Alcune argomentazioni dei vegetariani

Beh, però questo thread si è fatto interessante un bel po'

io gli allevamenti li visito, l'altro giorno ho pulito con le mie mani un faggiano appena cacciato, se hai il satellite puoi vedere come ci siano interi canali tematici con documentari molto belli sulla macellazione, gli allevamenti etc etc, e ti assicuro che viene appetito solo a vederli...
i tuoi amici vivevano nel mondo delle fate e pensavano i polli si suicidassero prima di vedere un allevamento?

ritengo che pensare di privare della carne e sopperire solo con vegetali (faremo un funerale ai polli che ti fanno le uova quando muoiono) sia una cagata.

il cibo è cultura, il paragone con i castrati è una boiata, stai totalmente tralasciando l'aspetto qualitativo delle azioni e delle scelte umane.

jessica ha scritto:

il costo dei vegetali che indichi continua ad escludere le componenti che ti ho citato relativi al mare.

no. i conti a spanne sono fatti escludendo il contributo ittico (cioè lasciandolo esattamente come è ora) che comunque è molto piccolo e difficilmente espandibile (anzi, in teoria, estendendo i nostri ragionamenti a livello globale dovrebbe essere ancora ridotto, noi infatti siamo autosufficienti al 25% e dobbiamo importare il 75% da posti in cui ne mangiano meno).

mi dai delle fonti?

noi importiamo pesce di un certo tipo, penso ai salmoni, baccalà, crostacei, ma abbiamo una cultura del mare e del suo cibo che è sempre stata importante.

ora si stanno sviluppando anche le tecniche di allevamento e il mediterraneo si presta molto bene, oltretutto allevando in mare si evitano tantissimi problemi e si migliora la qualità dei prodotti.

quello che importiamo è principalmente per il tipo di cultura culinaria e perché per assurdo costano meno le orate importate dalla grecia che la produzione nostrana (ipertassata).

ci sono diversi problemi che riguardano i costi nostrani delle produzioni, e anche in agricoltura ormai siamo con le pezze al culo, conviene non coltivare... ricordo quando finanziavano il girasole, lo piantavano, prendevano un piccolo finanziamento e poi non lo raccoglievano perché non è conveniente... poi è toccato ai pannelli solari... dalle mie parti, anche i nonni dalla parte di mia moglie che erano contadini, ormai si coltiva solo per un consumo proprio e locale...
si esporta perché è l'unico modo di monetizzare, vendere in loco per assurdo è economicamente svantaggioso.
mi sfugge come in un contesto di questo tipo ci si possa auspicare una dipendenza interamente veg.

ma tanto da quello che dici ammetti che si tratta di fantascienza, se poi la applichiamo in iperbole al globo ci si fa un sorrisetto e si passa oltre.

nella cultura culinaria tradizionale ci sono i prodotti del territorio e di uso quotidiano
in questo contesto nelle tradizioni regionali italiane, pasta, riso e vegetali assieme ad olio d'oliva e vino, hanno un peso ed una preponderanza su cui credo possiamo concordare
la carne ed il pesce fino a 50/60 anni fa erano generalmente molto meno accessibili e perciò alimenti usati più raramente

forse quello potrebbe essere un modello accattivante di scelte alimentari meglio sostenibili ecologicamente e salutisticamente, considerati anche i minori problemi di carenza alimentare attuali (qui ed ora) rispetto a molte decine di anni fa.

personalmente la scelta veg non piace, va benissimo che chi vuole la faccia, ma basse quantità di alimenti di origine animale la vedo la soluzione di compromesso meno dannosa nel complesso con tutto lo spazio di cambiamento di paradigmi nei metodi di produzione/distribuzione alimentare che si dovrebbero adottare

renus ha scritto:io gli allevamenti li visito, l'altro giorno ho pulito con le mie mani un faggiano appena cacciato, se hai il satellite puoi vedere come ci siano interi canali tematici con documentari molto belli sulla macellazione, gli allevamenti etc etc, e ti assicuro che viene appetito solo a vederli...
i tuoi amici vivevano nel mondo delle fate e pensavano i polli si suicidassero prima di vedere un allevamento?

è un tantinello diverso mettere le mani su un fagiano cacciato che ha fatto fino a quel momento la sua vita, sano e robusto (certo, qualche donzella che fa la schifata c'è anche in questi casi, ma niente di chè). i miei amici pensavano appunto di mangiare polli, non dei surrogati di animale nato e vissuto stipato in gabbie più piccole di lui, con l'ossatura di gelatina non in grado di reggersi in piedi da solo, le estremità amputate per evitare di auto danneggiarsi, imbottito di antibiotici a titolo preventivo e perchè privo di alcun sistema immunitario...
immagino tu sappia che la maggior parte della carne in commercio arriva da allevamenti di questo genere e non dal contadino sottocasa.
https://www.youtube.com/watch?v=lSteO5grHrY&feature=related

ritengo che pensare di privare della carne e sopperire solo con vegetali (faremo un funerale ai polli che ti fanno le uova quando muoiono) sia una cagata.

però di fatto non lo è. tra l'altro vorrei farti notare (giusto per mettere i puntini sulle i) che le galline ovaiole non vengono mangiate a fine carriera, come sembri lasciar intendere con questa frase, ma di solito finiscono in sacchi di plastica o frullate e date come mangime a vacche e maiali. i pulcini maschi vengono eliminati alla nascita via tritatutto o ancora sacchettone di plastica.

il cibo è cultura, il paragone con i castrati è una boiata, stai totalmente tralasciando l'aspetto qualitativo delle azioni e delle scelte umane.

scherzi vero???? la drammaturgia del 1600 non è cultura????

mi dai delle fonti?

noi importiamo pesce di un certo tipo, penso ai salmoni, baccalà, crostacei, ma abbiamo una cultura del mare e del suo cibo che è sempre stata importante.ora si stanno sviluppando anche le tecniche di allevamento e il
mediterraneo si presta molto bene, oltretutto allevando in mare si
evitano tantissimi problemi e si migliora la qualità dei prodotti.

quello
che importiamo è principalmente per il tipo di cultura culinaria e
perché per assurdo costano meno le orate importate dalla grecia che la
produzione nostrana (ipertassata).

quello che vuoi. il contributo ittico sulle nostre tavole è comunque basso e l'importazione sul totale molto alta (anche se migliorata, io avevo in mente i dati vecchi, siamo passati solo al 70% quest'anno)
ecco le fonti:
http://www.neweconomics.org/sites/neweconomics.org/files/Fish_dependence_2012.pdf
ftp://ftp.fao.org/docrep/fao/010/a1250e/annexes/CountryReports/Italy_I.pdf
http://www.ismea.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/941

qui trovi (se hai voglia di cercare) tutto quello che ti serve. un paio di esempi sui consumi e i costi di produzione:
http://www.fao.org/fileadmin/templates/wsfs/docs/expert_paper/How_to_Feed_the_World_in_2050.pdf
ftp://ftp.fao.org/docrep/fao/010/a0701e/a0701e.pdf

ci sono diversi problemi che riguardano i costi nostrani delle produzioni, e anche in agricoltura ormai siamo con le pezze al culo, conviene non coltivare... ricordo quando finanziavano il girasole, lo piantavano, prendevano un piccolo finanziamento e poi non lo raccoglievano perché non è conveniente... poi è toccato ai pannelli solari... dalle mie parti, anche i nonni dalla parte di mia moglie che erano contadini, ormai si coltiva solo per un consumo proprio e locale...
si esporta perché è l'unico modo di monetizzare, vendere in loco per assurdo è economicamente svantaggioso.
mi sfugge come in un contesto di questo tipo ci si possa auspicare una dipendenza interamente veg.

ascolta, se vogliamo dire robe a caso allora possiamo concludere qua. l'agricoltura è uno dei pochi settori in cui il rapporto import export è quasi a uno. dopo la spagna siamo i più grandi produttori europei. i primi per ortaggi, entro i primi venti produttori mondiali... ma cosa stai dicendo?

ma tanto da quello che dici ammetti che si tratta di fantascienza, se poi la applichiamo in iperbole al globo ci si fa un sorrisetto e si passa oltre.

evidentemente ti ha fatto comodo leggere a salti per ricostruire le frasi che ti interessavano sentire. penso che possiamo finire qua, tanto l'andazzo ormai è chiaro....

si, sono stanco, tra l'altro affermi che gli agricoltori in questo periodo siano in attivo... forse sarebbe da capire quali sono i soggetti che esportano e quanto pagano i prodotti ai produttori... non so se hai presente la questione delle arance, delle raccolte fatte in nero dei pomodori, delle angurie lasciate a terra a marcire e potrei farti mille esempi.

tanto è vero che qui in veneto cercano di vendere direttamente organizzandosi a giornate, tipo con la coldiretti, tira un'aria nuova (e vale anche per carni, salumi, polli, uova etc).

esci a parlare con qualcuno, tutti quelli che conosco io hanno trasformato l'attività agricola in agriturismo perché gli pagano una miseria i prodotti all'ingrosso e normalmente fallirebbero.
certo se la tua considerazione su questa attività si riferisce ai grandi produttori che monopolizzano e acquistano grossi blocchi di produzioni, allora temo che i problemi che avevi da un lato (l'aspetto di sfruttamento intensivo) te li ritrovi da un'altro (monopolio del mercato e dei prezzi).

di certo c'è una parte della filiera che ci guadagna rispetto a chi produce e chi produce è allo stremo.

Quando ero piccolo, di carne se ne mangiava pochissima in quanto costava troppo.
Ne mangio poca tutt'ora e mi viene spesso alla mente le parole di mio padre.
"Se vuoi vivere bene con ottima salute, devi alzarti dalla tavola ancora con un pizzico di fame e mangiare poca carne solo il necessario ogni tanto e poco grasso".
E' vissuto fino all'età di 98 anni e se non avesse deciso di non vivere più per la morte di mio fratello, avrebbe superato abbondantemente i 100 anni.

renus ha scritto:si, sono stanco, tra l'altro affermi che gli agricoltori in questo periodo siano in attivo... forse sarebbe da capire quali sono i soggetti che esportano e quanto pagano i prodotti ai produttori... non so se hai presente la questione delle arance, delle raccolte fatte in nero dei pomodori, delle angurie lasciate a terra a marcire e potrei farti mille esempi.

tanto è vero che qui in veneto cercano di vendere direttamente organizzandosi a giornate, tipo con la coldiretti, tira un'aria nuova (e vale anche per carni, salumi, polli, uova etc).

esci a parlare con qualcuno, tutti quelli che conosco io hanno trasformato l'attività agricola in agriturismo perché gli pagano una miseria i prodotti all'ingrosso e normalmente fallirebbero.
certo se la tua considerazione su questa attività si riferisce ai grandi produttori che monopolizzano e acquistano grossi blocchi di produzioni, allora temo che i problemi che avevi da un lato (l'aspetto di sfruttamento intensivo) te li ritrovi da un'altro (monopolio del mercato e dei prezzi).

di certo c'è una parte della filiera che ci guadagna rispetto a chi produce e chi produce è allo stremo.

io mi riferisco semplicemente alla capacità produttiva del paese. e no, ancora una volta te lo ripeto non è lo stesso. quello che fai (veleno, inquinamento, sfruttamento del lavoro, consumo di risorse, omicidio, stupro, mettici quello che vuoi) nella produzione agricola lo vai a moltiplicare in quella animale, questo proprio ti rifiuti di capirlo eh?

Per chi è interessato.

Il discorso di base è che siamo oltre sette miliardi, e che vegetariani o carnivori conta poco. Stando ad un articolo apparso sulla rivista Focus, trattavano il discorso che continuando ad aumantare la popolazione, saremmo costretti a mangiare i cani e i gatti per poterci sfamare.
Per produrre una bistecca, si consuma una quantità eccessiva di acqua e altre sostanze molto benefiche per il nostro organismo.

abbiate pazienza
dunque le proteine animali favoriscono l'insorgenza del cancro, per capirci anche l'uomo primitivo si ammalava di cancro, no?
le schifezze che gli allevatori danno da mangiare agli animali aumentano il rischio cancro.
con la dieta vegetariana invece non si corre nessun rischio
stanno così le cose?

lupetta ha scritto:abbiate pazienza

Lupetta, quando vedo il tuo nick in questo forum e come veder spuntare il sole in una giornata di tempesta.

Ramillo ha scritto:

lupetta ha scritto:abbiate pazienza

Lupetta, quando vedo il tuo nick in questo forum e come veder spuntare il sole in una giornata di tempesta.

Stai messo male !!!

lupetta ha scritto:abbiate pazienza
dunque le proteine animali favoriscono l'insorgenza del cancro, per capirci anche l'uomo primitivo si ammalava di cancro, no?
le schifezze che gli allevatori danno da mangiare agli animali aumentano il rischio cancro.
con la dieta vegetariana invece non si corre nessun rischio
stanno così le cose?

bah. ti dico la mia... è un po' difficile formarsi un'idea perchè in giro si legge tutto e il contrario di tutto. non so nulla di carni e cancri ma:

l'uomo "primitivo" aveva una vita molto più breve, pertanto immagino che il problema non si ponesse nemmeno.

credo che l'eccessivo consumo di carne sia un problema insorto solo oggi (già mio nonno mi racconta di quando il piatto più figo della settimana era la polenta strusciata sulla lisca di un pesce in modo che avesse un vago sapore di pesce...) neanche i tempi in cui comunque la speranza di vita era paragonabile alle nostre la carne era granchè diffusa (roba da ricchi insomma, i romani vengono definiti "mangiatori di erba")

mi pare che quello su cui abbiamo discusso qua dentro per la maggiore riguardasse la produzione del cibo, non tanto i suoi effetti sulla salute...

Anche perché non oso pensare allo spreco industriale per la produzione di cibo e gadgets per gli animali da compagnia...

renus ha scritto:Anche perché non oso pensare allo spreco industriale per la produzione di cibo e gadgets per gli animali da compagnia...

ahhhhhh! ma perchè secondo te vuole far diventare vegano il cane ????

Boccadorata ha scritto:

Ramillo ha scritto:

lupetta ha scritto:abbiate pazienza

Lupetta, quando vedo il tuo nick in questo forum e come veder spuntare il sole in una giornata di tempesta.

Stai messo male !!!

Sarà mica un travestito!?

jessica ha scritto:

renus ha scritto:Anche perché non oso pensare allo spreco industriale per la produzione di cibo e gadgets per gli animali da compagnia...

ahhhhhh! ma perchè secondo te vuole far diventare vegano il cane ????

volevo indurla a cibarsene

jessica ha scritto:

lupetta ha scritto:abbiate pazienza
dunque le proteine animali favoriscono l'insorgenza del cancro, per capirci anche l'uomo primitivo si ammalava di cancro, no?
le schifezze che gli allevatori danno da mangiare agli animali aumentano il rischio cancro.
con la dieta vegetariana invece non si corre nessun rischio
stanno così le cose?

bah. ti dico la mia... è un po' difficile formarsi un'idea perchè in giro si legge tutto e il contrario di tutto. non so nulla di carni e cancri ma:

l'uomo "primitivo" aveva una vita molto più breve, pertanto immagino che il problema non si ponesse nemmeno.

credo che l'eccessivo consumo di carne sia un problema insorto solo oggi (già mio nonno mi racconta di quando il piatto più figo della settimana era la polenta strusciata sulla lisca di un pesce in modo che avesse un vago sapore di pesce...) neanche i tempi in cui comunque la speranza di vita era paragonabile alle nostre la carne era granchè diffusa (roba da ricchi insomma, i romani vengono definiti "mangiatori di erba")

mi pare che quello su cui abbiamo discusso qua dentro per la maggiore riguardasse la produzione del cibo, non tanto i suoi effetti sulla salute...

Gia', l'aringa affumicata.
Mio nonno me lo raccontava sempre.

mio padre mi parlava del pane con le alici, naturalmente si faceva impregnare l'odore e poi si toglieva per riutilizzarla.

renus ha scritto:mio padre mi parlava del pane con le alici, naturalmente si faceva impregnare l'odore e poi si toglieva per riutilizzarla.

In realtà è una leggenda metropolitana (in questo caso campagnola).
Un iperbole per sottolineare quando si mangiava polenta (o pane) e poco altro.

Boccadorata ha scritto:

renus ha scritto:mio padre mi parlava del pane con le alici, naturalmente si faceva impregnare l'odore e poi si toglieva per riutilizzarla.

In realtà è una leggenda metropolitana (in questo caso campagnola).
Un iperbole per sottolineare quando si mangiava polenta (o pane) e poco altro.

un cazzo, lo facevano eccome.

Boccadorata ha scritto:

renus ha scritto:mio padre mi parlava del pane con le alici, naturalmente si faceva impregnare l'odore e poi si toglieva per riutilizzarla.

In realtà è una leggenda metropolitana (in questo caso campagnola).
Un iperbole per sottolineare quando si mangiava polenta (o pane) e poco altro.

Beh, io non so di casa "Renus", ma ti assicuro che l'odore dell'aringa di mio nonno "condiva" molto pane...

*Valerio* ha scritto:

Boccadorata ha scritto:

renus ha scritto:mio padre mi parlava del pane con le alici, naturalmente si faceva impregnare l'odore e poi si toglieva per riutilizzarla.

In realtà è una leggenda metropolitana (in questo caso campagnola).
Un iperbole per sottolineare quando si mangiava polenta (o pane) e poco altro.

Beh, io non so di casa "Renus", ma ti assicuro che l'odore dell'aringa di mio nonno "condiva" molto pane...

mi sfuggono le dinamiche conoscitive per bollare le usanze del dopoguerra come leggende metropolitane con tanta sicurezza... oltretutto dopo che vengono riportate esperienze di tramite diretto.

renus ha scritto:
mi sfuggono le dinamiche conoscitive per bollare le usanze del dopoguerra come leggende metropolitane con tanta sicurezza... oltretutto dopo che vengono riportate esperienze di tramite diretto.

Perchè me lo raccontava anche mio padre, diceva che si appendeva un'aringa ad un filo e tutti passavano con 2 fette di polenta e ce le battevano una volta sopra per insaporirle. un volta un bambino scivola e per non perdere l'equilibrio e ci passa 2 volte. il padre gli dà uno schiaffone dicendo: voi scioppar ?

Infatti, Renus, anche io mi riferivo all'immediato dopoguerra.

Durante, invece, i nonni avevano "ospiti" soldati tedeschi in casa, e averceli paradossalmente significava essere tra i fortunati, perche' voleva dire mangiare regolarmente. Procuravano tutto loro*, a patto di cucinare, dare qualche posto letto, lavare gli abiti.
In paese se li litigavano, ha quasi dell'incredibile!
Poca dignita' e puro opportunismo, ma pancia piena, e a detta loro sono sempre stati gentilissimi.

*non mi e' mai stato raccontato che derubassero o prendessero con la forza.

Boccadorata ha scritto:

renus ha scritto:
mi sfuggono le dinamiche conoscitive per bollare le usanze del dopoguerra come leggende metropolitane con tanta sicurezza... oltretutto dopo che vengono riportate esperienze di tramite diretto.

Perchè me lo raccontava anche mio padre, diceva che si appendeva un'aringa ad un filo e tutti passavano con 2 fette di polenta e ce le battevano una volta sopra per insaporirle. un volta un bambino scivola e per non perdere l'equilibrio e ci passa 2 volte. il padre gli dà uno schiaffone dicendo: voi scioppar ?

Quindi?

Boccadorata ha scritto:

renus ha scritto:
mi sfuggono le dinamiche conoscitive per bollare le usanze del dopoguerra come leggende metropolitane con tanta sicurezza... oltretutto dopo che vengono riportate esperienze di tramite diretto.

Perchè me lo raccontava anche mio padre, diceva che si appendeva un'aringa ad un filo e tutti passavano con 2 fette di polenta e ce le battevano una volta sopra per insaporirle. un volta un bambino scivola e per non perdere l'equilibrio e ci passa 2 volte. il padre gli dà uno schiaffone dicendo: voi scioppar ?

uhm a dire il vero è sfuggito anche a me qualcosa: te lo raccontava tuo padre quindi è leggenda metropolitana?

Aiuto! State parlando di una acciuga sotto sale? Usata per insaporire il pane? Diciamo 20 volte?

Posso comprendere l'aringa affumicata...

Semplicemente "there is no reasonable likelihood"...

Conosco personalmente un collega che aumentava il rimborso chilometrico dalla via tiburtina all'aeroporto di Fiumicino... dice che "sgommava" - un po' si tende a gonfiare un po' sarà successo ma attenti allo stereotipo nazionale!

jessica ha scritto:

Boccadorata ha scritto:
Perchè me lo raccontava anche mio padre, diceva che si appendeva un'aringa ad un filo e tutti passavano con 2 fette di polenta e ce le battevano una volta sopra per insaporirle. un volta un bambino scivola e per non perdere l'equilibrio e ci passa 2 volte. il padre gli dà uno schiaffone dicendo: voi scioppar ?

uhm a dire il vero è sfuggito anche a me qualcosa: te lo raccontava tuo padre quindi è leggenda metropolitana?

Me la raccontava appunto come una barzelletta!!

Beh BD forse quella che per lui era una barzelletta altri la vivevano sul serio...

davide ha scritto:Beh BD forse quella che per lui era una barzelletta altri la vivevano sul serio...

Io non ho conosciuto la povertà, ma i miei nonni si. E non si ritenevano neanche poveri perchè almeno loro avevano le galline...

SergioAD ha scritto:Aiuto! State parlando di una acciuga sotto sale? Usata per insaporire il pane? Diciamo 20 volte?

Diciamo mille volte, o anche più! L'aringa poteva stare là appesa anche per un anno. Hai voglia consumarla strofinandoci un pezzo di polenta! Anche perché, essendo appesa, appena la tocchi scappa via. La storia è del tutto autentica, e i miei la raccontavano a noi ragazzi almeno una volta ogni settimana, quando facevamo gli schizzinosi con il cibo, per farci capire cos'era in tempo di guerra la fame...

Minsky ha scritto:

SergioAD ha scritto:Aiuto! State parlando di una acciuga sotto sale? Usata per insaporire il pane? Diciamo 20 volte?

Diciamo mille volte, o anche più! L'aringa poteva stare là appesa anche per un anno. Hai voglia consumarla strofinandoci un pezzo di polenta! Anche perché, essendo appesa, appena la tocchi scappa via. La storia è del tutto autentica, e i miei la raccontavano a noi ragazzi almeno una volta ogni settimana, quando facevamo gli schizzinosi con il cibo, per farci capire cos'era in tempo di guerra la fame...

Infatti ho detto che...

Posso comprendere l'aringa affumicata...

Mille volte per due pasti al giorno, ammesso che li facevano sempre vuol dire che quella aringa durava 2.7 anni ed un problemino me lo crea anche l'aringa. Ha il volume di circa 10 o 15 acciughe, anche se qualcosa che mi suona male stiamo parlando degli ordini dei 100 mg di oli essenziali - suona male ma quelle venti volte erano stimate per l'acciuga coi suoi 5 mg di olio.

Comunque il messaggio è molto più importante perché a me è venuto in mente uno stupido che ha detto alla folla stupida di aver consegnato la dichiarazione di guerra nella mani dell'ambasciatore Britannico e mentre la folla è stupida per definizione nessun padre di famiglia distrugge ciò che ama senza essere malvagio a meno di non essere un coglione o forse un coglione malvagio!

La storia dell'aringa, o della cotenna di lardo come usava nell'alta Romagna, è giunta a essere materiale da barzelletta o leggenda metropolitana... ma sono tante le famiglie in cui i vecchi ne hanno reale memoria.

@Sergio: purtroppo di coglioni è pieno il mondo, e nel mezzo qualcuno malvagio c'è sempre.

Boccadorata ha scritto:

jessica ha scritto:

Boccadorata ha scritto:
Perchè me lo raccontava anche mio padre, diceva che si appendeva un'aringa ad un filo e tutti passavano con 2 fette di polenta e ce le battevano una volta sopra per insaporirle. un volta un bambino scivola e per non perdere l'equilibrio e ci passa 2 volte. il padre gli dà uno schiaffone dicendo: voi scioppar ?

uhm a dire il vero è sfuggito anche a me qualcosa: te lo raccontava tuo padre quindi è leggenda metropolitana?

Me la raccontava appunto come una barzelletta!!

Quindi la logica stringente ti fa dire che è una leggenda metropolitana...
Fila alla grande.

Manno! Fila il fatto che sia possibile avere sentito una storia non verosimile tipo quella che ha raccontato Totò con un osso di prosciutto.

A tale proposito ricordo anche io una barzelletta di due poveri a cui era rimasta una sola salciccia e questi andavano ai ristoranti, quando avrebbero dovuto pagare il conto uno di loro si metteva la salciccia in modo da averne un pezzo nella chiusura lampo e l'altro la succhiava e così venivano cacciati dal ristorante tralasciando il conto - dopo un po' quello che succhiava la salciccia aveva suggerito di mangiarsela dopo tanto tempo... e l'altro disse che in effetti quella salciccia se l'era mangiata da tempo!

Ora non so dell'acciuga salata ma l'aringa è un padulo unto ed affumicato!

SergioAD ha scritto:Manno! Fila il fatto che sia possibile avere sentito una storia non verosimile tipo quella che ha raccontato Totò con un osso di prosciutto.

A tale proposito ricordo anche io una barzelletta di due poveri a cui era rimasta una sola salciccia e questi andavano ai ristoranti, quando avrebbero dovuto pagare il conto uno di loro si metteva la salciccia in modo da averne un pezzo nella chiusura lampo e l'altro la succhiava e così venivano cacciati dal ristorante tralasciando il conto - dopo un po' quello che succhiava la salciccia aveva suggerito di mangiarsela dopo tanto tempo... e l'altro disse che in effetti quella salciccia se l'era mangiata da tempo!

Ora non so dell'acciuga salata ma l'aringa è un padulo unto ed affumicato!

Dove pensi che tutto quel cinema abbia attinto per le sue idee?

Renus ha scritto:Dove pensi che tutto quel cinema abbia attinto per le sue idee?

Da episodi ed ovviamente dallo stereotipo dei nostri connazionali.

Quello della salsiccia è una valida metafora per quello che si può aspettare chi non li conosce questi nostri connazionali.

Seriamente invece ognuno di noi ha pagato col sangue per questa nazione e ti dirò che la nostra qualità migliore e citarsi addosso - non tutti lo sanno fare!

Ramillo ha scritto:
Lupetta, quando vedo il tuo nick in questo forum e come veder spuntare il sole in una giornata di tempesta.
Sarà mica un travestito!?

grazie caro! e non son un travestito, quindi se sei etero, vai tranquillo.

jessica ha scritto:
mi pare che quello su cui abbiamo discusso qua dentro per la maggiore riguardasse la produzione del cibo, non tanto i suoi effetti sulla salute...

io mi riferivo al video postato da Sergio, nel quale si dice appunto che il consumo di carne rossa favorisce l'insorgenza dei tumori, chiedevo spigazioni in merito.

jessica ha scritto:

ahhhhhh! ma perchè secondo te vuole far diventare vegano il cane ????

assolutamente no, a prescindere da tutto, un animale che ha lo stomaco da carnivoro non può diventare vegetariano, quindi non farei mai una cosa del genere.

Avalon ha scritto:La storia dell'aringa, o della cotenna di lardo come usava nell'alta Romagna, è giunta a essere materiale da barzelletta o leggenda metropolitana... ma sono tante le famiglie in cui i vecchi ne hanno reale memoria.

@Sergio: purtroppo di coglioni è pieno il mondo, e nel mezzo qualcuno malvagio c'è sempre.

Quando lo stomaco ronza, ci si attacca su tutto.
Quando ero piccolo, con pochissimo companatico, si condiva tanto pane, Con un uovo alla coque si mangiavano almeno tre fette di pane.

lupetta ha scritto:
io mi riferivo al video postato da Sergio, nel quale si dice appunto che il consumo di carne rossa favorisce l'insorgenza dei tumori, chiedevo spigazioni in merito.

ahhh ecco... allora sorry, è che non posso vedere il video.

mecca domenico ha scritto:
Quando lo stomaco ronza, ci si attacca su tutto.
Quando ero piccolo, con pochissimo companatico, si condiva tanto pane, Con un uovo alla coque si mangiavano almeno tre fette di pane.

C'è anche chi bagnava il pane duro e lo condiva con dello zucchero.. Giusto un po', per dargli sapore.. Non troppo, altrimenti sarebbe stato spreco!

fermi tutti...il massimo è pane olio e sale!

lupetta ha scritto:fermi tutti...il massimo è pane olio e sale!

Ho visto parecchie volte i mie nonni che facevano acqua,sale e pane.
Quando andavo a trovarli per me c'era altro ed io rinunciavo per mangiare anch'io quello che mangiavano loro.

lupetta ha scritto:fermi tutti...il massimo è pane olio e sale!

Era un lusso l'olio, poche gocce.

Se l'olio è buono, ha ragione lupetta, è buonissimo.
Col pane caldo poi...

davide ha scritto:Se l'olio è buono, ha ragione lupetta, è buonissimo.
Col pane caldo poi...

Ogni tanto lo faccio ancora adesso e solamente per ragioni pratiche il pane lo abbrustolisco con il grill del microonde.

a tutti i vegetariani: la mia cena sta cagando sulla vostra

Akka ha scritto:

a tutti i vegetariani: la mia cena sta cagando sulla vostra

Bella la foto.
Sull'ultimo numero di Focus c'è un servizio sul consumo d'acqua per produrre........
Per un Kg. di riso >>>>>>> 2.497 litri
Per un Kg. di pomodori >>>>>>> 214 litri
Per una pagnotta >>>>>>> 155 litri
Per 100 gr. dicioccolato >>>>>>> 1.700 litri
Per un paio di jeans >>>>>>> 8.000 litri
Per un computer >>>>>>> 1.500 litri
Per un foglio di carta A4 >>>>>>> da 2 a 13 litri
Per un Kg. di pollo >>>>>>> 4.325 litri
Per un Kg. di riso >>>>>>> 2.497 litri ecc. ecc.

mecca domenico ha scritto:

Akka ha scritto:

a tutti i vegetariani: la mia cena sta cagando sulla vostra

Bella la foto.
Sull'ultimo numero di Focus c'è un servizio sul consumo d'acqua per produrre........
Per un Kg. di riso >>>>>>> 2.497 litri
Per un Kg. di pomodori >>>>>>> 214 litri
Per una pagnotta >>>>>>> 155 litri
Per 100 gr. dicioccolato >>>>>>> 1.700 litri
Per un paio di jeans >>>>>>> 8.000 litri
Per un computer >>>>>>> 1.500 litri
Per un foglio di carta A4 >>>>>>> da 2 a 13 litri
Per un Kg. di pollo >>>>>>> 4.325 litri
Per un Kg. di riso >>>>>>> 2.497 litri ecc. ecc.

Sinceramente a me questo è sempre sembrato un discorso un po' futile...