E' tutto poi così diverso dal passato?

Stamattina, mettendo un po' in ordine (il mio, in realtà è sempre un po' un casino per chi entra in stanza), ho ritrovato un trafiletto di giornale che avevo messo da parte per rileggerlo meglio... L'occasione è arrivata oggi.

In particolare, si tratta di un estratto di un libro in cui si illustravano i costumi delle società passate, che naturalmente non erano scevre di folleggiamenti vari, tra cui una significativa "festa dell'ubriacatura", per prendere un esempio tra mille, che avveniva per ogni capodanno all'epoca dei Faraoni; per non parlare dei Saturnali e annessi e connessi.

Sapendo che anche un tempo si viveva di orge senza freni, fiumi di alcolici e droghe, scontri in cui uscendo di casa c'era possibilità di finire con il cranio sfondato da una mazza chiodata o in mezzo a torture e corruzione di ogni genere, cosa vogliamo veramente dire quando affermiamo "Il passato era migliore?"

Cos'è che rievochiamo veramente, sapendo che il presente non è altro che la continuazione di quegli impulsi sotto una veste differente?

Justine ha scritto:[...]cosa vogliamo veramente dire quando affermiamo "Il passato era migliore?"[...]

Io non lo dico perché non mi pare affatto vero, comunque mi sembra una banalità simile a

- non è il freddo/caldo che da fastidio, è in freddo/caldo umido

- sono sempre i migliori che se ne vanno (Oltre che banalità, anche trappola cognitiva)

- non fanno più le/i *oggetto a piacere* come una volta (No, infatti ad esempio le automobili le fanno meglio, senza aprire il tema sicurezza basta vedere l'età media delle auto in circolazione, pressoché raddoppiata rispetto a 30 anni fa)

ecceccecc

Per senso di solidarietà mi ero inclusa tra quelli che lo dicevano, ma in realtà sono generalizzazioni che anche a me piace evitare; in particolare può mancarci qualcosa che percepiamo tipico degli anni passati, ma che in realtà è perfettamente riproducibile anche oggi, ad esempio, per restare in tema videogames... C'è questa uscita del 2015 che fa molto 30s.