Pi, Il Teorema del Delirio

A partire da un trailer d'impatto, un film che -a parte la solita rimescolazione tattica sull'importanza del 3,14[...] e della sequenza di Fibonacci- esprime tramite delle sequenze sceniche parecchio emotive e razionali al contempo lo spasimo di alcuni "eletti" (incarnati dal protagonista, il matematico Max Cohen) verso la conoscenza.

Qualcuno l'ha visto? Che impressioni ne ha ricavato, dal momento che la conclusione è aperta?

Loki ha scritto:A partire da un trailer d'impatto, un film che -a parte la solita rimescolazione tattica sull'importanza del 3,14[...] e della sequenza di Fibonacci- esprime tramite delle sequenze sceniche parecchio emotive e razionali al contempo lo spasimo di alcuni "eletti" (incarnati dal protagonista, il matematico Max Cohen) verso la conoscenza.

Qualcuno l'ha visto? Che impressioni ne ha ricavato, dal momento che la conclusione è aperta?

Non l'ho visto, e non mi sento particolarmente interessato a pellicole di questo genere, in cui il tema scientifico è un mero espediente narrativo, del tutto incongruente ed estraneo allo svolgimento della trama, per costruire una storia di fantasia.

P.S.: che cosa intendi con "la conclusione è aperta"?

Minsky ha scritto:

Loki ha scritto:A partire da un trailer d'impatto, un film che -a parte la solita rimescolazione tattica sull'importanza del 3,14[...] e della sequenza di Fibonacci- esprime tramite delle sequenze sceniche parecchio emotive e razionali al contempo lo spasimo di alcuni "eletti" (incarnati dal protagonista, il matematico Max Cohen) verso la conoscenza.

Qualcuno l'ha visto? Che impressioni ne ha ricavato, dal momento che la conclusione è aperta?

Non l'ho visto, e non mi sento particolarmente interessato a pellicole di questo genere, in cui il tema scientifico è un mero espediente narrativo, del tutto incongruente ed estraneo allo svolgimento della trama, per costruire una storia di fantasia.

P.S.: che cosa intendi con "la conclusione è aperta"?

Può comunque essere un buon esercizio di varietà di fronte all'impennata di pellicole in cui la risoluzione di un conflitto avviene con il classico colpo di genio, o con l'exploit madornale e abbastanza fuori luogo. Anche le scelte registiche sono convincenti, a cominciare dal b/n enfatizzato dalla grana...
In realtà non è una vera e propria conclusione, in quanto la mente del protagonista continua a speculare in modalità che non possiamo seguire. Una sorta di silenzioso dialogo di cui non possiamo prendere parte (se rivelassi altro, includerei spoiler, per cui...)

Loki ha scritto:

Minsky ha scritto:

Loki ha scritto:A partire da un trailer d'impatto, un film che -a parte la solita rimescolazione tattica sull'importanza del 3,14[...] e della sequenza di Fibonacci- esprime tramite delle sequenze sceniche parecchio emotive e razionali al contempo lo spasimo di alcuni "eletti" (incarnati dal protagonista, il matematico Max Cohen) verso la conoscenza.

Qualcuno l'ha visto? Che impressioni ne ha ricavato, dal momento che la conclusione è aperta?

Non l'ho visto, e non mi sento particolarmente interessato a pellicole di questo genere, in cui il tema scientifico è un mero espediente narrativo, del tutto incongruente ed estraneo allo svolgimento della trama, per costruire una storia di fantasia.

P.S.: che cosa intendi con "la conclusione è aperta"?

Può comunque essere un buon esercizio di varietà di fronte all'impennata di pellicole in cui la risoluzione di un conflitto avviene con il classico colpo di genio, o con l'exploit madornale e abbastanza fuori luogo. Anche le scelte registiche sono convincenti, a cominciare dal b/n enfatizzato dalla grana...
In realtà non è una vera e propria conclusione, in quanto la mente del protagonista continua a speculare in modalità che non possiamo seguire. Una sorta di silenzioso dialogo di cui non possiamo prendere parte (se rivelassi altro, includerei spoiler, per cui...)

Mah. Se ho capito bene dal riassunto della trama, alla fine il protagonista si pratica una specie di trapanazione cranica con cui distrugge le sue capacità matematiche e di conseguenza anche la sua ossessione, e diventa, per così dire, "normale". Dunque che ulteriori speculazioni può fare?

È difficile, appunto, dare una risposta ufficiale: non è più in grado di fare calcoli selvaggi, come mostrato dalla penultima scena in cui una bambina gli domanda il risultato di un'operazione di cui però lei curiosamente conosce il risultato; ma si capisce chiaramente che qualche residuo del genio passato gli è rimasto, nel modo in cui guarda l'ambiente circostante.
Come se cercasse di mettersi in contatto con qualcosa di dimenticato, per pensare e pensare... La trama di tutto il film è appunto un gigantesco girare intorno al numero, al metafisico in molti punti. Io ne ho apprezzato la puntualità nel trattare le ossessioni, più che per l'argomento (oggi abusato, ai tempi un poco meno)