Festeggia anche tu il santo...

"Il cristianesimo è per il rispetto reciproco, per la non imposizione del proprio credo"...
PISA - I lumini, più di ottantamila sui palazzi dei lungarni, saranno accesi domani sera, la notte più lunga di Pisa, dedicata a san Ranieri, l’amatissimo patrono. Eppure la festa, una delle più suggestive della Toscana, che si conclude con uno spettacolo maestoso di fuochi d’artificio, quest’anno è turbata da polemiche (siamo sicuri che siano le polemiche a turbarla? Non è probabile che ci sia qualche motivo che ha fatto sorgere queste polemiche?), minacce di ricorsi al difensore civico, accuse di provvedimenti liberticidi e anche poco tolleranti nei confronti di altre religioni (dovrebbero essere considerate non tolleranti anche verso le persone di religione cristiana. Non è detto che un cristiano debba per forza accodarsi a riti di origine pagana...). Tutta colpa di un’ordinanza firmata dal sindaco Marco Filippeschi (Pd) che per la prima volta nella storia della «Luminara» (a Pisa si scrive senza la «i») impone dall’alto ai cittadini lumini e «biancherie», le sagome di legno bianco con i cerchi di fil di ferro nelle quali sono collocati i piccoli ceri. Chi sgarra dovrà pagare una sanzione dai 200 ai 500 euro (perchè, invece, non condannarlo al rogo? Così si potrebbe organizzare anche una bella braciata...).

Non solo, dal prossimo anno i pisani dovranno fornirsi di ceri e «biancherie» a spese proprie (quindi ci si dovrebbe anche spendere soldi... cioè, non ci credo, non condivido devo partecipare e devo anche spendere i miei soldi!!!). In caso contrario: multa. A controllare squadre di vigili urbani, carabinieri, poliziotti e finanzieri. Il provvedimento della giunta di centrosinistra è stato possibile grazie all’applicazione del pacchetto sulla sicurezza firmato dal ministro Maroni (il nome non mi è nuovo...). «Abbiamo applicato l’articolo che prevede interventi in caso di degrado urbano (è che degrado!!! Non accendere i lumini!!! decisamente una cosa non tollerabile)- spiega l’assessore alle Manifestazioni storiche, Federico Eligi -. Il motivo? Purtroppo i buchi neri, ovvero i lumini spenti, nei palazzi dei lungarni per san Ranieri sono una vera e propria offesa all’estetica della città (o, piuttosto, un'offesa per voi cristiani intolleranti). In più, c’è anche un problema sicurezza. Il 16 notte in questa parte di Pisa si spegne completamente l’illuminazione pubblica e a rischiarare le strade sono solo i ceri (quindi? dovrei tenere le luci accese in casa perchè voi volete tenere spente quelle in strada? Ma i roghi non farebbero più luce? Un bel infedele ad ogni angolo di strada ed il problema è risolto...)».

L’ordinanza ha provocato in città due reazioni contrapposte. Alcuni cittadini, che lo scorso anno avevano disertato l’accensione, sono corsi in Comune a chiedere lumini e porta lumini e si sono preparati per la notte di martedì. Altri si sono arrabbiati per l’imposizione. Come i rappresentanti del comitato La Cittadella che, per protestare contro i continui schiamazzi notturni, avevano minacciato di tenere spenti i lumini il giorno della festa.

Il lumino imposto per ordinanza ha poi suscitato qualche mal di pancia tra gli intellettuali. Alfonso Maurizio Iacono, preside della facoltà di Lettere e filosofia dell’ateneo pisano, sorride, ma non nasconde le sue perplessità. «È un’ordinanza sbagliata. Non si può imporre a qualcuno di festeggiare un santo con un lumino. E non si può negare a nessuno la libertà di non partecipare a una festa. Poi c’è anche di mezzo la religione. Chi non vuole festeggiare un santo, in questo caso san Ranieri, non può essere obbligato oltretutto con un’ordinanza. Un provvedimento che avrebbe inorridito Hume e Voltai¬re».

Raimondo Cubeddu, ordinario di Filosofia politica alla facoltà di Scienze politiche, parla di «un’invasione del diritto nel campo estetico. «Si spendono un sacco di soldi per varie iniziative minori. E allora, senza tartassare i pisani, sia il Comune a provvedere a piazzare biancherie e lumini». Sui lungarni di Pisa ha casa anche il filosofo Remo Bodei, docente all’Università della California di Los Angeles. Bodei non si scandalizza, i lumini li ha sempre accesi. E ironizza: «Giudico l’ordinanza come le grida manzoniane, gli editti spagnoli ricordati nei Promessi Sposi (appunto) che fanno paura, ma poi nessuno rispetta. San Ranieri non è più una festa religiosa, ma laica, è la festa della città e una brutta 'Luminara' non è deco¬rosa. Credo che l’ordinanza servirà a farla ancora più bella. E allo stesso tempo sono convinto che non ci sarà neppure una multa».

Marco Gasperetti
15 giugno 2009
Corriere.it

Ma posso disegnare un pene coi lumini?

Ma posso disegnare un pene coi lumini?

Cerco l'ordinanza su internet; secondo me si....
Alla fine in ste cose in genere non mettono mai il decreto attuativo e li si piuò cavillare.
Se dispongo delle candele intercalate ad una certa distanza come faccio a dire che è un pene?
Potrebbe essere soltanto un caso o il dente avvelenato di vigili e amici, poi in una figura scomposta si può vedere qualunque cosa.

AK ha scritto:Ma posso disegnare un pene coi lumini?

Solo se in erezione

Bah... Io l'ho già detto sul sito dell'UAAR e lo ribadisco, fuori alla mia finestra ci sarà una bella zucca illuminata a halloween. E se mi gira la testa espongo anche un bel drappo del FSM...con un lumino in mano! (non vorrei che scappasse la multa anche per lui...)

totò ha scritto:(...) E se mi gira la testa espongo anche un bel drappo del FSM...con un lumino in mano! (non vorrei che scappasse la multa anche per lui...)

Bellissima questa!!!



Comunque, ragazzi, secondo me si sta per arrivare ad uno scontro diretto...

scontro diretto in che senso?

totò ha scritto:scontro diretto in che senso?

Scontro istituzionale, nelle aule giudiziarie e, spero non, in piazza.

E' quello che vedo: la forbice si allarga sempre più e le frange estremiste ci sono in entrambi i settori.

Le frange estremiste giungeranno prima o poi allo scontro (e credo lo stesso sia già iniziato: croci, pullman, lumini, manifesti...)