storia e usi del crocifisso da parte dei cristiani
+4
giulio76
lordtom24
Sally
delfi68
8 partecipanti
Pagina 1 di 1
storia e usi del crocifisso da parte dei cristiani
in questi giorni il crocifisso è al centro di una battaglia laica (da una parte) e laida (dall'altra).
cerco di riassumere l'oggetto di cui si parla, la croce.
e comincio con una delle barzellette classiche della settimana enigmistica, la vignetta del carcerato che, nella segreta del castello, sta appeso al muro con i ceppi ai polsi. bene, togliti dalla mente che quella, appeso al muro per i polsi, sia una pena carceraria.
dal punto di vista fisico, equivale alla crocifissione: appesi a braccia in su, si muore in poche ore.
difatti, la pena della crocifissione si basa non sull'inchiodatura delle mani (particolarità riservata a rabbi ièsciua) bensì sulla forzatura delle braccia larghe, che in genere venivano legate.
non c'era bisogno di un'altissima croce. i condannati venivano legati - per esempio - a una biforcazione di un albero. oppure a un qualunqie palo dritto, con le mani legate in alto come i prigionieri delle barzellette.
l'importante erano le braccia forzate in posizione aperta.
questa posizione a braccia allargate (o alzate, per le barzellette della settimana enigmistica) impedisce l'aprirsi e chiudersi della cassa toracica, e in diverse ore porta a una terrificante morte per asfissia. i polmoni sono forzati nella posizione "sempre aperto", con limitatissimi movimenti che permettono una circolazione minima dell'aria ma insufficiente e allungano nel tempo lo strazio
il condannato, per alleviare la sua pena, si torceva ora da un lato e ora dall'altro, in modo che la cassa toracica avesse un po' di movimento. naturalmente, era un sollievo apparente e questo gettare il peso da un lato aveva il solo effetto di allungare l'agonia.
per questo motivo, a volte ai condannati si applicava il crurifragium (frangere le gambe). si spezzavano le gambe, il poveretto crollava in basso e in breve moriva. spezzare le gambe era un atto - come dire? - pietoso.
poi il morto rimaneva a disseccare sul palo. in breve i corvi si mangiavano le parti più morbide e interessanti (gli occhi, le guance...) e alla fine restava un terrificante mummio marcio appeso al palo.
la croce era il patibolo, cioè il luogo dove si pativa. in un linguggio più moderno, il patibolo potrebbe essere tradotto in "patitoio".
questa condanna era davvero infamante sia per il modo atroce in cui si moriva, sia per l'esposizione pubblica del tormento, del corpo nudo e poi della decomposizione del cadavere, e si applicava agli schiavi.
era una pena che faceva paura.
i cittadini romani, invece, avevano diritto a una breve morte per decapitazione, come accadde, secondo la mitologia, a paolo di tarso.
per esempio, l'esercito servile del glorioso spartaco fu sconfitto e i progionieri furono crocifissi lungo la via appia.
seimila crocifissi.
seimila.
seimila.
seimila.
i cristiani applicarono con abbondanza questa tortura contro gli ellenici.
riprendiamo il vecchio elenco:
Anno 324 - In Didima, in Asia minore, viene saccheggiato l'oracolo del Dio Apollo e i sacerdoti pagani vengono torturati sino alla morte.
Anno 335 - L'imperatore Costantino ordina l'esecuzione per crocifissione di "tutti i maghi e indovini". Viene martirizzato il filosofo neoplatonico Sopatrus.
Anno 353 - Un decreto di Costanzo ordina la pena di morte per tutti coloro che pratichino sacrifici e idolatria.
Anno 354 - Sono giustiziati molti sacerdoti pagani.
Anno 354 - Un nuovo editto di Costantino ordina l'esecuzione di tutti gli idolatri.
Anno 364 - Un editto imperiale, dell’11 settembre, ordina la pena di morte per tutti i pagani che praticano il culto antico degli Dei ancestrali o praticano la divinazione ("sileat omnibus perpetuo divinandi curiositas"). Tre decreti differenti (4 febbraio, 9 settembre, 23 dicembre) ordinano la confisca di tutte le proprietà dei templi pagani, punendo con la pena di morte tutti coloro che praticano rituali pagani, inclusi quelli fatti privatamente.
Anno 370 - Ad Antiochia si giustizia, in mezzo a molti altri pagani, l’ex governatore Fidustius e i sacerdoti Hilarius e Patricius.
Anno 409 - Ancora una volta un decreto ordina che si castighi con la pena di morte chi pratica l’astrologia e ogni altro metodo divinatorio.
Anno 415 - Il 30 agosto cominciano nuove persecuzioni contro tutti i sacerdoti pagani del nord Africa, che finiscono crocifissi o bruciati vivi.
Anno 435 - Il 14 novembre un nuovo editto dell'imperatore Teodosio II ordina la pena di morte per gli "eretici" e i pagani dell'Impero. Si proclama che l’unica religione legale è il cristianesimo.
Anno 451 - Un nuovo decreto dell'imperatore Teodosio II, del 4 novembre, riafferma che l’idolatria deve essere castigata con la morte.
Anno 486 - Molti sacerdoti pagani che erano rimasti in clandestinità vengono scoperti, arrestati, scherniti, torturati e giustiziati ad Alessandria.
Anno 528 - L'imperatore Giustiniano ordina l'esecuzione - tramite il rogo, la crocifissione o lo smembramento mediante artigli di ferro - di tutti coloro che praticano "la stregoneria, la divinazione, la magia o l’idolatria"
Anno 546 - Centinaia di pagani sono condannati a morte a Costantinopoli dall'inquisitore Ionnis Asiacus.
Anno 578 fino al 582 - I cristiani torturano e crocifiggono i pagani ellenici in tutta la parte orientale dell’Impero e sterminano gli ultimi pagani di Heliopolis (Baalbek).
Anno 580 - Gli inquisitori cristiani attaccano un tempio segreto di Zeus ad Antiochia. Il Sacerdote del tempio si suicida e vengono arrestati il resto dei pagani presenti. Tutti i prigionieri, incluso il vice governatore Anatolius, sono torturati e mandati a Costantinopoli per comparire in giudizio. Là vengono condannati a morte e dati in pasto ai leoni, tuttavia nel vedere che i feroci animali non erano intenzionati ad attaccare i condannati, vennero poi crocifissi. I cadaveri furono trascinati per le strade e lasciati poi senza alcun tipo di sepoltura tra le immondizie.
ovviamente, quando il cristianesimo adottò come simbolo la croce, questo terrificante strumento di morte non poteva essere più usato per massacrare sciavi, ladri e pagani.
chi vi era appeso, ora, era il dio-fatto-uomo; e quindi nessun altro doveva essere accomunato dalla sorte altissima e terribile della divinità.
si adottarono altri sistemi.
per buona parte del medioevo e fino al seicento la pena della crocifissione fu applicata con la ruota.
(nell'immagine, la figura in alto a destra)
in pratica, il funzionamento è lo stesso: il condannato viene vincolato a braccia aperte sulla ruota, la quale viene alzata su un palo fissato nel mozzo.
in breve, il condannato subiva lo stesso tipo di morte della crocifissione, cioè per lenta asfissia; in aggiunta la posizione orizzontale del corpo favoriva i corvi che volessero mangiare gli occhi del condannato prima che costui morisse. tormento nel tormento.
non erano rare, nelle città conquistate, scene come questa raffigurata da brueghel.
a volte, la ruota era accompagnata con la rottura degli arti, o con mutilazioni.
le parti mutilate - in genere mani e piedi, ma anche orecchi, naso e birillo - venivano appesi al cerchio della ruota o ai raggi. in altre parole sul palo c'era la ruota, da cui pendevano mani tagliate, e sulla quale agonizzava il moribondo.
nel caso della rottura degli arti, le braccia e le gambe spezzate e disarticolate venivano intrecciate - mi viene da vomitare per l'oscenità - con i raggi della ruota, e poi il disgraziato restava lassù, orribile manichino di dolore.
questo durò fino a tutto il seicento.
negli stati civili, come per esempio nella repubblia di venezia, la morte (dopo regolare processo) era solamente per decapitazione o impiccagione. a venezia inoltre il consiglio dei dieci (il servizio segreto) a volte adottafa l'annegament in cui la persona da far scomparire veniva gettata in laguna (da una gondola) legata e chiusa dentro un sacco con pesi, ma questo poteva farlo solamente il servizio segreto.
altrimenti, negli stati civili l'appendimento era una forma di condanna temporanea, ed erano i cosiddetti tratti di corda.
la sentenza poteva essere per esempio "a tre tratti di corda". con un "tratto di corda" (che, come hai capito, non è la fustigazione, come si potrebbe immaginare) costui veniva sollevato per le braccia legate dietro la schiena; il peso del corpo rompeva i legamenti delle spalle con dolori atroci, e poi veniva posato di nuovo a terra. dopo un simile trattamento, costui rimaneva invalido per i lavori di forza.
ma basta parlare di queste cose terrificanti.
cerco di riassumere l'oggetto di cui si parla, la croce.
e comincio con una delle barzellette classiche della settimana enigmistica, la vignetta del carcerato che, nella segreta del castello, sta appeso al muro con i ceppi ai polsi. bene, togliti dalla mente che quella, appeso al muro per i polsi, sia una pena carceraria.
dal punto di vista fisico, equivale alla crocifissione: appesi a braccia in su, si muore in poche ore.
difatti, la pena della crocifissione si basa non sull'inchiodatura delle mani (particolarità riservata a rabbi ièsciua) bensì sulla forzatura delle braccia larghe, che in genere venivano legate.
non c'era bisogno di un'altissima croce. i condannati venivano legati - per esempio - a una biforcazione di un albero. oppure a un qualunqie palo dritto, con le mani legate in alto come i prigionieri delle barzellette.
l'importante erano le braccia forzate in posizione aperta.
questa posizione a braccia allargate (o alzate, per le barzellette della settimana enigmistica) impedisce l'aprirsi e chiudersi della cassa toracica, e in diverse ore porta a una terrificante morte per asfissia. i polmoni sono forzati nella posizione "sempre aperto", con limitatissimi movimenti che permettono una circolazione minima dell'aria ma insufficiente e allungano nel tempo lo strazio
il condannato, per alleviare la sua pena, si torceva ora da un lato e ora dall'altro, in modo che la cassa toracica avesse un po' di movimento. naturalmente, era un sollievo apparente e questo gettare il peso da un lato aveva il solo effetto di allungare l'agonia.
per questo motivo, a volte ai condannati si applicava il crurifragium (frangere le gambe). si spezzavano le gambe, il poveretto crollava in basso e in breve moriva. spezzare le gambe era un atto - come dire? - pietoso.
poi il morto rimaneva a disseccare sul palo. in breve i corvi si mangiavano le parti più morbide e interessanti (gli occhi, le guance...) e alla fine restava un terrificante mummio marcio appeso al palo.
la croce era il patibolo, cioè il luogo dove si pativa. in un linguggio più moderno, il patibolo potrebbe essere tradotto in "patitoio".
questa condanna era davvero infamante sia per il modo atroce in cui si moriva, sia per l'esposizione pubblica del tormento, del corpo nudo e poi della decomposizione del cadavere, e si applicava agli schiavi.
era una pena che faceva paura.
i cittadini romani, invece, avevano diritto a una breve morte per decapitazione, come accadde, secondo la mitologia, a paolo di tarso.
per esempio, l'esercito servile del glorioso spartaco fu sconfitto e i progionieri furono crocifissi lungo la via appia.
seimila crocifissi.
seimila.
seimila.
seimila.
i cristiani applicarono con abbondanza questa tortura contro gli ellenici.
riprendiamo il vecchio elenco:
Anno 324 - In Didima, in Asia minore, viene saccheggiato l'oracolo del Dio Apollo e i sacerdoti pagani vengono torturati sino alla morte.
Anno 335 - L'imperatore Costantino ordina l'esecuzione per crocifissione di "tutti i maghi e indovini". Viene martirizzato il filosofo neoplatonico Sopatrus.
Anno 353 - Un decreto di Costanzo ordina la pena di morte per tutti coloro che pratichino sacrifici e idolatria.
Anno 354 - Sono giustiziati molti sacerdoti pagani.
Anno 354 - Un nuovo editto di Costantino ordina l'esecuzione di tutti gli idolatri.
Anno 364 - Un editto imperiale, dell’11 settembre, ordina la pena di morte per tutti i pagani che praticano il culto antico degli Dei ancestrali o praticano la divinazione ("sileat omnibus perpetuo divinandi curiositas"). Tre decreti differenti (4 febbraio, 9 settembre, 23 dicembre) ordinano la confisca di tutte le proprietà dei templi pagani, punendo con la pena di morte tutti coloro che praticano rituali pagani, inclusi quelli fatti privatamente.
Anno 370 - Ad Antiochia si giustizia, in mezzo a molti altri pagani, l’ex governatore Fidustius e i sacerdoti Hilarius e Patricius.
Anno 409 - Ancora una volta un decreto ordina che si castighi con la pena di morte chi pratica l’astrologia e ogni altro metodo divinatorio.
Anno 415 - Il 30 agosto cominciano nuove persecuzioni contro tutti i sacerdoti pagani del nord Africa, che finiscono crocifissi o bruciati vivi.
Anno 435 - Il 14 novembre un nuovo editto dell'imperatore Teodosio II ordina la pena di morte per gli "eretici" e i pagani dell'Impero. Si proclama che l’unica religione legale è il cristianesimo.
Anno 451 - Un nuovo decreto dell'imperatore Teodosio II, del 4 novembre, riafferma che l’idolatria deve essere castigata con la morte.
Anno 486 - Molti sacerdoti pagani che erano rimasti in clandestinità vengono scoperti, arrestati, scherniti, torturati e giustiziati ad Alessandria.
Anno 528 - L'imperatore Giustiniano ordina l'esecuzione - tramite il rogo, la crocifissione o lo smembramento mediante artigli di ferro - di tutti coloro che praticano "la stregoneria, la divinazione, la magia o l’idolatria"
Anno 546 - Centinaia di pagani sono condannati a morte a Costantinopoli dall'inquisitore Ionnis Asiacus.
Anno 578 fino al 582 - I cristiani torturano e crocifiggono i pagani ellenici in tutta la parte orientale dell’Impero e sterminano gli ultimi pagani di Heliopolis (Baalbek).
Anno 580 - Gli inquisitori cristiani attaccano un tempio segreto di Zeus ad Antiochia. Il Sacerdote del tempio si suicida e vengono arrestati il resto dei pagani presenti. Tutti i prigionieri, incluso il vice governatore Anatolius, sono torturati e mandati a Costantinopoli per comparire in giudizio. Là vengono condannati a morte e dati in pasto ai leoni, tuttavia nel vedere che i feroci animali non erano intenzionati ad attaccare i condannati, vennero poi crocifissi. I cadaveri furono trascinati per le strade e lasciati poi senza alcun tipo di sepoltura tra le immondizie.
ovviamente, quando il cristianesimo adottò come simbolo la croce, questo terrificante strumento di morte non poteva essere più usato per massacrare sciavi, ladri e pagani.
chi vi era appeso, ora, era il dio-fatto-uomo; e quindi nessun altro doveva essere accomunato dalla sorte altissima e terribile della divinità.
si adottarono altri sistemi.
per buona parte del medioevo e fino al seicento la pena della crocifissione fu applicata con la ruota.
(nell'immagine, la figura in alto a destra)
in pratica, il funzionamento è lo stesso: il condannato viene vincolato a braccia aperte sulla ruota, la quale viene alzata su un palo fissato nel mozzo.
in breve, il condannato subiva lo stesso tipo di morte della crocifissione, cioè per lenta asfissia; in aggiunta la posizione orizzontale del corpo favoriva i corvi che volessero mangiare gli occhi del condannato prima che costui morisse. tormento nel tormento.
non erano rare, nelle città conquistate, scene come questa raffigurata da brueghel.
a volte, la ruota era accompagnata con la rottura degli arti, o con mutilazioni.
le parti mutilate - in genere mani e piedi, ma anche orecchi, naso e birillo - venivano appesi al cerchio della ruota o ai raggi. in altre parole sul palo c'era la ruota, da cui pendevano mani tagliate, e sulla quale agonizzava il moribondo.
nel caso della rottura degli arti, le braccia e le gambe spezzate e disarticolate venivano intrecciate - mi viene da vomitare per l'oscenità - con i raggi della ruota, e poi il disgraziato restava lassù, orribile manichino di dolore.
questo durò fino a tutto il seicento.
negli stati civili, come per esempio nella repubblia di venezia, la morte (dopo regolare processo) era solamente per decapitazione o impiccagione. a venezia inoltre il consiglio dei dieci (il servizio segreto) a volte adottafa l'annegament in cui la persona da far scomparire veniva gettata in laguna (da una gondola) legata e chiusa dentro un sacco con pesi, ma questo poteva farlo solamente il servizio segreto.
altrimenti, negli stati civili l'appendimento era una forma di condanna temporanea, ed erano i cosiddetti tratti di corda.
la sentenza poteva essere per esempio "a tre tratti di corda". con un "tratto di corda" (che, come hai capito, non è la fustigazione, come si potrebbe immaginare) costui veniva sollevato per le braccia legate dietro la schiena; il peso del corpo rompeva i legamenti delle spalle con dolori atroci, e poi veniva posato di nuovo a terra. dopo un simile trattamento, costui rimaneva invalido per i lavori di forza.
ma basta parlare di queste cose terrificanti.
delfi68- -------------
- Numero di messaggi : 11242
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 29.10.09
Re: storia e usi del crocifisso da parte dei cristiani
Quanto sopra per gentile concessione di tale J. della uaar, di cui dispongo liberatoria per l'utilizzo.....
delfi68- -------------
- Numero di messaggi : 11242
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 29.10.09
Re: storia e usi del crocifisso da parte dei cristiani
delfi68 ha scritto:Quanto sopra per gentile concessione di tale J. della uaar, di cui dispongo liberatoria per l'utilizzo.....
Ringrazio J per la concessione... e' uno spunto molto interessante
Quindi anche io ripropongo la domanda che avevo gia; posto su UAAR
Perche' l'essere umano uccide e ferisce deliberatamente propri simili?
Io non vedo una motivazione fondata in una scelta del genere. Capisco il perche' di una esecuzione o di una tortura per ottenere informazioni, ma il provocare dolore gratuito, l'accanirsi senza una motivazione che non sia l'odio ( e nel caso delle crocefissioni sopracitate, un odio nemmeno personale)... io non me ne capacito...
Sally- -------------
- Numero di messaggi : 4876
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 30.10.09
Re: storia e usi del crocifisso da parte dei cristiani
Diva ha scritto:delfi68 ha scritto:Quanto sopra per gentile concessione di tale J. della uaar, di cui dispongo liberatoria per l'utilizzo.....
Ringrazio J per la concessione... e' uno spunto molto interessante
Quindi anche io ripropongo la domanda che avevo gia; posto su UAAR
Perche' l'essere umano uccide e ferisce deliberatamente propri simili?
Io non vedo una motivazione fondata in una scelta del genere. Capisco il perche' di una esecuzione o di una tortura per ottenere informazioni, ma il provocare dolore gratuito, l'accanirsi senza una motivazione che non sia l'odio ( e nel caso delle crocefissioni sopracitate, un odio nemmeno personale)... io non me ne capacito...
Perchè è irrimediabilmente crudele.
lordtom24- -------------
- Numero di messaggi : 593
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 26.11.08
Re: storia e usi del crocifisso da parte dei cristiani
delfi68 ha scritto:in questi giorni il crocifisso è al centro di una battaglia laica (da una parte) e laida (dall'altra).
cerco di riassumere l'oggetto di cui si parla, la croce.
e comincio con una delle barzellette classiche della settimana enigmistica, la vignetta del carcerato che, nella segreta del castello, sta appeso al muro con i ceppi ai polsi. bene, togliti dalla mente che quella, appeso al muro per i polsi, sia una pena carceraria.
dal punto di vista fisico, equivale alla crocifissione: appesi a braccia in su, si muore in poche ore.
difatti, la pena della crocifissione si basa non sull'inchiodatura delle mani (particolarità riservata a rabbi ièsciua) bensì sulla forzatura delle braccia larghe, che in genere venivano legate.
non c'era bisogno di un'altissima croce. i condannati venivano legati - per esempio - a una biforcazione di un albero. oppure a un qualunqie palo dritto, con le mani legate in alto come i prigionieri delle barzellette.
l'importante erano le braccia forzate in posizione aperta.
questa posizione a braccia allargate (o alzate, per le barzellette della settimana enigmistica) impedisce l'aprirsi e chiudersi della cassa toracica, e in diverse ore porta a una terrificante morte per asfissia. i polmoni sono forzati nella posizione "sempre aperto", con limitatissimi movimenti che permettono una circolazione minima dell'aria ma insufficiente e allungano nel tempo lo strazio
il condannato, per alleviare la sua pena, si torceva ora da un lato e ora dall'altro, in modo che la cassa toracica avesse un po' di movimento. naturalmente, era un sollievo apparente e questo gettare il peso da un lato aveva il solo effetto di allungare l'agonia.
per questo motivo, a volte ai condannati si applicava il crurifragium (frangere le gambe). si spezzavano le gambe, il poveretto crollava in basso e in breve moriva. spezzare le gambe era un atto - come dire? - pietoso.
poi il morto rimaneva a disseccare sul palo. in breve i corvi si mangiavano le parti più morbide e interessanti (gli occhi, le guance...) e alla fine restava un terrificante mummio marcio appeso al palo.
la croce era il patibolo, cioè il luogo dove si pativa. in un linguggio più moderno, il patibolo potrebbe essere tradotto in "patitoio".
questa condanna era davvero infamante sia per il modo atroce in cui si moriva, sia per l'esposizione pubblica del tormento, del corpo nudo e poi della decomposizione del cadavere, e si applicava agli schiavi.
era una pena che faceva paura.
i cittadini romani, invece, avevano diritto a una breve morte per decapitazione, come accadde, secondo la mitologia, a paolo di tarso.
per esempio, l'esercito servile del glorioso spartaco fu sconfitto e i progionieri furono crocifissi lungo la via appia.
seimila crocifissi.
seimila.
seimila.
seimila.
i cristiani applicarono con abbondanza questa tortura contro gli ellenici.
riprendiamo il vecchio elenco:
Anno 324 - In Didima, in Asia minore, viene saccheggiato l'oracolo del Dio Apollo e i sacerdoti pagani vengono torturati sino alla morte.
Anno 335 - L'imperatore Costantino ordina l'esecuzione per crocifissione di "tutti i maghi e indovini". Viene martirizzato il filosofo neoplatonico Sopatrus.
Anno 353 - Un decreto di Costanzo ordina la pena di morte per tutti coloro che pratichino sacrifici e idolatria.
Anno 354 - Sono giustiziati molti sacerdoti pagani.
Anno 354 - Un nuovo editto di Costantino ordina l'esecuzione di tutti gli idolatri.
Anno 364 - Un editto imperiale, dell’11 settembre, ordina la pena di morte per tutti i pagani che praticano il culto antico degli Dei ancestrali o praticano la divinazione ("sileat omnibus perpetuo divinandi curiositas"). Tre decreti differenti (4 febbraio, 9 settembre, 23 dicembre) ordinano la confisca di tutte le proprietà dei templi pagani, punendo con la pena di morte tutti coloro che praticano rituali pagani, inclusi quelli fatti privatamente.
Anno 370 - Ad Antiochia si giustizia, in mezzo a molti altri pagani, l’ex governatore Fidustius e i sacerdoti Hilarius e Patricius.
Anno 409 - Ancora una volta un decreto ordina che si castighi con la pena di morte chi pratica l’astrologia e ogni altro metodo divinatorio.
Anno 415 - Il 30 agosto cominciano nuove persecuzioni contro tutti i sacerdoti pagani del nord Africa, che finiscono crocifissi o bruciati vivi.
Anno 435 - Il 14 novembre un nuovo editto dell'imperatore Teodosio II ordina la pena di morte per gli "eretici" e i pagani dell'Impero. Si proclama che l’unica religione legale è il cristianesimo.
Anno 451 - Un nuovo decreto dell'imperatore Teodosio II, del 4 novembre, riafferma che l’idolatria deve essere castigata con la morte.
Anno 486 - Molti sacerdoti pagani che erano rimasti in clandestinità vengono scoperti, arrestati, scherniti, torturati e giustiziati ad Alessandria.
Anno 528 - L'imperatore Giustiniano ordina l'esecuzione - tramite il rogo, la crocifissione o lo smembramento mediante artigli di ferro - di tutti coloro che praticano "la stregoneria, la divinazione, la magia o l’idolatria"
Anno 546 - Centinaia di pagani sono condannati a morte a Costantinopoli dall'inquisitore Ionnis Asiacus.
Anno 578 fino al 582 - I cristiani torturano e crocifiggono i pagani ellenici in tutta la parte orientale dell’Impero e sterminano gli ultimi pagani di Heliopolis (Baalbek).
Anno 580 - Gli inquisitori cristiani attaccano un tempio segreto di Zeus ad Antiochia. Il Sacerdote del tempio si suicida e vengono arrestati il resto dei pagani presenti. Tutti i prigionieri, incluso il vice governatore Anatolius, sono torturati e mandati a Costantinopoli per comparire in giudizio. Là vengono condannati a morte e dati in pasto ai leoni, tuttavia nel vedere che i feroci animali non erano intenzionati ad attaccare i condannati, vennero poi crocifissi. I cadaveri furono trascinati per le strade e lasciati poi senza alcun tipo di sepoltura tra le immondizie.
ovviamente, quando il cristianesimo adottò come simbolo la croce, questo terrificante strumento di morte non poteva essere più usato per massacrare sciavi, ladri e pagani.
chi vi era appeso, ora, era il dio-fatto-uomo; e quindi nessun altro doveva essere accomunato dalla sorte altissima e terribile della divinità.
si adottarono altri sistemi.
per buona parte del medioevo e fino al seicento la pena della crocifissione fu applicata con la ruota.
(nell'immagine, la figura in alto a destra)
in pratica, il funzionamento è lo stesso: il condannato viene vincolato a braccia aperte sulla ruota, la quale viene alzata su un palo fissato nel mozzo.
in breve, il condannato subiva lo stesso tipo di morte della crocifissione, cioè per lenta asfissia; in aggiunta la posizione orizzontale del corpo favoriva i corvi che volessero mangiare gli occhi del condannato prima che costui morisse. tormento nel tormento.
non erano rare, nelle città conquistate, scene come questa raffigurata da brueghel.
a volte, la ruota era accompagnata con la rottura degli arti, o con mutilazioni.
le parti mutilate - in genere mani e piedi, ma anche orecchi, naso e birillo - venivano appesi al cerchio della ruota o ai raggi. in altre parole sul palo c'era la ruota, da cui pendevano mani tagliate, e sulla quale agonizzava il moribondo.
nel caso della rottura degli arti, le braccia e le gambe spezzate e disarticolate venivano intrecciate - mi viene da vomitare per l'oscenità - con i raggi della ruota, e poi il disgraziato restava lassù, orribile manichino di dolore.
questo durò fino a tutto il seicento.
negli stati civili, come per esempio nella repubblia di venezia, la morte (dopo regolare processo) era solamente per decapitazione o impiccagione. a venezia inoltre il consiglio dei dieci (il servizio segreto) a volte adottafa l'annegament in cui la persona da far scomparire veniva gettata in laguna (da una gondola) legata e chiusa dentro un sacco con pesi, ma questo poteva farlo solamente il servizio segreto.
altrimenti, negli stati civili l'appendimento era una forma di condanna temporanea, ed erano i cosiddetti tratti di corda.
la sentenza poteva essere per esempio "a tre tratti di corda". con un "tratto di corda" (che, come hai capito, non è la fustigazione, come si potrebbe immaginare) costui veniva sollevato per le braccia legate dietro la schiena; il peso del corpo rompeva i legamenti delle spalle con dolori atroci, e poi veniva posato di nuovo a terra. dopo un simile trattamento, costui rimaneva invalido per i lavori di forza.
ma basta parlare di queste cose terrificanti.
Mi viene da ridere di come siete bravi a distorcere la storia. Sublime quando scrivi della mitologia di Paolo. E si anche quando parli della crocifissione la cui morte avveniva per asfissia, ma quando mai?
Prima cosa, la crocifissione avveniva anche con l'inchiodatura nei polsi, sono stati trovati reperti archeologici che ne attestano la verità. Seconda inesattezza, il condannato non moriva solo per asfissia, è vero che la posizione grava sul diaframma con il peso del corpo e quindi il condannato non respira ma è altrettanto vero che il condannato aveva la possibilità di darsi una spinta con le gambe e respirare, ovviamente poi si stancava e i muscoli cedevano, quindi ritornava nella posizione di asfissia. Il condannato moriva quando gli venivano spezzate le gambe poichè non si poteva più regere con le gambe e quindi moriva soffocato.
Nell'analisi delle atrocità non vedo quelle che furono eseguite durante le persecuzioni dei cristiani, poveri innoccenti mandati a morire dentro le arene mangiati dalle belve. Ma siamo sempre lì, chi compiva le atrocità non è sempre l'uomo cristiano o pagano che sia?
giulio76- -----------
- Numero di messaggi : 1440
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 19.11.08
Re: storia e usi del crocifisso da parte dei cristiani
giulio76 ha scritto:
Nell'analisi delle atrocità non vedo quelle che furono eseguite durante le persecuzioni dei cristiani, poveri innoccenti mandati a morire dentro le arene mangiati dalle belve.
Giulio, apri un ombrello. Temo stia per arrivare una pioggia di sterco nella tua direzione.
AK- -----------
- Numero di messaggi : 866
Età : 47
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 13.03.09
Re: storia e usi del crocifisso da parte dei cristiani
AK ha scritto:giulio76 ha scritto:
Nell'analisi delle atrocità non vedo quelle che furono eseguite durante le persecuzioni dei cristiani, poveri innoccenti mandati a morire dentro le arene mangiati dalle belve.
Giulio, apri un ombrello. Temo stia per arrivare una pioggia di sterco nella tua direzione.
giulio76- -----------
- Numero di messaggi : 1440
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 19.11.08
Re: storia e usi del crocifisso da parte dei cristiani
giulio76 ha scritto:AK ha scritto:giulio76 ha scritto:
Nell'analisi delle atrocità non vedo quelle che furono eseguite durante le persecuzioni dei cristiani, poveri innoccenti mandati a morire dentro le arene mangiati dalle belve.
Giulio, apri un ombrello. Temo stia per arrivare una pioggia di sterco nella tua direzione.
Esprimo meglio il concetto: non è un argomento che conosco, ma la confutazione della tesi dei cristiani mangiati dalle belve mi pare sia un cavallo di battaglia degli atei. Per questo ti avvertivo, con una colorita espressione, di stare attento.
AK- -----------
- Numero di messaggi : 866
Età : 47
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 13.03.09
Re: storia e usi del crocifisso da parte dei cristiani
ERRI8013 ha scritto:Carina la confutazione di Giulio del fatto che si morisse di asfissia che alla fine afferma che dopo che gli spezzavano le gambe morivano per asfissia...
No erri da una lettura veloce chi ha scritto il post ha detto che il condannato moriva per asfissia in poche ore, questo non è vero poteva stare anche tre giorni sulla croce in quel caso moriva per sfinimento. Ma se rompevi le gampe moriva per asfissia in pochi minuti.
giulio76- -----------
- Numero di messaggi : 1440
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 19.11.08
Re: storia e usi del crocifisso da parte dei cristiani
Pertanto, morivano per asfissia e quanto detto è corretto.giulio76 ha scritto:ERRI8013 ha scritto:Carina la confutazione di Giulio del fatto che si morisse di asfissia che alla fine afferma che dopo che gli spezzavano le gambe morivano per asfissia...
No erri da una lettura veloce chi ha scritto il post ha detto che il condannato moriva per asfissia in poche ore, questo non è vero poteva stare anche tre giorni sulla croce in quel caso moriva per sfinimento. Ma se rompevi le gampe moriva per asfissia in pochi minuti.
___________________
Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro
perchè il "male" ed il "potere" hanno un aspetto così tetro?
Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità,
farmi umile e accettare che sia questa la realtà?
Don Chisciotte - Guccini
https://iltronodispade.wordpress.com/
Ludwig von Drake- -------------
- Numero di messaggi : 4721
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 19.11.08
Re: storia e usi del crocifisso da parte dei cristiani
giulio76 ha scritto:[
Mi viene da ridere di come siete bravi a distorcere la storia.
tra persone serie, non si usa dare del bugiardo..semmai si confuta una cosa, e si attende l'onesta retifica...
..bene, facciamo ancora finta che sei uno per bene...
Quindi ho mi citi dove io\noi abbiamo distorto la storia..poichè ci sono date, luoghi e circostanze citate...citando a tua volta le fonti autorevoli dell'accademia o letteratura del caso...oppure chiedo formalmente alla moderazione di considerare l'offesa subita...oppure mi devo ritenere libero di insultare giulio per quel che si merita...
delfi68- -------------
- Numero di messaggi : 11242
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 29.10.09
Re: storia e usi del crocifisso da parte dei cristiani
..i credenti si devono abituare che qui nessuno crede per fede!!! ..qualsiasi cosa vogliano propagandare, qual'ora non sia farina del loro sacco, la devono citare..le fonti, gli autori..o almeno date e luoghi in cui...in modo che uno possa farsi le sue ricerche bibliografiche...
..se un credente è uso a credere per fede..si sappia che la gente normale, non è parimenti usa a questa pratica...e per normale intendo non fideista, ne tantomeno teista...
..se un credente è uso a credere per fede..si sappia che la gente normale, non è parimenti usa a questa pratica...e per normale intendo non fideista, ne tantomeno teista...
delfi68- -------------
- Numero di messaggi : 11242
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 29.10.09
Re: storia e usi del crocifisso da parte dei cristiani
delfi68 ha scritto:giulio76 ha scritto:[
Mi viene da ridere di come siete bravi a distorcere la storia.
tra persone serie, non si usa dare del bugiardo..semmai si confuta una cosa, e si attende l'onesta retifica...
..bene, facciamo ancora finta che sei uno per bene...
Quindi ho mi citi dove io\noi abbiamo distorto la storia..poichè ci sono date, luoghi e circostanze citate...citando a tua volta le fonti autorevoli dell'accademia o letteratura del caso...oppure chiedo formalmente alla moderazione di considerare l'offesa subita...oppure mi devo ritenere libero di insultare giulio per quel che si merita...
Ti ho già risposto sulle modalità della crocifissione, il quale affermi che non veniva fatta con i chiodi e che l'uomo condannato moriva in poche ore. Poi sulle presunte persecuzioni fatte dai cristiani non riporti le fonti sarebbero da verificare, inoltre attribuisci queste azioni a dei cristiani.
giulio76- -----------
- Numero di messaggi : 1440
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 19.11.08
Re: storia e usi del crocifisso da parte dei cristiani
..cito date e luoghi..i morti erano pagani..le esecuzioni per ordine pontificio, o imperiale post costantino (religione imperiale)....puoi cercare dove vuoi..libri, rete, palla di cristallo...in quelle date in quei luoghi...hai tutte le coordinate necessarie...
..tu non stai citando ancora niente se non la tua personale opinione!!!
..sei un maleducato e non sai discutere civilmente..e ciò ti qualifica...anzi squalifica...
..tu non stai citando ancora niente se non la tua personale opinione!!!
..sei un maleducato e non sai discutere civilmente..e ciò ti qualifica...anzi squalifica...
delfi68- -------------
- Numero di messaggi : 11242
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 29.10.09
delfi68- -------------
- Numero di messaggi : 11242
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 29.10.09
Re: storia e usi del crocifisso da parte dei cristiani
Sì risultava anche a me che i Romani non usavano inchiodare alla croce e wiki me lo conferma:giulio76 ha scritto:
Ti ho già risposto sulle modalità della crocifissione, il quale affermi che non veniva fatta con i chiodi e che l'uomo condannato moriva in poche ore. Poi sulle presunte persecuzioni fatte dai cristiani non riporti le fonti sarebbero da verificare, inoltre attribuisci queste azioni a dei cristiani.
- Spoiler:
- La crocifissione nell'Impero romano [modifica]
Presso le civiltà antiche la crocifissione era molto diffusa. Il primo documento che vi fa riferimento si trova nella letteratura sumerica. A Roma questo supplizio appare attorno al 200 a.C. e si distingue per l’atrocità e il vilipendio che vi è associato; i Romani punivano con quest’esecuzione il brigantaggio e la ribellione degli schiavi. Il giudice, riconosciuta la colpevolezza e pronunciata la condanna “sia messo in croce!”, dettava il titulus, cioè la motivazione della sentenza scritta su un cartello, quindi indicava le modalità dell'esecuzione, delegata ai carnefici, o, nelle province, ai soldati.
Il condannato, dinanzi al magistrato, veniva prima sottoposto a una flagellazione affidata ai tortores, che operavano in coppia. Denudato e legato a un palo o a una colonna, veniva colpito con strumenti diversi a seconda della condizione sociale: per gli schiavi e i provinciali era previsto il flagrum o flagellum, formato da due o tre strisce di cuoio o corda (lora) intrecciate con schegge di legno oppure ossicini di pecora, oppure delle strisce di cuoio aventi all'estremità due piccole sfere metalliche.
La flagellazione poteva essere una punizione esemplare fine a se stessa, seguita dalla liberazione, oppure una condanna mortale: in questo caso produceva lacerazioni così profonde da mettere allo scoperto le ossa. Se veniva inflitta come preambolo alla crocifissione, il numero di colpi doveva essere limitato probabilmente a una ventina perché la vittima non doveva morire prima di finire in croce.
Il condannato veniva poi rivestito e condotto al supplizio. Il titulus, appesogli al collo o portato da un banditore, aveva la funzione d’informare la popolazione sulle sue generalità, sul delitto e sulla sentenza. I responsabili d’efferati delitti erano caricati del patibulum (probabilmente legati). Se i malcapitati erano più di uno, venivano legati tra loro con una lunga corda che poteva passare intorno al collo, ai piedi o a un’estremità del patibulum.
Sul luogo dell’esecuzione, situato sempre fuori dalle mura cittadine, erano spesso già piantati i pali verticali, gli stipes, su cui fissare i patibula. La crux patibulata o crux compacta risultava a forma di T, il tau greco.
Il cruciario veniva spogliato e i suoi vestiti diventavano proprietà dei carnefici, quale prezzo della loro prestazione; Probabilmente il crocefisso era nudo. È possibile ritenere l'aggiunta dello straccio nelle rappresentazioni dei crocifissi come una consuetudine di origine cristiana per le immagini sacre in quanto la nudità completa, specie nel caso delle condannate, era un ulteriore strumento di umiliazione e punizione.
Veniva poi appeso alla croce per le braccia con chiodi, anelli di ferro o corde, come pure i piedi, che talvolta però venivano lasciati liberi.
Con la crocifissione si voleva provocare una morte lenta, dolorosa e terrificante, esemplare per chi ne era testimone: per stillicidia emittere animam, lasciare la vita goccia a goccia. Origene scrive: “Vivono con sommo spasimo talora l’intera notte e ancora l’intero giorno”. Per questo si adottava una serie d’accorgimenti che ritardavano la morte anche per giorni: per esempio un sedile o un corno, posto nel centro del palo verticale.
Lungo il cammino essi subivano strattoni e venivano oltraggiati, maltrattati, pungolati e feriti per indebolirne la resistenza. Bevande drogate (mirra e vino) e la posca (miscela d’acqua e aceto) servivano a dissetare, tamponare emorragie, far riprendere i sensi, resistere alla sofferenza, mantenere sveglio il crocifisso perché confessasse le sue colpe.
Raramente la morte veniva accelerata; se ciò accadeva era per motivi d’ordine pubblico, per interventi d’amici del condannato, per usanze locali. Si provocava la morte in due modi: col colpo di lancia al cuore o col crurifragium, cioè la rottura delle gambe, che privava il condannato d’ogni punto d’appoggio con conseguente soffocamento per l'iperestensione della cassa toracica (non è possibile respirare completamente e viene meno quindi l'apporto di aria ossigenata all'organismo).
La vigilanza presso la croce era severa per impedire interventi di parenti o amici; l’incarico di sorveglianza era affidato ai soldati e durava sino alla consegna del cadavere o alla sua decomposizione.
In Occidente, all’inizio del IV secolo, l’Imperatore Costantino il Grande vietò ai tribunali pubblici di condannare alla crocifissione. Ma questa pratica durò molto più a lungo in Oriente e in altri Paesi, vi sono racconti dettagliati di crocefissioni ancora nel IX secolo.
Assolutamente impossibile inchiodare qualcuno per le mani.
Pertanto chi si fa venire le stimmate se le facesse venire da qualche altra parte.
___________________
"Primo di tutti fu il Caos" Esiodo (Theog. 116)
.....Allora capii che veramente ero il più sapiente perché ero l'unico a sapere di non sapere....(Socrate)
Elima- -----------
- Numero di messaggi : 2362
Età : 66
Località : Napoli
Occupazione/Hobby : Impiegata, lettura, vela, subacquea
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 20.06.11
Re: storia e usi del crocifisso da parte dei cristiani
eh ma le vie del signore sono infinite ...Boccadorata ha scritto:Se non sbaglio, ma non ho trovato conferma, l'uso di inchiodare gli avambracci alla croce era di uso persiano.
Assolutamente impossibile inchiodare qualcuno per le mani.
Pertanto chi si fa venire le stimmate se le facesse venire da qualche altra parte.
non puoi escludere che, finito di vincolarlo alla croce, una volta siano avanzati un paio di chiodi e un sadico carnefice abbia pensato di usarli sulle mani.
(poi il particolare inconsueto può essere rimasto nella memoria di qualche astante, e trasmesso nel corso del tempo. un segno distintivo, utile a differenziare un crocefisso dagli altri malfamati con cui condivideva la stessa sorte.)
cosa poteva impedirglielo?
magari l'ha indotto a farlo proprio la volontà della divinità stessa, per abbreviare opportunamente il supplizio.
giusto per stare nei tempi della rappresentazione, per non farla andare oltre il necessario, per le scene successive.
con la fantasia, è facile rendersene conto, si può andare a dire tutto quello che abbisogna, serve, viene richiesto, è opportuno, ... , e tutta la miriade di possibili motivazioni restanti.
mix- -------------
- Numero di messaggi : 6549
Località : .
Occupazione/Hobby : .
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 14.03.12
Argomenti simili
» Crocifisso,esposto contro ospedale
» Crocifisso: sentenza
» SVOLTA IN VATICANO: VIA IL CROCIFISSO DALLE CHIESE
» La scoperta del crocifisso...
» Svizzera: rimuove crocifisso, licenziato
» Crocifisso: sentenza
» SVOLTA IN VATICANO: VIA IL CROCIFISSO DALLE CHIESE
» La scoperta del crocifisso...
» Svizzera: rimuove crocifisso, licenziato
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
|
|
Ieri alle 12:21 Da Rasputin
» Dimostrazione del'esistenza di Dio.
Gio 25 Apr 2024 - 19:27 Da Koan
» Chiacchieriamo (Parte XII)
Gio 25 Apr 2024 - 14:49 Da Minsky
» SLOGAN contro la religione
Gio 25 Apr 2024 - 14:48 Da Minsky
» Jokes - jokes - jokes (II parte)
Gio 25 Apr 2024 - 14:45 Da Minsky
» Putin invade l'Ucraina?
Gio 25 Apr 2024 - 14:42 Da Minsky
» Papa
Gio 25 Apr 2024 - 14:39 Da Minsky
» Paura, isolamento, odio sociale, malessere: ecco la Phobocrazia
Mar 23 Apr 2024 - 23:23 Da Rasputin
» prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
Dom 21 Apr 2024 - 13:10 Da Rasputin
» Hei là !
Gio 18 Apr 2024 - 21:53 Da Minsky
» L'Albo dei Grandi dell'Umanità
Mar 9 Apr 2024 - 22:14 Da Minsky
» Scacchi
Mar 9 Apr 2024 - 7:58 Da Koan
» Le Distrazioni di Gesù: un'auto su processione, 1 morto e 10 feriti.
Gio 4 Apr 2024 - 18:26 Da Rasputin
» Gli Italopitechi e il default prossimo venturo
Mer 3 Apr 2024 - 18:11 Da Rasputin
» Storie con la morale
Mer 3 Apr 2024 - 17:32 Da Minsky
» citazioni dei forumisti e di personaggi famosi
Mer 3 Apr 2024 - 17:28 Da Minsky
» Matematica.
Mer 3 Apr 2024 - 17:25 Da Minsky
» Le peggiori uscite dei credenti
Mer 3 Apr 2024 - 12:09 Da Minsky
» pasqua 2024
Mer 3 Apr 2024 - 11:06 Da Koan
» I migliori di YouTube
Gio 28 Mar 2024 - 17:40 Da Rasputin