pochi momenti appresso si lancia leggiera
come piuma in alto, e tranquilla si asside sopra una cornice. A tale portento
tutta la gente fugge atterrita, lasciando soli la maggior sorella della morta
ed il parroco celebrante. Il quale, compiuta la messa, ordina a Cristina di
calare; ed ella scende all'istante soavemente, come non avesse peso il suo
corpo, e colla sorella tornasi tranquillamente a casa; dove interrogata dai
parenti e dagli amici, ella rispose così: «Quando ebbi dato l'estremo sospiro,
l'anima mia uscita dal corpo trovossi attorniata da uno stuolo di angeli, che
la trasferirono in luogo buio e pauroso, dove accoglieasi moltitudine
innumerevole di anime umane. Ed io vidi pene e tormenti da non potersi
esprimere da lingua creata. Fra' tormentati ravvisai parecchi da me conosciuti
in vita; all'aspetto dei crudi loro supplizii mi senti a compresa da vivissima
compassione, e chiesi alle mie guide che luogo fosse quello. Io lo riputava
l'Inferno; ma mi fu risposto che era il Purgatorio. Appresso mi furono dati a
vedere i tormenti dei reprobi, e là pure ravvisai alcuni di mia conoscenza.
Poscia gli angeli mi trasportarono in Paradiso al trono di Dio; e lo sguardo
pieno di amore, a me da lui rivolto, mi ricolmò d'ineffabile allegrezza, che mi
facea sentire come per tutta l'eternità io avrei goduto di quella beatissima
presenza. Ma il Signore, in risposta a' miei pensieri, disse: Sì, o figliuola,
tu sarai meco eternamente: ma per ora lascio a tua scelta, o di goder subito
della beatitudine, o di tornare anche in vita, a soffrire in corpo mortale le
pene delle anime immortali, senza però che possano queste arrecargli guasto
alcuno. Per tali pene libererai tu le anime testè vedute con sì grande tua
compassione, e contribuirai validamente alla conversione e santificazione dei
vivi, compiuto il tempo di tua missione, qua ritornerai al possesso del mio
regno. - Non esitai punto a scegliere la parte della carità, e Dio
mostrandosene contento ordinò agli angeli di ricondurmi sulla terra. E voi, o
miei cari, non vi maraviglierete ai grandi portenti che vedrannosi nella mia
persona; poiché saranno opera del Signore, il quale fa ciò che gli piace,
secondo i suoi disegni, sovente occulti, ma sempre adorabili». A tale
narrazione, ben si capisce, gli astanti rimasero colpiti di un santo
sbigottimento, e mirando sbalorditi a Cristina, tremavano al pensiero dei
patimenti serbati a questa risorta figliuola. E di fatto, ella da quel punto
venne a parere un'anima del Purgatorio in corpo mortale, di maniera che la vita
sua riuscì un tessuto di prodigii e di dolori non più veduti. Si ritrasse dal
commercio degli uomini, vivendo abitualmente in solitudine. Dopo udita messa,
ove sovente comunicava, si vedea fuggire verso i boschi e le selve, a durarvi
giorno e notte in orazione; e com'era dotata dell'agilità, volava da un luogo
all'altro colla prestezza del lampo, lanciavasi al sommo degli alberi, sui
tetti delle case, sulle torri dei castelli e delle chiese; sicché spesso i
passaggeri la vedeano posare sui rami di una pianta, e tosto dileguavasi via al
loro approssimarsi. Non usava di ricovero alcuno; ma vivea come gli animali del
bosco, esposta a tutte le ingiurie del cielo, anche nella più rigida stagione:
il suo vestire era modesto, ma grossolano e poverissimo: mangiava, come gli
animali, ciò che incontrava per via. Se vedeva un fuoco acceso, v'introducea le
mani, i piedi, e, se potea, tutto il corpo, durando nel tormento quanto più le
era possibile: spiava le occasioni di gittarsi nelle ardenti fornaci, nei forni
arroventati, nelle caldaie bollenti. D'inverno passava le notti nelle gelate
acque dei fiumi: talvolta lasciavasene portare dalla corrente sotto le ruote
dei mulini, ad esserne travolta, sbattuta, conquassata. Altra industria della
insaziabile sua brama di tormenti era di stuzzicare le frotte di cani, perché
la mordessero e straziassero; o di ravvoltolarsi fra sterpi e spine, fino a
grondare tutta di sangue. Sono questi alcuni dei modi, ond'ella non cessava di
tormentare il proprio corpo; e cosa mirabile, ma conforme alla promessa
fattagliene da Dio, all'uscire del suo supplizio non ritenea veruna piaga, né
si vedea tocco il suo corpo dalla minima lesione. La quale vita di patimento
tornò ad edificazione di un numero grandissimo di fedeli, che ne furono
testimonio per tanti anni; ed ella dopo convertiti moltissimi peccatori, volò
infine a goder della gloria degli eletti, l'anno 1224. Ora se rigori
somiglianti ci fanno fremere, che pensare dei tormenti dell'altra vita? Là
un'ora di pena sarà più tremenda che cento anni passati quaggiù in
rigorosissima penitenza, dice l'autore della Imitazione.
Da quando mi sono interessato di religione e tutto cio' che ci gira intorno,non ne ho mai lette cosi' tante tutte in una volta!
Credenti ma voi che ne pensate?
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La vita è incontrarsi e illuminare il buio
*Valerio*- -------------
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Occupazione/Hobby : Pc-barbecue-divano-gnocca
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