Elezioni in Afghanistan

Afghanistan: Abdullah rinuncia


Lo sfidante di Karzai non partecipera' al secondo turno, Nyt


(ANSA) - WASHINGTON, 31 OTT - Abdullah Abdullah avrebbe deciso di non partecipare al secondo turno delle elezioni in Afghanistan, afferma il New York Times. Dopo una riunione oggi a Kabul tra un rappresentante di Abdullah e lo stesso Karzai,sulle misure da prendere nel ballottaggio del 7 novembre che impediscano una ripetizione delle frodi di agosto,l'ex-ministro degli esteri sarebbe giunto alla conclusione dell'inutilita' di un nuovo ballottaggio.Resta da vedere se domani denuncera' pubblicamente Karzai.

31 Ott 19:52
Fonte: ANSA



Le elezioni afghane sono state gestite malissimo. Se il problema sicurezza era non risolvibile, quello delle frodi ha invece fatto danni ben maggiori, ancor pù per il presunto coinvoglimento dell'ONU in tali brogli. MEsi di polemiche e poi finalmente il riconteggio che porta ad un ballottaggio, smentendo così i primi risultati che davano Karzai vincente con circa il 55%. Abdullah sa bene che comunque non ha i numeri per battere Karzai, decidere di non partecipare è un finto atto di protesta, così facendo evita una sconfitta ai seggi e gli da modo di continuare a lamentare frodi. Intanto, però, la situazione interna non migliora di una virgola...

Manca la tua opinione. Credo che nessuno qui potrebbe parlare in maniera più circostanziata.

Veramente la seconda parte del post E' una mia opinione, una piccola veloce analisi. A me piacerebbe conoscere le idee di tutti voi

Mi spiace, come tu ben sai non ho sufficiente cognizione di causa. A pancia, la zona è uno stato cuscinetto come a suo tempo Cuba. Non succederà un cazzo, a parte per gli afgani che continueranno a soffrire e morire.

Non giriamoci intorno. La questione e' semplice, l'Afghanistan e' sull'orlo della guerra civile, se non gia' per meta' nel baratro. E' un paese troppo frammentato al suo interno, dove il governo centrale non controllo sulla maggior parte delle aree (soprattutto quelle lontane dalle grandi citta'). Le aree tribali si gestiscono praticamente da sole. I soldi (quei pochi che ci sono) sono ingoiati dalla corruzione. Le forze NATO tengono duro, ma subiscono massicce perdite (questo e' stato il mese peggiore per gli Americani con 55 soldati uccisi). La situazione precipita di giorno in giorno, muoiono mliliari e civili in attacchi suicidi e l'ultima cosa di cui ha bisogno un paese cosi destabilizzato e' una polemica sulle elezioni.

Diva ha scritto:Non giriamoci intorno. La questione e' semplice, l'Afghanistan e' sull'orlo della guerra civile, se non gia' per meta' nel baratro. E' un paese troppo frammentato al suo interno, dove il governo centrale non controllo sulla maggior parte delle aree (soprattutto quelle lontane dalle grandi citta'). Le aree tribali si gestiscono praticamente da sole. I soldi (quei pochi che ci sono) sono ingoiati dalla corruzione. Le forze NATO tengono duro, ma subiscono massicce perdite (questo e' stato il mese peggiore per gli Americani con 55 soldati uccisi). La situazione precipita di giorno in giorno, muoiono mliliari e civili in attacchi suicidi e l'ultima cosa di cui ha bisogno un paese cosi destabilizzato e' una polemica sulle elezioni.

Brava Diva, hai centrato il punto.
Nei paesi occidentali le elezioni sono il momento più alto del vivere democratico (in teoria, ovvio). Forse l'ONU sperava che la tornata elettorale desse stabilità e credibilità, ma in realtà così non è stato. Non solo ha concentrato l'attenzione dei ribelli fornendo loro una serie di obj difficilmente difendibili e altamente paganti, ha anche sputtanato la propria credibilità immischiandosi. All'inizio di ottobre Ban Ki Moon ha silurato il vicecapo delegazione ONU nel paese perchè questi aveva affermato che non si era fatto abbastanza per evitare i brogli. Di più, pare che il norvegese a capo della delegazione sia coinvolto egli stesso nei brogli a favore di Karzai. E' notizia di oggi che Abdullah ha rinunciato a correre per il ballottaggio, affidando così il governo ancora a Karzai. Questo farà sì che vengano meno gli attacchi a elettori e seggi elettorali, ma da queste elezioni il governo afghano ne esce con credibilità praticamente azzerata.