Atei? Agnostici? Mostrospaghettari?

Sondaggino: in che posizione vi identificate? Atei/e? Agnostici/he? Credenti?
Per favore, scegliete il gruppo in cui vi identificate prima di leggere oltre il ";" delle varie opzioni.

Politeisti, poliagnostici e poliatei sono pregati di sostituire mentalmente "esista un Dio" ed espressioni analoghe con "esistano le divinità" ed espressioni analoghe prima di rispondere.

Chiunque dia alla divinità un nominativo diverso da "Dio" o vi aggiunga aggettivi è pregato di utilizzare mentalmente quel nominativo al posto di "Dio" nelle varie opzioni prima di sceglierne una.

io sono mostropaneformaggiodolcifrittellara.

Eternamente votata all'unico immenso inimitabile incommensurabile dio cibo

tiè

pistacchio ha scritto:io sono mostropaneformaggiodolcifrittellara.

Eternamente votata all'unico immenso inimitabile incommensurabile dio cibo

Sempre sia loRdato.

(Le frittelle non mi piacciono )

Odis89 ha scritto:

pistacchio ha scritto:io sono mostropaneformaggiodolcifrittellara.

Eternamente votata all'unico immenso inimitabile incommensurabile dio cibo

Sempre sia lodato.

(Le frittelle non mi piacciono )

loRdato suona molto meglio

nemmeno le frappe?

pistacchio ha scritto:nemmeno le frappe?

Non molto... in generale, a me non piacciono molto le pietanze fritte.

Basta per carità! Sto a dieta!
Comunque io ho votato la seconda; non la prima poiché penso che l'aggiunta di "nulla al mondo potrà farmi mai cambiare idea" vizi sensibilmente quello che nella scala Dawkins è il VII livello.
Nell'ultima niente di strano, la posizione fideistica ha proprio quella prerogativa.

pistacchio ha scritto:io sono mostropaneformaggiodolcifrittellara.

Eternamente votata all'unico immenso inimitabile incommensurabile dio cibo

tiè

"io non credo più al nero ch'a l'azzurro,
ma nel cappone, o lesso o vuogli arrosto;
e credo alcuna volta anco nel burro,
nella cervogia, e quando io n'ho, nel mosto,
e molto più nell'aspro che il mangurro;
ma sopra tutto nel buon vino ho fede,
e credo che sia salvo chi gli crede;

e credo nella torta e nel tortello:
l'uno è la madre e l'altro è il suo figliuolo;
e 'l vero paternostro è il fegatello,"

Mi ricordavi troppo questo passo del Morgante!

BestBeast ha scritto:Basta per carità! Sto a dieta!
Comunque io ho votato la seconda; non la prima poiché penso che l'aggiunta di "nulla al mondo potrà farmi mai cambiare idea" vizi sensibilmente quello che nella scala Dawkins è il VII livello.
Nell'ultima niente di strano, la posizione fideistica ha proprio quella prerogativa.

L'ho messa appositamente, quell'aggiunta.

dato che si parla di credenti e non.... sto per accingermi ad un intervento chirugico in un ospedale di stampo religioso. Pensa che le centraliniste sono tutte suore....... oho ohh

non è che durante l'anestesia mi fanno a fettine?

"signorina preghi che le fa bene, lei è credente?" "ehmmmm veramente sarei mostropaneformaggiodolcifrittellara"

Armycast ha scritto:

Mi ricordavi troppo questo passo del Morgante!

Verde
Ma più che altro perchè non sentivo parlare del Pulci che saranno 30anni, manco più mi ricordavo che esisteva !!
Comunque io sono Unicornorosatra

BestBeast ha scritto:Basta per carità! Sto a dieta!

Io pure !!! Apposta penso sempre al cibo

Sono ateo/a; credo fermamente che non esista alcun Dio, e nulla al mondo potrà mai farmi cambiare idea.

Scelgo questa, malgrado inizialmente ero piuttosto propenso a buttarmi sulla seconda.
Il grassetto:
Estremizzando, sembrerebbe assumere una posizione irremovibile e impenetrabile colui che non fosse aperto nemmeno ad una piccola o grande prova che indicasse il contrario, il fatto è che sono abbastanza certo, anzi certissimo, che nessuna prova nulla in questo mondo si potrà mai produrre.
Se poi, dovessi finire "nell'altro mondo" dopo il mio decesso e incontrassi la divinità, prenderei atto (terrorizzato) di essermi scazzato.


Vorrei solo che mi facessero compagnia tutti coloro che in qualche modo, consciamente o meno, in vita abbiano fatta propria la scommessa di Pascal

Precisazione: la 1 è fideistica.

"non credo che dio esista... fino a prova contraria" è la 2.

Odis89 ha scritto:Precisazione: la 1 è fideistica.

Chiaro! Iniziava con sono ateo credo fermamente...
Mi sento e sono un fideista in questo senso.

Odis89 ha scritto:"non credo che dio esista... fino a prova contraria" è la 2.

Penso di aver chiarito con

*Valerio* ha scritto:...che nessuna prova, nulla in questo mondo si potrà mai produrre.
Se poi, dovessi finire "nell'altro mondo" dopo il mio decesso e incontrassi la divinità, prenderei atto (terrorizzato) di essermi scazzato.

Ho votato la prima ma c'è un errore. Io non "credo", io so. Al massimo penso, ma "credere"...

Cosworth117 ha scritto:Ho votato la prima ma c'è un errore. Io non "credo", io so. Al massimo penso, ma "credere"...

Infatti la prima è formulata alla credina, come se non credere fosse una fede..

Ahiahiahi Odis...la frase giusta era "Non credo che esista un dio", non "Credo che non esista"...

Come dire, credo fermamente nell'hobby di non collezionare francobolli

Rasputin ha scritto:

Cosworth117 ha scritto:Ho votato la prima ma c'è un errore. Io non "credo", io so. Al massimo penso, ma "credere"...

Infatti la prima è formulata alla credina, come se non credere fosse una fede..

Ahiahiahi Odis...la frase giusta era "Non credo che esista un dio", non "Credo che non esista"...

Come dire, credo fermamente nell'hobby di non collezionare francobolli

Evvabè, sottigliezze....le fondamenta della nostra "eventuale fede" sono solidissime, al contrario di altre

Da qualche anno ho espulso (o ho cercato di espellere) dal mio vocabolario italiano il verbo "credere", facilmente sostituibile con numerosi altri sinonimi.
Questo per un vago motivo estetico...nonché per nausea.
Sono profondamente convinto che non esistano dei di sorta e che la morte sarà la fine di ogni mia umana tribolazione e noia ingentilite da scarse, occasionali brevissime gioie.
Non temendo la morte , quindi, non sono necessariamente obbligato a costruirvi fantasie per rendermela accettabile.
Trovo oltremodo risibile l' idea di una divinità che giudichi post mortem prescindendo o meno dal contesto nel quale l' individuo abbia sviluppato la propria personalità.
Molto tempo fa pensavo anch' io che nell' eventualità di un improbabilissimo risveglio nel mondo dei morti (!), avrei avuto quattro cosine da contestare al giudice .
Oggi non più.
Mi riesce un pò difficile rispondere a questo sondaggio pieno di "credo"... mediterò ulteriormente.

Dottor Parapine ha scritto:Da qualche anno ho espulso (o ho cercato di espellere) dal mio vocabolario italiano il verbo "credere", facilmente sostituibile con numerosi altri sinonimi.
Questo per un vago motivo estetico...nonché per nausea.
Sono profondamente convinto che non esistano dei di sorta e che la morte sarà la fine di ogni mia umana tribolazione e noia ingentilite da scarse, occasionali brevissime gioie.
Non temendo la morte , quindi, non sono necessariamente obbligato a costruirvi fantasie per rendermela accettabile.
Trovo oltremodo risibile l' idea di una divinità che giudichi post mortem prescindendo o meno dal contesto nel quale l' individuo abbia sviluppato la propria personalità.
Molto tempo fa pensavo anch' io che nell' eventualità di un improbabilissimo risveglio nel mondo dei morti (!), avrei avuto quattro cosine da contestare al giudice .
Oggi non più.
Mi riesce un pò difficile rispondere a questo sondaggio pieno di "credo"... mediterò ulteriormente.

Ritengo fermamente che non esistano divinità

Credo che dio non esista anche se mi piacerebbe esistesse; porre il minimo dubbio su questa tematica, qualunque forma dubitativa significherebbe cedere all'illusione...

*Valerio* ha scritto:

Sono ateo/a; credo fermamente che non esista alcun Dio, e nulla al mondo potrà mai farmi cambiare idea.

Scelgo questa, malgrado inizialmente ero piuttosto propenso a buttarmi sulla seconda.
Il grassetto:
Estremizzando, sembrerebbe assumere una posizione irremovibile e impenetrabile colui che non fosse aperto nemmeno ad una piccola o grande prova che indicasse il contrario, il fatto è che sono abbastanza certo, anzi certissimo, che nessuna prova nulla in questo mondo si potrà mai produrre.
Se poi, dovessi finire "nell'altro mondo" dopo il mio decesso e incontrassi la divinità, prenderei atto (terrorizzato) di essermi scazzato.


Vorrei solo che mi facessero compagnia tutti coloro che in qualche modo, consciamente o meno, in vita abbiano fatta propria la scommessa di Pascal

Io a dir la verità mi sono sempre chiesto: vi immaginate la faccia di tutti quanti, noi compresi se dopo la morte c'è un dio che non conosce nessuno, adorato magari solo da 30 persone in tutta la storia umana nelle foreste equatoriali? A quel punto...

Sorel1980 ha scritto:Credo che dio non NON CREDO che dio esista anche se mi piacerebbe esistesse; porre il minimo dubbio su questa tematica, qualunque forma dubitativa significherebbe cedere all'illusione...

Roba da matti, non pare esserci modo per curarli

Ma io ci credo non è un refuso... è una credenza assoluta e totale, come quella del Nulla dopo la morte e del fatto che questa vita esiste solo per torturarci e per farci diventari ebbri di terrore...

Sorel1980 ha scritto:Ma io ci credo non è un refuso... è una credenza assoluta e totale, come quella del Nulla dopo la morte e del fatto che questa vita esiste solo per torturarci e per farci diventari ebbri di terrore...

Io a 52 anni sono ebbro di vita. E me la continuo a bere come fosse l'ultima goccia.

A te, auguro buone credenze assolute.

Sono ateo/a; non so per certo se esista un Dio, ma lo ritengo molto poco probabile.

Dico atea perchè la probabilità che un Dio non esista è talmente alta che la probabilità che esista è trascurabile (pari a quella di qualsiasi altra creatura della mente umana) e la ignoro nella vita pratica.
Però da un punto di vista puramente teorico sono atea agnostica, cioè credo che Dio non esista ma non ne sono CERTA.
Se poi consideriamo il Dio cattolico mi ritengo atea al 100% perchè la sua esistenza non soltanto non è provabile, ma logicamente impossibile.

Nessuna delle risposte inserite nel sondaggio.

davide ha scritto:Nessuna delle risposte inserite nel sondaggio.

Appunto.

la prima
intendendo per credo "prendo atto" ... che dio è un costrutto umano
senza fondamenti rintracciabili nella realtà fisica,
ed in quanto tale non passibile di casuale ritrovamento di un'entità reale coincidente con i desideri convogliati in quell'idea, ne ora ne mai sarà possibile tale incontro.

lo sviluppo della conoscenza porterà le risposte alle domande reali riguardo ad origini e fine
lo sviluppo della cultura porterà le risposte ai quesiti psicologici, legati sopratutto alla questione morte, in un modo sempre più adulto di affrontare le questioni: siamo ancora bambini, come civiltà umana.

non bisognerebbe invertire la 3 con la 5 perchè siano in ordine?

inserirei anche gli apateisti.
L'apateismo (portmanteau di ateismo e apatia), conosciuto anche come ateismo pragmatico o ateismo pratico, è un "sottoinsieme" dell'ateismo (quest'ultimo definito come mancanza di fede nelle divinità, piuttosto che come non credenza nelle divinità). Un apateista non è interessato nell'accettare o negare l'esistenza o meno di Dio o qualsiasi altro essere soprannaturale. In altre parole, un apateista considera l'esistenza di Dio irrilevante per gli affari umani.

Ho chiesto a *Valerio* se per favore può modificare il sondaggio, dato che io non posso più.

Odis89 ha scritto:Ho chiesto a *Valerio* se per favore può modificare il sondaggio, dato che io non posso più.

infatti, secondo me, visto che anche altri non trovano una definizione che li riveste, aprirei prima un dibattito per raccogliere le varie definizioni e non mi preoccuperei di metterle in una scala quantitativa di certezza dell'esistenza di dio (discorso che porta ai soliti fraintendimenti assoluti come quello del 50% o dello 0,000...01%) quando di dio non si può stabilire una quantificazione di probabilità di esistenza in quanto non è un ente empirico dimostrabile nella sua esistenza.
non dovrebbe quindi essere una classificazione con sole componenti quantitative, ma considerare anche l'atteggiamento, l'intenzionalità, elementi qualitativi che differiscono molto un apateista da un agnostico come me, seppure la "percentuale" di "certezza"possa essere uguale.

un brano che accenna alla cosa potrebbe essere questo:
C’è un nuovo termine teologico coniato dagli eruditi e dagli storici della religione: apateismo. Si riferisce alle persone che non mostrano alcun interesse, specialmente quando si tratta di Dio. E se ci riflettiamo, non sono neanche pochi. In questa era moderna di discordia e d’ipocrisia, in genere la gente non si occupa affatto di Dio – non Ne discute, non pensa a Lui, né si chiede se esista. A differenza dell’agnosticismo a cui l’apateismo può essere immediatamente paragonato, esso non prende posizione sull’esistenza di Dio, né sul fatto di poter sapere se c’è un Dio o no. Esso semplicemente afferma...il niente. È indifferente, e implica, perlomeno a livello sottile, che Dio è irrilevante, una cosa del passato, una sciocchezza che non merita il nostro tempo. “Perché mai pensarci? Perché interessarsene?” Come afferma il filosofo Jonathan Rauch nel suo recente articolo su The Atlantic (“Let it Be” del 3 aprile del 2010): L’apateismo riguarda non quello che si crede ma come si crede.

In questo senso esso differisce dai concetti standard usati per descrivere le concezioni religiose e le persone che le seguono. L’ateismo, per esempio, non è affatto simile all’apateismo; l’ateo convinto si occupa della religione quanto il cristiano evangelico, ma nella direzione opposta...
http://www.bbtitalia.it/index.php?option=com_content&view=article&id=503&catid=120

il sondaggio che proponi tu invece sarebbe sulla falsa riga della scala di dawkins, che già abbiamo e vediamo, e su cui già alcuni hanno mosso critiche.

proviamo qualcosa di diverso.

no?

Risposta velocissima a Odis che devo scappare.
Perchè non apri direttamente quello nuovo, così si rivota alla luce delle nuove opzioni. E magari questo lo cancelliamo definitivamente.

Altrimenti stasera appena o tempo lo modifico, ma io sarei per rifare tutto daccapo.

*Valerio* ha scritto:...magari questo lo cancelliamo definitivamente.

Anzi, lo chiudiamo così non perdiamo alcun messaggio, che dici?

*Valerio* ha scritto:

*Valerio* ha scritto:...magari questo lo cancelliamo definitivamente.

Anzi, lo chiudiamo così non perdiamo alcun messaggio, che dici?

Ok.

Chiuso.
Si passa di qua:

http://atei.forumitalian.com/t4887-atei-agnostici-mostrospaghettari-colpisce-ancora