Re: Assistenti sessuali per disabili

Da Rasputin Dom 8 Dic 2013 - 11:35

Avalon ha scritto:Rasputin, stai abbassando il livello dell'argomento in una maniera priva di senso e pure piuttosto disgustosa e insensibile.

Perché ridurre sempre tutto a una contrapposizione di qualche tipo e ai soli aspetti più banali delle cose?

Stiamo parlando di una categoria di persone che comprende uomini e donne, eterosessuali e omosessuali, accomunati dalla disabilità grave.
Persone per le quali spesso il solo entrare in un bar a prendersi un caffè è un sogno, è qualcosa che non possono fare da soli, e che non possono fare senza soffrire del peso degli sguardi, del disgusto, del giudizio.
Figuriamoci 'rimorchiare'.

Stiamo parlando di persone che vivono nella frustrazione a volte dalla nascita, a volte da decenni, e che magari arrivano a quarant'anni senza essere mai stati toccati in un modo che non fosse caritatevole o asettico per essere lavati o puliti o vestiti o accuditi... persone che non hanno la possibilità di disporre liberamente del proprio corpo, che non hanno modo di allungare una mano a ricambiare una carezza, e per le quali ricevere il gesto affettuoso di chi quella mano la raccoglie e la posa sulla propria pelle calda è un'esperienza immensa.

Se non puoi comprendere tutto questo, per favore almeno non banalizzare grettamente, che diventa difficile proseguire il discorso a una certa profondità.

Stiamo dicendo le stesse cose.

Qualcuno ha chiesto perché ci si tende a riferire più all'assistenza sessuale per uomini che per donne, ed io ho detto quello che pensavo, cioè che secondo me la richiesta è maggiore (Come del resto per i normodotati)

Da Avalon Dom 8 Dic 2013 - 12:00

No, non 'stiamo dicendo le stesse cose'.

Al di là del merito, hai usato un linguaggio e un modo che è andato oltre l'insultante e il becero, in una maniera del tutto gratuita, inutile e offensiva in più di un senso.

Valerio, grazie per il link! Ho letto poco fa.
Interessante e fonte di altro ottimo materiale come lo cercavo, grazie ancora bacio

Da Rasputin Dom 8 Dic 2013 - 12:02

Avalon ha scritto:No, non 'stiamo dicendo le stesse cose'.

Al di là del merito, hai usato un linguaggio e un modo che è andato oltre l'insultante e il becero, in una maniera del tutto gratuita, inutile e offensiva in più di un senso.

Ecco, io mi sarò anche espresso in maniera podo diplomatica ma non mi pare di avere insultato nessuno, ho chiamato le cose col loro nome, e senza uscire dal merito wink..

Da Avalon Dom 8 Dic 2013 - 12:05

Ti invito amabilmente a scegliere sinonimi e figure retoriche con maggiore empatia e rispetto, allora. Non è per diplomazia, ma per non costringere chi legge a provare emozioni sgradevoli e negative.

Da Rasputin Dom 8 Dic 2013 - 12:23

Avalon ha scritto:Ti invito amabilmente a scegliere sinonimi e figure retoriche con maggiore empatia e rispetto, allora. Non è per diplomazia, ma per non costringere chi legge a provare emozioni sgradevoli e negative.

okok

Da Avalon Dom 8 Dic 2013 - 12:24

Da Rasputin Dom 8 Dic 2013 - 12:35

Avalon ha scritto:

Però rimango del mio parere, del quale finora mi pare sia stata solo contestata la forma...

Da Lyallii Dom 8 Dic 2013 - 13:58

A me invece della forma conta poco, non mi trovo d'accordo proprio sul contenuto mgreen

Poi mi trovo d'accordo con Silvio.
Forse dire assistente ' sessuale ' porta fuori strada perchè magari uno ha bisogno di una carezza o di sentirsi solo meno solo.

Ma a questo punto, Avalon... Io la figura Dell assistente sessuale non la capisco bene, perchè è troppo difficile gestire i sentimenti...

Come fa l assistente sessuale a dare piacere o calore o affetto, in modo professionale e come fa il disabile o la disabile a gestire le emozioni, a non innamorarsi e soffrire magari?
Poi è ancora peggio secondo me se succede....

Nel senso... So che è una cosa possibile e normalissima fare sesso o darsi piacere anche fra persone che non si amano ( trombamici, persone che son solo attratte fisicamente, voglia solo di sentirsi meno soli una notte ) ma ipotizzando che una persona richieda l assistenza sessuale, e vada a casa di quella persona un uomo per mesi o anni, quell assistente sessuale, non rischia di diventare molto di piu che semplicemente un volontario dolce che soddisfa un bisogno con empatia?

Boh la vedo una cosa complicatissima.
Non riesco a spiegare nemmeno io bene cosa intendo.

Da Avalon Dom 8 Dic 2013 - 14:27

Ti spieghi molto bene, e sì, è una cosa complicatissima.
Ciò di cui parli come duraturo per mesi o anni non è più un'assistenza sessuale ma un partenariato surrogato - a parere mio un'altra grande idea; non solo riservata a disabili ma anche a persone con gravi problemi emotivi, che necessitano di una riabilitazione alla relazione non solo sessuale.
Esiste una clinica sessuologica a Tel Aviv che offre il servizio di partner surrogato, però siamo su un pano già molto diverso da quello affrontato inizialmente.

Il rischio di amare e soffrire esiste sempre, anche se da quanto ho visto sinora sembra essere molto minore di quanto si penserebbe, condizionati da un po' di romanticismo. Ho visto da un lato e dall'altro grande pragmatismo e lucidità, sinora; vorrei incontrare a breve Debora De Angelis, e questo è un aspetto che mi interessa approfondire direttamente.
Al momento non mi risultano esperienze così durature o frequenti

Di certo, per fare questo lavoro ci vuole un equilibrio emotivo notevole, e una propensione naturale a donarsi e a gestire razionalmente le emozioni.

Da silvio Dom 8 Dic 2013 - 14:31

Comunque è anche vero che qualcosa di imperfetto è meglio di niente

Da Avalon Dom 8 Dic 2013 - 14:34

Verissimo... bacio

Da Lyallii Dom 8 Dic 2013 - 14:59

Si anche questo è vero...

Sai anni fa una mia compagna di scuola con un fratello disabile mi raccontò molto in confidenza che aveva soddisfatto sessualmente suo fratello, eravamo in tre e non la vidi come una cosa assurda, insomma strana lo è ma non ci vidi niente di sporco o di losco, mi sembrò come se avesse detto che gli aveva dato da mangiare e poi fatto la doccia, dalle sue parole si sentiva il dispiacere per la condizione di suo fratello.
Ma si sentiva lo stesso in colpa come se avesse fatto qualcosa di sbagliato.
L altra ragazza si mostrò disgustata e la rimproverò.
Ho pensato che forse avevo sbagliato la mia valutazione, che il mio sentire non fosse giusto.
Tutt ora non so davvero cosa fosse giusto o sbagliato, so però che quella ragazza sentiva il peso di essere lei normale e il fratello no ( cioè no che il fratello non fosse normale ma che non vivesse una vita normale di un ragazzo adolescente ) e lei poteva uscire e divertirsi e per lui era tutto piu difficile, insomma lo vidi lì per lì come un gesto di amore fraterno, in cui nonostante ci fosse di mezzo il sesso, non aveva niente di sessuale.
Ma non dissi niente se non che secondo me non aveva fatto niente di male perchè l altra ragazza subito mi disse che non potevo capire essendo figlia unica e forse era vero...

Da Akka Dom 8 Dic 2013 - 15:17

per me la tua amica che è rimasta disgustata è scema, magari è pure in buona fede e tutto, però rimane scema

minchia, e che sarà mai!! ma anche c' avesse scopato che problema ci sarebbe? ma io non so, certa gente c' ha ancora di quei tabù pazzeschi...

Da mix Dom 8 Dic 2013 - 15:21

Avalon ha scritto:Ti spieghi molto bene, e sì, è una cosa complicatissima.
Ciò di cui parli come duraturo per mesi o anni non è più un'assistenza sessuale ma un partenariato surrogato - a parere mio un'altra grande idea; non solo riservata a disabili ma anche a persone con gravi problemi emotivi, che necessitano di una riabilitazione alla relazione non solo sessuale.
Esiste una clinica sessuologica a Tel Aviv che offre il servizio di partner surrogato, però siamo su un pano già molto diverso da quello affrontato inizialmente.

Il rischio di amare e soffrire esiste sempre, anche se da quanto ho visto sinora sembra essere molto minore di quanto si penserebbe, condizionati da un po' di romanticismo. Ho visto da un lato e dall'altro grande pragmatismo e lucidità, sinora; vorrei incontrare a breve Debora De Angelis, e questo è un aspetto che mi interessa approfondire direttamente.
Al momento non mi risultano esperienze così durature o frequenti

Di certo, per fare questo lavoro ci vuole un equilibrio emotivo notevole, e una propensione naturale a donarsi e a gestire razionalmente le emozioni.

Dove/Quando la incontri?
Credo che sia improbabilissimo che io possa essere adeguato a quella funzione, mancando assolutamente di preparazione specialistica di tipo assistenziale alle persone.
ma poteva/potrebbe essere un'attività interessante per il futuro a medio termine.
alla peggio gli curo l'assistenza tecnica volontaria ai PC. o alle attrezzature dei disabili.
mi ci vedi?

Da Lyallii Dom 8 Dic 2013 - 15:24

Akka considera che parlo di 15 anni fa piu o meno e considera anche dove sto.
Poi magari scema lo era pure, se non per fatto che fece sentire una merda quella ragazza col fratello disabile che voleva solo sfogarsi un po' e cercava comprensione.

Da Akka Dom 8 Dic 2013 - 15:32

io provo a immaginarmi nella sua situazione, se io avessi una sorella che non può alzarsi dal letto ne soffrirei davvero molto, e se lei mi chiedesse cosa si prova a scopare cosa farei? bo non lo so, ma è facile che le chiederei se vuole provare...

sarà brutto da dire però..

Da **Minsky** Mer 17 Dic 2014 - 23:29

https://www.facebook.com/video.php?v=377076422456804

Da Justine Gio 18 Dic 2014 - 4:43

Ultimamente ho visto un video di Vice Japan sul tema. In Oriente, come al solito, prendono tematiche come questa in maniera più seria, poiché si tratta di un esplicito desiderio dei disabili stessi

Da Rasputin Gio 18 Dic 2014 - 10:19

Minsky ha scritto:https://www.facebook.com/video.php?v=377076422456804

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