La fede: un concetto razionale.

In un vecchio Maurizio Costanzo Show tra gli ospiti c'era pure una ragazza che raccontava degli elfi:
«Non vivono solo in Europa settentrionale, sono presenti anche qua da noi in Italia, però sono solo presenti nel bosco x» non ricordo il posto che indicava «Ed è difficilissimo avvistarli perché loro si fanno vedere solo da chi si fidano! A me è capitato di riuscirci in una notte di agosto ... dopo anni e anni di perseveranza e di tentativi andati a vuoto!»
La ragazza (molto carina) era una scrittrice … scriveva fatti come quello descritto … e terminata la chiacchierata con lei, il presentatore (Costanzo) passa ad un altro ospite …

«Anche tu credi negli elfi?»
«No, però sono rimasto affascinato del racconto,  devo dire – molto-molto realistico – della signorina!»
«Concordo!!! Eppoi a credere negli elfi non si fa male a nessuno!!!»

Un qualcosa del tipo …
«Mamme, assecondate le fantasie dei vostri figlioli e comprategli … ‘sto libro!»


Io dico va bene tutto, però riempire di palle illogiche un bambino (convincerlo cioè che il mondo non è logico) significa allevare un mostro, uno che prima o poi non ascolterà nessuno perché non avrà gli appigli (la logica) dell’ascolto.
E arriverà il giorno che quel bambino riterrà la mamma “un essere banale”, come pure banale (poca cosa) gli sembrerà tutto il concreto che gli sta attorno. Soli gli esseri fantastici, i furbacchioni (pieni di soldi e di potere) che parlano alla tv … quelli sì che meritano d’essere ammirati.