keller

sto correggendo le bozze dell'opera "storia dell'ateismo" del Mauthner e di volta in volta mi imbatto in parti interessanti che mi riprometto di condividere ma poi mi scordo di evidenziare e...

vabbè.

questo me lo sono ricordato. E' ciò che il poeta svizzero Gottfried Keller dice a proposito della sua "conversione" all'ateismo.

"Il mondo mi è diventato infinitamente più bello e profondo, la vita più intensa e più degna di essere vissuta, la morte più seria, più meditata, ed ora mi spinge con forza a compiere la mia missione, a purificare e ad appagare la mia coscienza, dato che non ho alcuna prospettiva di recuperare quanto ho trascurato in qualche angolo del mondo. Si può, per il cosiddetto ateismo, fare discorsi altrettanto belli e sentimentali (ove questa sia un'esigenza) come per l'immortalità e via discorrendo; e quegli imbecilli che ciarlano sempre di sentimenti più alti, non essendo in grado di intendere per ateismo nulla d più che rozzo materialismo, resterebbero sicuramente, anche come ateisti, gli stessi birbanti grossolani ed egoisti che già sono in qualità di deisti "superiori".

alberto ha scritto:[...]e quegli imbecilli che ciarlano sempre di sentimenti più alti, non essendo in grado di intendere per ateismo nulla d più che rozzo materialismo, resterebbero sicuramente, anche come ateisti, gli stessi birbanti grossolani ed egoisti che già sono in qualità di deisti "superiori".

Urka!

Adesso vado a vedere chi è Keller, non lo conoscevo

Sono esattamente gli stessi pensieri miei, espressi con grande forza e semplicità.
Questo Keller è un Grande!

Minsky ha scritto:Sono esattamente gli stessi pensieri miei, espressi con grande forza e semplicità.
Questo Keller è un Grande!

condivido. Toh un regalino

http://atei.forumitalian.com/t4916-a-tutti-i-sedicenti-agnostici

alberto ha scritto:
"Il mondo mi è diventato infinitamente più bello e profondo, la vita più intensa e più degna di essere vissuta, la morte più seria, più meditata, ed ora mi spinge con forza a compiere la mia missione, a purificare e ad appagare la mia coscienza, dato che non ho alcuna prospettiva di recuperare quanto ho trascurato in qualche angolo del mondo. Si può, per il cosiddetto ateismo, fare discorsi altrettanto belli e sentimentali (ove questa sia un'esigenza) come per l'immortalità e via discorrendo; e quegli imbecilli che ciarlano sempre di sentimenti più alti, non essendo in grado di intendere per ateismo nulla d più che rozzo materialismo, resterebbero sicuramente, anche come ateisti, gli stessi birbanti grossolani ed egoisti che già sono in qualità di deisti "superiori".

Concetti letti decine di volte da parte di tanti forumisti atei, e scritti molto meglio.
Non dev'essere un gran libro, quello che stai correggendo, se il meglio è questo.

hahaha no Dar il libro è interessante dal punto di vista accademico ma onestamente è piuttosto noioso... però ti invito a pensare al fatto che dire una cosa nel 1850 non è esattamente uguale allo scriverla in un forum nel 2012/13

Rasputin ha scritto:condivido. Toh un regalino

http://atei.forumitalian.com/t4916-a-tutti-i-sedicenti-agnostici

Ahah, mi era sfuggito, in pratica hai anticipato i concetti che io ho tratteggiato oggi (correggo: ormai ieri... è passata mezzanotte senza che me ne accorgessi!) nel thread "dio / paperino", usando però tu un pennello un po' più spesso e colori più saturi...

alberto ha scritto:hahaha no Dar il libro è interessante dal punto di vista accademico ma onestamente è piuttosto noioso... però ti invito a pensare al fatto che dire una cosa nel 1850 non è esattamente uguale allo scriverla in un forum nel 2012/13

Giustamente nell'apprezzare le parole di Keller ho tenuto conto dell'epoca in cui sono state scritte. Penso che difficilmente qualcuno possa vantare una priorità su di lui. Questo peraltro mi dà l'opportunità di sottolineare come quel pensiero sia attualissimo: un autentico principio universale perciò.