Gli Attributi della Comunicazione
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Re: Gli Attributi della Comunicazione
sono stato bannato più volte per il mio linguaggio politically uncorrect
quello che forse è sfuggito e che non sono stato capace di comunicare...
(vedete prima il video seguente:
)
... è che emotivamente sono sempre stato corretto nei confronti dei miei interlocutori
e quando mi capita di far fatica ad esserlo, mi sforzo, di esserlo.
Ora sto provando di tramutarlo in un diverso modo di comunicare in maniera scritta questa modalità, che tende a non passare. Difficile e non sempre ci si riesce.
Un po' di pazienza avrebbe giovato e gioverà.
quello che forse è sfuggito e che non sono stato capace di comunicare...
(vedete prima il video seguente:
)
... è che emotivamente sono sempre stato corretto nei confronti dei miei interlocutori
e quando mi capita di far fatica ad esserlo, mi sforzo, di esserlo.
Ora sto provando di tramutarlo in un diverso modo di comunicare in maniera scritta questa modalità, che tende a non passare. Difficile e non sempre ci si riesce.
Un po' di pazienza avrebbe giovato e gioverà.
loonar- ----------
- Numero di messaggi : 17345
Data d'iscrizione : 10.03.11
Re: Gli Attributi della Comunicazione
Una questione non indifferente in un contesto dove l'attività principale è la comunicazione.loonar ha scritto:sono stato bannato più volte per il mio linguaggio politically uncorrect
quello che forse è sfuggito e che non sono stato capace di comunicare...
Bella tipa, mi piace.(vedete prima il video seguente)
Qui c'è spazio di comprensione reciproca, perché le opinioni in merito possono essere differenti. Le percezioni dei riceventi possono essere diverse dalle intenzioni di chi trasmette, se c'è stata scarsa qualità comunicativa, soprattutto.... è che emotivamente sono sempre stato corretto nei confronti dei miei interlocutori
Proporrei di non personalizzare, osservando il passato nel farlo,
ma di focalizzare l'attenzione invece sulle questioni, guardando al futuro.
Sarebbe emotivamente intelligente.
Si percepisce una critica, qui.e quando mi capita di far fatica ad esserlo, mi sforzo, di esserlo.
Ora sto provando di tramutarlo in un diverso modo di comunicare in maniera scritta questa modalità, che tende a non passare. Difficile e non sempre ci si riesce.
Un po' di pazienza avrebbe giovato e gioverà.
Qual'è l'intento complessivo di questo post?
Può essere percepito come l'intenzione di fare una critica solamente.
Sarebbe un difetto di comunicazione se così fosse percepito?
Le intenzioni principali sono altre, invece?
Le frasi messe in fondo ad un post sono delicate.
Sono l'ultimo stimolo percepito da chi legge e potrebbe rispondere.
Un vantaggio oggettivo dell'ultimo stimolo sulla somma di tutti gli stimoli presenti in un messaggio.
Se non c'è uno stimolo preciso molto più forte degli altri, in un post, il rischio che un dettaglio acquisisca un'importanza non desiderata dallo scrivente è concreto.
Cosa se ne pensa?
mix- -------------
- Numero di messaggi : 6549
Data d'iscrizione : 14.03.12
Re: Gli Attributi della Comunicazione
critica verso me stesso
puntualizzazione sul mio non essere capace di comunicare le emozioni positive ma solo quelle negative spesso nemmeno presenti
proposito di cambiamenti miei
(esercizio utile )
puntualizzazione sul mio non essere capace di comunicare le emozioni positive ma solo quelle negative spesso nemmeno presenti
proposito di cambiamenti miei
(esercizio utile )
loonar- ----------
- Numero di messaggi : 17345
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 10.03.11
Re: Gli Attributi della Comunicazione
Lo stile dei post, [concisione, rapidità] VS [precisione,
comprensibilità],
l'impressione o meno di vivo interesse nel dialogo in corso,
gusti comunicativi diversi generazionali,
sono argomenti che richiedono una massa minima critica di parole, per quello che è la mia impostazione mentale ed i miei gusti personali.
comprensibilità],
l'impressione o meno di vivo interesse nel dialogo in corso,
gusti comunicativi diversi generazionali,
sono argomenti che richiedono una massa minima critica di parole, per quello che è la mia impostazione mentale ed i miei gusti personali.
- Avviso ai naviganti:
- Sono partito per restare in omogeneità con il post precedente, ma poi mi sono fatto trasportare dalle mie impostazioni viscerali. Anzi NO, ci ho ripensato: spezzo in due post successivi.
Ultima modifica di mix il Dom 22 Dic 2013 - 10:08 - modificato 1 volta.
mix- -------------
- Numero di messaggi : 6549
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Occupazione/Hobby : .
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 14.03.12
Re: Gli Attributi della Comunicazione
Ho sperimentato un numero sufficiente di malintesi (emotivamente, sentimentalmente, tragici) che mi hanno fatto mettere in primo piano l'attenzione ad essere compresi, da avere ben presente quando si trasmette comunicazione: dettagliare i concetti, non lasciare spazio alle ambiguità, operare scelte selettive tra ciò che si inserisce e ciò che si tralascia per ragioni di economia,
privilegiando l'attenzione verso chi riceve il messaggio piuttosto che quella su chi lo scrive.
Tutte cose che inevitabilmente richiedono risorse, spazio comunicativo, tempo da ambedue le parti comunicative, energie da investire.
È emotivamente importante la percezione dell'interesse nella comunicazione, l'interesse alla comprensione.
Una comunicazione sintetica piuttosto che invece *scarna* è privilegio di pochi iperdotati dalla natura, non è patrimonio comune e che si può dare per scontato.
Nella mia esperienza una trasmissione comunicante scritta sintetica è per il 90/95% delle persone fuori dalla propria portata. Quella come ricettori può essere un po' più estesa: 75/80%. (per quanto possano fuorviare i numeri: serve solo per dare sinteticamente l'idea, non è importante la precisione, in questo particolare caso).
Trasmettere e ricevere sono due funzioni distinte. Essere abili in una non garantisce l'abilità nell'altra.
Sono tutte opinioni su cui imposto il mio approccio.
Le forme comunicative, parlare VS scrivere, sono diverse.
Anche qui le abilità, gli skills, gli *attrezzi* sono diversi, ed anche qui essere abili in una specialità non garantisce molto in un altro.
Forse è diffusa la convinzione che l'esito del comunicare, per la normalità delle circostanze, è la comprensione, sia intellettuale che emotiva. Idea che può svilupparsi dall'esperienza personale iniziale, parlare in età infantile induce un salto intellettivo ed emozionale notevolissimo. Si è accolti nell'arena comunicativa in modo splendido, la nostra prima singola parola corretta trasmessa riceve un'accoglienza gratificantissima, dalle persone più importanti nella vita fino a quel momento, *di sempre*, in quell'istante.
I progressi successivi non sono (normalmente) meno gratificanti di riconoscimenti, incoraggiamenti e resa pratica: si ottiene molto da questa attività, man mano la si impara.
Questo lascia un'impronta positiva (normalmente) che ci fa associare comunicazione con successo, positività.
Ma le cose cambiano quando non siamo più nello status di individui *unici* da accudire.
E cambiano anche molto quando la comunicazione passa da quella naturale, parlata, a quella artificiale scritta.
Dove lo standard, secondo me, non è più la comprensione reciproca, ma il suo inverso. Scrivere è un'attività con un'efficenza estremamente inferiore del parlare.
Sono partito per restare in omogeneità con il post precedente, ma poi mi sono fatto trasportare dalle mie impostazioni viscerali. Anzi NO, ci ho ripensato: spezzo in due post successivi.
Dubito che questo discorso abbia un seguito, ma quando scrivo non ho grandi aspettative e quindi andrà bene in ogni caso.
privilegiando l'attenzione verso chi riceve il messaggio piuttosto che quella su chi lo scrive.
Tutte cose che inevitabilmente richiedono risorse, spazio comunicativo, tempo da ambedue le parti comunicative, energie da investire.
È emotivamente importante la percezione dell'interesse nella comunicazione, l'interesse alla comprensione.
Una comunicazione sintetica piuttosto che invece *scarna* è privilegio di pochi iperdotati dalla natura, non è patrimonio comune e che si può dare per scontato.
Nella mia esperienza una trasmissione comunicante scritta sintetica è per il 90/95% delle persone fuori dalla propria portata. Quella come ricettori può essere un po' più estesa: 75/80%. (per quanto possano fuorviare i numeri: serve solo per dare sinteticamente l'idea, non è importante la precisione, in questo particolare caso).
Trasmettere e ricevere sono due funzioni distinte. Essere abili in una non garantisce l'abilità nell'altra.
Sono tutte opinioni su cui imposto il mio approccio.
Le forme comunicative, parlare VS scrivere, sono diverse.
Anche qui le abilità, gli skills, gli *attrezzi* sono diversi, ed anche qui essere abili in una specialità non garantisce molto in un altro.
Forse è diffusa la convinzione che l'esito del comunicare, per la normalità delle circostanze, è la comprensione, sia intellettuale che emotiva. Idea che può svilupparsi dall'esperienza personale iniziale, parlare in età infantile induce un salto intellettivo ed emozionale notevolissimo. Si è accolti nell'arena comunicativa in modo splendido, la nostra prima singola parola corretta trasmessa riceve un'accoglienza gratificantissima, dalle persone più importanti nella vita fino a quel momento, *di sempre*, in quell'istante.
I progressi successivi non sono (normalmente) meno gratificanti di riconoscimenti, incoraggiamenti e resa pratica: si ottiene molto da questa attività, man mano la si impara.
Questo lascia un'impronta positiva (normalmente) che ci fa associare comunicazione con successo, positività.
Ma le cose cambiano quando non siamo più nello status di individui *unici* da accudire.
E cambiano anche molto quando la comunicazione passa da quella naturale, parlata, a quella artificiale scritta.
Dove lo standard, secondo me, non è più la comprensione reciproca, ma il suo inverso. Scrivere è un'attività con un'efficenza estremamente inferiore del parlare.
Sono partito per restare in omogeneità con il post precedente, ma poi mi sono fatto trasportare dalle mie impostazioni viscerali. Anzi NO, ci ho ripensato: spezzo in due post successivi.
Dubito che questo discorso abbia un seguito, ma quando scrivo non ho grandi aspettative e quindi andrà bene in ogni caso.
mix- -------------
- Numero di messaggi : 6549
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SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 14.03.12
Re: Gli Attributi della Comunicazione
Ciao a tutti.
Sono entrato per questo saluto e per attingere (senza codici html) dal presente tema - in FB si moltiplicano gli analfabeti funzionali e gli effetti dunning-kruger - e bisogna dirglielo in modo che lo capiscano.
Grazie per avermi lasciato l'account accessibile, per prelevare cose utili e per salutarvi!
All is good!
Sono entrato per questo saluto e per attingere (senza codici html) dal presente tema - in FB si moltiplicano gli analfabeti funzionali e gli effetti dunning-kruger - e bisogna dirglielo in modo che lo capiscano.
Grazie per avermi lasciato l'account accessibile, per prelevare cose utili e per salutarvi!
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SergioAD- -------------
- Numero di messaggi : 6892
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Data d'iscrizione : 30.01.10
Re: Gli Attributi della Comunicazione
È una gioia vederti di nuovo qui. E scusami se mi viene da ridacchiare per la tua disperata impresa di educare i decerebrati che infestano fasciobook. Se c'è qualcuno che possa mai ottenere un risultato, quello sei tu, ma sono un po' scettico.SergioAD ha scritto:Ciao a tutti.
Sono entrato per questo saluto e per attingere (senza codici html) dal presente tema - in FB si moltiplicano gli analfabeti funzionali e gli effetti dunning-kruger - e bisogna dirglielo in modo che lo capiscano.
Grazie per avermi lasciato l'account accessibile, per prelevare cose utili e per salutarvi!
All is good!
Sarai sempre benvenuto sul forum, e per qualunque cosa non esitare a chiedere, saremo lieti di poterti aiutare.
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Semino dove non mieterò e spargo dove non raccoglierò
Minsky- --------------
- Numero di messaggi : 27408
Età : 69
Località : Codroipo
Occupazione/Hobby : ateo guerriero
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 06.10.11
Re: Gli Attributi della Comunicazione
Grazie!
Lo scetticismo forse è quello che spezza il dualismo tra pensieri in contrapposizione.
La mancanza di filtro può fare passare i pareri per conoscenza ma chi ha conoscenza può passare per essere autoreferenziale - allora forse attraverso la comunicazione specializzata si spera di selezionare gli interlocutori ma anche cui viene il sospetto Dunning-kruger.
Bisogna conoscersi prima, come nelle riunioni si fa il giro delle presentazioni ma così si perde l'esca pubblicitaria valida per ogni scambio in rete.
Risultato - è un gioco, un esercizio mentale.
Lo scetticismo forse è quello che spezza il dualismo tra pensieri in contrapposizione.
La mancanza di filtro può fare passare i pareri per conoscenza ma chi ha conoscenza può passare per essere autoreferenziale - allora forse attraverso la comunicazione specializzata si spera di selezionare gli interlocutori ma anche cui viene il sospetto Dunning-kruger.
Bisogna conoscersi prima, come nelle riunioni si fa il giro delle presentazioni ma così si perde l'esca pubblicitaria valida per ogni scambio in rete.
Risultato - è un gioco, un esercizio mentale.
SergioAD- -------------
- Numero di messaggi : 6892
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 30.01.10
Re: Gli Attributi della Comunicazione
Peccato è un post del 2013, Mix è bravo, chissà dovìè finito, era Sergio AD che era ricomparso.mix ha scritto:Ho sperimentato un numero sufficiente di malintesi (emotivamente, sentimentalmente, tragici) che mi hanno fatto mettere in primo piano l'attenzione ad essere compresi, da avere ben presente quando si trasmette comunicazione: dettagliare i concetti, non lasciare spazio alle ambiguità, operare scelte selettive tra ciò che si inserisce e ciò che si tralascia per ragioni di economia,
privilegiando l'attenzione verso chi riceve il messaggio piuttosto che quella su chi lo scrive.
Tutte cose che inevitabilmente richiedono risorse, spazio comunicativo, tempo da ambedue le parti comunicative, energie da investire.
È emotivamente importante la percezione dell'interesse nella comunicazione, l'interesse alla comprensione.
Una comunicazione sintetica piuttosto che invece *scarna* è privilegio di pochi iperdotati dalla natura, non è patrimonio comune e che si può dare per scontato.
Nella mia esperienza una trasmissione comunicante scritta sintetica è per il 90/95% delle persone fuori dalla propria portata. Quella come ricettori può essere un po' più estesa: 75/80%. (per quanto possano fuorviare i numeri: serve solo per dare sinteticamente l'idea, non è importante la precisione, in questo particolare caso).
Trasmettere e ricevere sono due funzioni distinte. Essere abili in una non garantisce l'abilità nell'altra.
Sono tutte opinioni su cui imposto il mio approccio.
Le forme comunicative, parlare VS scrivere, sono diverse.
Anche qui le abilità, gli skills, gli *attrezzi* sono diversi, ed anche qui essere abili in una specialità non garantisce molto in un altro.
Forse è diffusa la convinzione che l'esito del comunicare, per la normalità delle circostanze, è la comprensione, sia intellettuale che emotiva. Idea che può svilupparsi dall'esperienza personale iniziale, parlare in età infantile induce un salto intellettivo ed emozionale notevolissimo. Si è accolti nell'arena comunicativa in modo splendido, la nostra prima singola parola corretta trasmessa riceve un'accoglienza gratificantissima, dalle persone più importanti nella vita fino a quel momento, *di sempre*, in quell'istante.
I progressi successivi non sono (normalmente) meno gratificanti di riconoscimenti, incoraggiamenti e resa pratica: si ottiene molto da questa attività, man mano la si impara.
Questo lascia un'impronta positiva (normalmente) che ci fa associare comunicazione con successo, positività.
Ma le cose cambiano quando non siamo più nello status di individui *unici* da accudire.
E cambiano anche molto quando la comunicazione passa da quella naturale, parlata, a quella artificiale scritta.
Dove lo standard, secondo me, non è più la comprensione reciproca, ma il suo inverso. Scrivere è un'attività con un'efficenza estremamente inferiore del parlare.
Sono partito per restare in omogeneità con il post precedente, ma poi mi sono fatto trasportare dalle mie impostazioni viscerali. Anzi NO, ci ho ripensato: spezzo in due post successivi.
Dubito che questo discorso abbia un seguito, ma quando scrivo non ho grandi aspettative e quindi andrà bene in ogni caso.
marisella- ---------------------
- Numero di messaggi : 2642
Età : 43
Località : sasso marconi
Occupazione/Hobby : musica
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Data d'iscrizione : 24.05.16
Re: Gli Attributi della Comunicazione
SergioAD ha scritto:Ciao a tutti.
Ciao Sergio, bentornato.
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Quando la maggior parte di una società è stupida allora la prevalenza del cretino diventa dominante e inguaribile.
Carlo M. Cipolla
E>en
chef75- ------------
- Numero di messaggi : 7878
Età : 49
Località : una cucina
Occupazione/Hobby : Casalinghe italiane.
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Data d'iscrizione : 12.11.09
Re: Gli Attributi della Comunicazione
O Chef! Bentrovato!
SergioAD- -------------
- Numero di messaggi : 6892
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Data d'iscrizione : 30.01.10
Re: Gli Attributi della Comunicazione
marisella ha scritto:Peccato è un post del 2013, Mix è bravo, chissà dov'è finito, era Sergio AD che era ricomparso.mix ha scritto:Ho sperimentato un numero sufficiente di malintesi (emotivamente, sentimentalmente, tragici) che mi hanno fatto mettere in primo piano l'attenzione ad essere compresi, da avere ben presente quando si trasmette comunicazione: dettagliare i concetti, non lasciare spazio alle ambiguità, operare scelte selettive tra ciò che si inserisce e ciò che si tralascia per ragioni di economia,
privilegiando l'attenzione verso chi riceve il messaggio piuttosto che quella su chi lo scrive.
Tutte cose che inevitabilmente richiedono risorse, spazio comunicativo, tempo da ambedue le parti comunicative, energie da investire.
È emotivamente importante la percezione dell'interesse nella comunicazione, l'interesse alla comprensione.
Una comunicazione sintetica piuttosto che invece *scarna* è privilegio di pochi iperdotati dalla natura, non è patrimonio comune e che si può dare per scontato.
Nella mia esperienza una trasmissione comunicante scritta sintetica è per il 90/95% delle persone fuori dalla propria portata. Quella come ricettori può essere un po' più estesa: 75/80%. (per quanto possano fuorviare i numeri: serve solo per dare sinteticamente l'idea, non è importante la precisione, in questo particolare caso).
Trasmettere e ricevere sono due funzioni distinte. Essere abili in una non garantisce l'abilità nell'altra.
Sono tutte opinioni su cui imposto il mio approccio.
Le forme comunicative, parlare VS scrivere, sono diverse.
Anche qui le abilità, gli skills, gli *attrezzi* sono diversi, ed anche qui essere abili in una specialità non garantisce molto in un altro.
Forse è diffusa la convinzione che l'esito del comunicare, per la normalità delle circostanze, è la comprensione, sia intellettuale che emotiva. Idea che può svilupparsi dall'esperienza personale iniziale, parlare in età infantile induce un salto intellettivo ed emozionale notevolissimo. Si è accolti nell'arena comunicativa in modo splendido, la nostra prima singola parola corretta trasmessa riceve un'accoglienza gratificantissima, dalle persone più importanti nella vita fino a quel momento, *di sempre*, in quell'istante.
I progressi successivi non sono (normalmente) meno gratificanti di riconoscimenti, incoraggiamenti e resa pratica: si ottiene molto da questa attività, man mano la si impara.
Questo lascia un'impronta positiva (normalmente) che ci fa associare comunicazione con successo, positività.
Ma le cose cambiano quando non siamo più nello status di individui *unici* da accudire.
E cambiano anche molto quando la comunicazione passa da quella naturale, parlata, a quella artificiale scritta.
Dove lo standard, secondo me, non è più la comprensione reciproca, ma il suo inverso. Scrivere è un'attività con un'efficenza estremamente inferiore del parlare.
Sono partito per restare in omogeneità con il post precedente, ma poi mi sono fatto trasportare dalle mie impostazioni viscerali. Anzi NO, ci ho ripensato: spezzo in due post successivi.
Dubito che questo discorso abbia un seguito, ma quando scrivo non ho grandi aspettative e quindi andrà bene in ogni caso.
Con Mix ci frequentiamo -
Qualche volta le persone usano ruoli suggeriti dagli avatar, pseudonimi, che la rete sfalsa e non li fa apparire come sono, effettivamente Mix è davvero una brava persona - io invece sono proprio come appaio, anzi quando scherzo sembro un po' diverso e ma sono così anche nella realtà...
Marisella, rispetto la tua attenzione per Mix che è anche mia - però mi fai sentire un ectoplasma ricomparso -
Why you do this to me?
SergioAD- -------------
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Re: Gli Attributi della Comunicazione
Quando il politicamente corretto supera sé stesso.
Trans woman Debbie Hayton faces ban for transphobia
Trans woman Debbie Hayton faces ban for transphobia
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Semino dove non mieterò e spargo dove non raccoglierò
Minsky- --------------
- Numero di messaggi : 27408
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Data d'iscrizione : 06.10.11
Re: Gli Attributi della Comunicazione
@ Sergio AD.SergioAD ha scritto:marisella ha scritto:Peccato è un post del 2013, Mix è bravo, chissà dov'è finito, era Sergio AD che era ricomparso.mix ha scritto:Ho sperimentato un numero sufficiente di malintesi (emotivamente, sentimentalmente, tragici) che mi hanno fatto mettere in primo piano l'attenzione ad essere compresi, da avere ben presente quando si trasmette comunicazione: dettagliare i concetti, non lasciare spazio alle ambiguità, operare scelte selettive tra ciò che si inserisce e ciò che si tralascia per ragioni di economia,
privilegiando l'attenzione verso chi riceve il messaggio piuttosto che quella su chi lo scrive.
Tutte cose che inevitabilmente richiedono risorse, spazio comunicativo, tempo da ambedue le parti comunicative, energie da investire.
È emotivamente importante la percezione dell'interesse nella comunicazione, l'interesse alla comprensione.
Una comunicazione sintetica piuttosto che invece *scarna* è privilegio di pochi iperdotati dalla natura, non è patrimonio comune e che si può dare per scontato.
Nella mia esperienza una trasmissione comunicante scritta sintetica è per il 90/95% delle persone fuori dalla propria portata. Quella come ricettori può essere un po' più estesa: 75/80%. (per quanto possano fuorviare i numeri: serve solo per dare sinteticamente l'idea, non è importante la precisione, in questo particolare caso).
Trasmettere e ricevere sono due funzioni distinte. Essere abili in una non garantisce l'abilità nell'altra.
Sono tutte opinioni su cui imposto il mio approccio.
Le forme comunicative, parlare VS scrivere, sono diverse.
Anche qui le abilità, gli skills, gli *attrezzi* sono diversi, ed anche qui essere abili in una specialità non garantisce molto in un altro.
Forse è diffusa la convinzione che l'esito del comunicare, per la normalità delle circostanze, è la comprensione, sia intellettuale che emotiva. Idea che può svilupparsi dall'esperienza personale iniziale, parlare in età infantile induce un salto intellettivo ed emozionale notevolissimo. Si è accolti nell'arena comunicativa in modo splendido, la nostra prima singola parola corretta trasmessa riceve un'accoglienza gratificantissima, dalle persone più importanti nella vita fino a quel momento, *di sempre*, in quell'istante.
I progressi successivi non sono (normalmente) meno gratificanti di riconoscimenti, incoraggiamenti e resa pratica: si ottiene molto da questa attività, man mano la si impara.
Questo lascia un'impronta positiva (normalmente) che ci fa associare comunicazione con successo, positività.
Ma le cose cambiano quando non siamo più nello status di individui *unici* da accudire.
E cambiano anche molto quando la comunicazione passa da quella naturale, parlata, a quella artificiale scritta.
Dove lo standard, secondo me, non è più la comprensione reciproca, ma il suo inverso. Scrivere è un'attività con un'efficenza estremamente inferiore del parlare.
Sono partito per restare in omogeneità con il post precedente, ma poi mi sono fatto trasportare dalle mie impostazioni viscerali. Anzi NO, ci ho ripensato: spezzo in due post successivi.
Dubito che questo discorso abbia un seguito, ma quando scrivo non ho grandi aspettative e quindi andrà bene in ogni caso.
Con Mix ci frequentiamo -
Qualche volta le persone usano ruoli suggeriti dagli avatar, pseudonimi, che la rete sfalsa e non li fa apparire come sono, effettivamente Mix è davvero una brava persona - io invece sono proprio come appaio, anzi quando scherzo sembro un po' diverso e ma sono così anche nella realtà...
Marisella, rispetto la tua attenzione per Mix che è anche mia - però mi fai sentire un ectoplasma ricomparso -Why you do this to me?
Ma quale ectoplasma ricomparso, dai, tu dicesti mesi fa che non volevi discorrere con me non so per quale motivo, che ho subito scordato, forse un tuo capriccio, ma io mica mi voglio imporre per forza, comunque visto che siamo a fine anno, ti porgo tanti auguri per un felice Anno 2020. E divertiti al veglione, mi raccomando, salta e balla...semel in anno...
marisella- ---------------------
- Numero di messaggi : 2642
Età : 43
Località : sasso marconi
Occupazione/Hobby : musica
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 24.05.16
Re: Gli Attributi della Comunicazione
Ricambio calorosamente gli auguri festivi.
Per quello che dici sulla scelta di non parlarti - non è il mio stile a meno che non vi sia stata una violazione palese (cosa che tu non fai) - quando riduco le mie frequentazioni è proprio per il comportamento dei miei interlocutori (succede di rado) - io non sono tanto importante da chiederti di dimostrarlo anche perché non te lo ricordi.
Ma se fosse (cosa che il mio cervello rifiuta) ebbene ti chiedo scusa e lo dico molto seriamente - Marisella, perdonami per averti detto che non volevo discorrere con te.
Per quello che dici sulla scelta di non parlarti - non è il mio stile a meno che non vi sia stata una violazione palese (cosa che tu non fai) - quando riduco le mie frequentazioni è proprio per il comportamento dei miei interlocutori (succede di rado) - io non sono tanto importante da chiederti di dimostrarlo anche perché non te lo ricordi.
Ma se fosse (cosa che il mio cervello rifiuta) ebbene ti chiedo scusa e lo dico molto seriamente - Marisella, perdonami per averti detto che non volevo discorrere con te.
SergioAD- -------------
- Numero di messaggi : 6892
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Data d'iscrizione : 30.01.10
Re: Gli Attributi della Comunicazione
Caro Sergio AD,SergioAD ha scritto:Ricambio calorosamente gli auguri festivi.
Per quello che dici sulla scelta di non parlarti - non è il mio stile a meno che non vi sia stata una violazione palese (cosa che tu non fai) - quando riduco le mie frequentazioni è proprio per il comportamento dei miei interlocutori (succede di rado) - io non sono tanto importante da chiederti di dimostrarlo anche perché non te lo ricordi.
Ma se fosse (cosa che il mio cervello rifiuta) ebbene ti chiedo scusa e lo dico molto seriamente - Marisella, perdonami per averti detto che non volevo discorrere con te.
ma certo che ti perdono, e ti auguro un Buon 2020.
marisella- ---------------------
- Numero di messaggi : 2642
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Occupazione/Hobby : musica
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Data d'iscrizione : 24.05.16
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