Definizione di ateismo
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Sabre03
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Re: Definizione di ateismo
E' la realtà a non avere basi scientifiche: ogni cosa che conosci è particolare, invece, non conosci alcuna cosa che sia "la realtà" (a pari di dio, la "realtà" - in senso singolare - può non esistere).
anteo- -------------
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Re: Definizione di ateismo
Come sarebbe non ha basi scientifiche. . . Il fatto di non comprendere non spinge l'ateo a inventarsi favole. Semmai elabora ipotesi da verificare....scientificamente.
Ragione per cui non credere alla favola dio (ipotizzato x) nella misura in cui essa scientificamente non ha riscontri contrasta con la definizione che si trova sui vocabolari della lingua italiana.
Che senso ha dire che l'ateo e' colui che non crede in dio? E che senso ha affermare che l'ateismo e' l'atto del negare l'esistenza di dio?
Che cazzo di ismo sarebbe il semplice negare colui che NON e'?
Ragione per cui non credere alla favola dio (ipotizzato x) nella misura in cui essa scientificamente non ha riscontri contrasta con la definizione che si trova sui vocabolari della lingua italiana.
Che senso ha dire che l'ateo e' colui che non crede in dio? E che senso ha affermare che l'ateismo e' l'atto del negare l'esistenza di dio?
Che cazzo di ismo sarebbe il semplice negare colui che NON e'?
Sabre03- -------------
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Re: Definizione di ateismo
no, si può anche credere che non esistano. che è quello che sta sostenendo lui\lei (non che non esistano atomi, che si possa credere che non esistano). si può credere che elvis sia vivo, che non è equivalente a non sapere se è morto o non sapere neanche chi sia. si può credere che la teoria dell'evoluzione sia una cazzata (e un paio di dimostrazioni le hai anche in questo forum), che le tasse le paghino solo gli imprenditori privati (idem), che le torri gemelle siano state abbatture dalla cia (anche), che la gravità basti a strutturare l'universo (esempi anche per questo), che non esista l'antimateria, beh... te ne scrivo quanti vuoi se ti interessa.ilmaso ha scritto:Si può non sapere che esistono gli atomi, essendo per l'appunto ignoranti.
perchè incartando? mi paiono invece affermazioni sostenibilissime.Darrow ha scritto:Brondy, ti stai incartando su te stesso! Preferisco non infierire, mi fanno sorridere di pena le tue obiezioni!
Intanto ripassaa il significato del verbo di cui stiamo argomentando:
credere[cré-de-re] v. (ind.pres. crédo, pass.rem. credéi o credètti, credésti, credé o credètte ecc., 3ª pl. credérono o credèttero)
• v.intr. (aus. avere) [sogg-v-prep.arg]
1 Essere sicuro dell'esistenza di qlcu. o qlco.: c. in Dio, a babbo natale; nel sign. di avere una fede religiosa l'arg. può essere sottinteso: rispetto le persone che credono
Chi non crede non è sicuro, cioè ha dubbi, si pone delle domande. Come risolvere le domande? Con gli strumenti che la ragione ci offre: metodo scientifico e logica. Se poi uno è ignorante saranno gloriosissimi cazzi suoi! E sarà meglio che provveda a risolverli!
chi "crede che non" è altrettanto sicuro del contrario (v. esempi di sopra).
hai pigliato solo una delle innumerevoli definizioni del vocabolario. "ritenere vero" in questo caso va molto meglio.
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Re: Definizione di ateismo
Jessica, io stavo facendo la distinzione fra CREDENTE e NON CREDENTE.
Il CREDENTE si approccia alla realtà disposto a credere appunto, senza chiedersi prima a cosa sta credendo, non ha bisogno di logica e metodo per fare propria delle spiegazioni altrui, e cosa non da poco una volta assunta una definizione non è disposto a cambiarla, perchè su quella basa il suo mondo immutabile come le sue credenze (non mobili da cucina).
Il NON CREDENTE invece prima di ritenere plausibile una qualsiasi affermazione la passa al vaglio dei suoi dubbi e cerca di risolverli con logica e metodo (scientifico). Su cose che non è in grado di capire, sospende il giudizio, e su affermazioni che rivalutate si rivelassero errate è disposto a cambiare opinione.
L'ATEO adotta le modalità sopra descritte del NON CREDENTE solo riguardo a materie religiose. Il NON CREDENTE lo fa in qualsiasi campo dello scibile umano.
Il CREDENTE si approccia alla realtà disposto a credere appunto, senza chiedersi prima a cosa sta credendo, non ha bisogno di logica e metodo per fare propria delle spiegazioni altrui, e cosa non da poco una volta assunta una definizione non è disposto a cambiarla, perchè su quella basa il suo mondo immutabile come le sue credenze (non mobili da cucina).
Il NON CREDENTE invece prima di ritenere plausibile una qualsiasi affermazione la passa al vaglio dei suoi dubbi e cerca di risolverli con logica e metodo (scientifico). Su cose che non è in grado di capire, sospende il giudizio, e su affermazioni che rivalutate si rivelassero errate è disposto a cambiare opinione.
L'ATEO adotta le modalità sopra descritte del NON CREDENTE solo riguardo a materie religiose. Il NON CREDENTE lo fa in qualsiasi campo dello scibile umano.
loonar- ----------
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Re: Definizione di ateismo
ah, allora devo aver saltato qualche intervento.Darrow ha scritto:L'ATEO adotta le modalità sopra descritte del NON CREDENTE solo riguardo a materie religiose. Il NON CREDENTE lo fa in qualsiasi campo dello scibile umano.
però quello che intendi tu non lo chiamerei non credente... neanche scettico è un vocabolo che va bene. forse non c'è una parola giusta, comunque l'importante è capirsi.
dissento assai su "l'ateo adotta le modalità descritte" se lo intendi fondato su quanto dici per lo "scettico". in questo caso stiamo parlando di una percentuale di atei parecchio esigua.
vabè, questo discorso lo abbiamo già fatto tanto tempo fa con werewolf e non ho voglia di ricominciarlo. secondo me quello che ti spinge a dire 'ste robe è la visione del credente stereotipo ned flanders.Darrow ha scritto:Jessica, io stavo facendo la distinzione fra CREDENTE e NON CREDENTE.
Il
CREDENTE si approccia alla realtà disposto a credere appunto, senza
chiedersi prima a cosa sta credendo, non ha bisogno di logica e metodo
per fare propria delle spiegazioni altrui, e cosa non da poco una volta
assunta una definizione non è disposto a cambiarla, perchè su quella
basa il suo mondo immutabile come le sue credenze (non mobili da
cucina).
Il NON CREDENTE invece prima di ritenere plausibile una
qualsiasi affermazione la passa al vaglio dei suoi dubbi e cerca di
risolverli con logica e metodo (scientifico). Su cose che non è in grado
di capire, sospende il giudizio, e su affermazioni che rivalutate si
rivelassero errate è disposto a cambiare opinione.
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Re: Definizione di ateismo
Dimostrami l'esistenza di altri stereotipi di CREDENTI e sarò disposto a cambiare opinione.jessica ha scritto:
vabè, questo discorso lo abbiamo già fatto tanto tempo fa con werewolf e non ho voglia di ricominciarlo. secondo me quello che ti spinge a dire 'ste robe è la visione del credente stereotipo ned flanders.
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Re: Definizione di ateismo
guarda che a me non interessa dimostrarti proprio un bel niente... nè d'altronde avrei le pubblicazioni su science che parlano di percentili di fede quantistica necessarie per convincerti di robe del genere.Darrow ha scritto:Dimostrami l'esistenza di altri stereotipi di CREDENTI e sarò disposto a cambiare opinione.jessica ha scritto:
vabè, questo discorso lo abbiamo già fatto tanto tempo fa con werewolf e non ho voglia di ricominciarlo. secondo me quello che ti spinge a dire 'ste robe è la visione del credente stereotipo ned flanders.
mi è sufficente averconosciuto (virtualmente) un po' meglio il tuo modo di porti di fronte alla faccenda grazie a questo breve scambio.
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Re: Definizione di ateismo
jessica ha scritto:guarda che a me non interessa dimostrarti proprio un bel niente... nè d'altronde avrei le pubblicazioni su science che parlano di percentili di fede quantistica necessarie per convincerti di robe del genere.Darrow ha scritto:Dimostrami l'esistenza di altri stereotipi di CREDENTI e sarò disposto a cambiare opinione.jessica ha scritto:
vabè, questo discorso lo abbiamo già fatto tanto tempo fa con werewolf e non ho voglia di ricominciarlo. secondo me quello che ti spinge a dire 'ste robe è la visione del credente stereotipo ned flanders.
mi è sufficente averconosciuto (virtualmente) un po' meglio il tuo modo di porti di fronte alla faccenda grazie a questo breve scambio.
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Re: Definizione di ateismo
Osservazioni molto acute e interessanti. Mi sembrano particolarmente importanti i punti evidenziati: questa idea meriterebbe un approfondimento.Sabre03 ha scritto:Ateo è un termine che nasce in un contesto culturale che non è il nostro. In una società in cui altri esistono e parlano un loro linguaggio non posso restare ad una loro definizione su di me. Non posso contestare loro il significato di una loro definizione... non posso dire "no guarda l'ateismo è.... e quindi la tua definizione è scorretta. Mi si risponde: "Sono io che ti definisco tale è sul dizionario/enciclopedia e pertanto non hai nulla da contestarmi". A quel punto segue una arrampicata sugli specchi....
Una nostra definizione corretta avrebbe una valenza ed una spendibilità politica notevole. Io sono ateo e vuol dire questo non quello che tu hai stabilito che sia.
Se l'uomo nasce ateo, come penso, un credente non può che essere un EX ateo. La prospettiva reale si ribalta completamente portando a conclusioni non da poco:
tanto per dire la sentenza costituzionale che dà a noi “il permesso” di esistere come fossimo altro rispetto a ciò che è non avrebbe avuto ragione di essere se ateo fosse nella coscienza di tutti “chi non si è ancora convertito” ossia se stessi “prima”.
Tanto per dire ancora, chi è cattolico fai da te è ateo rispetto al proprio Dio ufficiale che invece si caratterizza diversamente: ricomprenderlo/si nel calderone cattolico ufficiale diventa più difficile ….
.. Insomma, cambia il modo di vedere le cose, di porsi rispetto agli altri......e porta ad una laicità senza orpelli (vera ecc ecc) a diritti nuovi e ad un maggior grado di libertà per tutti.
La definizione di silvio ritengo sia centrata sulla realtà, e non su un dio generico (cosa sarebbe un dio? Che definizione me ne dai? Dio non esiste e basta)
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Minsky- --------------
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Re: Definizione di ateismo
Ateo, come categoria sociale o culturale è nata in un contesto culturale dove si dava per scontata l'esistenza di dio, e il non credente rappresentavano una esigua minoranza. La conseguenza di non credere era la perdita di dio, un senza dio ovvero un ateo. E' corretto come evidenzia Sabre che è una definizione che i credenti hanno coniato a loro uso. Forse noi non lo sappiamo ma circa due miliardi di islamici ci considerano infedeli. Io certo non mi reputo un infedele, sono loro che lo pensano. E per me la questione è del tutto analoga.
Io però rimango della mia idea. Per me esistono gli uomini e tra questi ci sono alcuni che credono alle più svariate divinità. Niente di più.
Io però rimango della mia idea. Per me esistono gli uomini e tra questi ci sono alcuni che credono alle più svariate divinità. Niente di più.
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La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem.(Ockham)
Paolo- --------------
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Re: Definizione di ateismo
Paolo ha scritto:
Io però rimango della mia idea. Per me esistono gli uomini e tra questi ci sono alcuni che credono alle più svariate divinità. Niente di più.
Si.... ed infatti
secondo me la definizione non può che essere finalizzata all'applicazione politica (in senso largo). Se così non fosse non avrebbe alcun senso definirsi.... a che scopo? Dio NON ESISTE e basta; non ho bisogno di definirmi rispetto al nulla. Mi definisco invece rispetto ad una idea dell'uomo che il credente dice essere realtà con tutte le conseguenze che conosciamo non solo sulla sua vita ma sulla nostra. Ecco che allora l'analisi del fenomeno (Luigi De Marchi ci ha dedicato una vita di studi non a caso) ed una definizione conseguente serve per contrapporsi a chi pretende di avere diritti sulla tua vita, a fare gruppo, a lottare per difenderci e non subire come cazzoni isolati al più consapevoli di una superiorità culturale che non si sostanzia però in nulla.
Credere o meno in Dio non ha alcun significato di per sé, così come essere tifoso o meno. Ma Dio non è solo un « oggetto » consolatorio personale, anzi costringe il credente ad avere taluni comportamenti piuttosto che altri...che influiscono pesantemente sulla MIA vita per volontà SUA (?!)
L'assenza del sacro pone noi atei nella condizione di basare il proprio sistema di principi e valori sull'uomo stesso. Ne viene che la dignità dell'uomo è il fondamento unico delle nostre scelte etiche mentre i contenuti possono variare e di molto. Corretto, forse, sarebbe definirci umanisti che è un termine che lascia trasparire contenuti piuttosto profondi. Perchè dovrei rinunciare a che questi contenuti siano una proposta alle nuove generazioni? Perchè lasciare la piazza ai credenti? Per elemosinare poi una qualche loro concessione?
A questo si lega, ad esempio, il tema del crocifisso in classe... se io gli affianco una mattonella (laicità positiva) con su scritto ateismo apro il portone principale per far passare tutto il pacco..... fino a riuscire a non far usare la loro terminologia per descrivere il mondo vero (non quello delle favole)
Da qui la ricerca di una definizione di ateo ed ateismo che sia anch'essa la più completa possibile.
Sabre03- -------------
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Re: Definizione di ateismo
scusate il grassetto... era così sui miei appunti
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Sabre03- -------------
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Re: Definizione di ateismo
Sabre03 ha scritto:
[...] Credere o meno in Dio non ha alcun significato di per sé, così come essere tifoso o meno. Ma Dio non è solo un « oggetto » consolatorio personale, anzi costringe il credente ad avere taluni comportamenti piuttosto che altri...che influiscono pesantemente sulla MIA vita per volontà SUA (?!)
L'assenza del sacro pone noi atei nella condizione di basare il proprio sistema di principi e valori sull'uomo stesso. Ne viene che la dignità dell'uomo è il fondamento unico delle nostre scelte etiche mentre i contenuti possono variare e di molto. Corretto, forse, sarebbe definirci umanisti che è un termine che lascia trasparire contenuti piuttosto profondi. Perchè dovrei rinunciare a che questi contenuti siano una proposta alle nuove generazioni? Perchè lasciare la piazza ai credenti? Per elemosinare poi una qualche loro concessione?
A questo si lega, ad esempio, il tema del crocifisso in classe... se io gli affianco una mattonella (laicità positiva) con su scritto ateismo apro il portone principale per far passare tutto il pacco..... fino a riuscire a non far usare la loro terminologia per descrivere il mondo vero (non quello delle favole)
Da qui la ricerca di una definizione di ateo ed ateismo che sia anch'essa la più completa possibile.
Quoto!
anteo- -------------
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Re: Definizione di ateismo
Sabre03 ha scritto:Paolo ha scritto:
Io però rimango della mia idea. Per me esistono gli uomini e tra questi ci sono alcuni che credono alle più svariate divinità. Niente di più.
Si.... ed infatti
secondo me la definizione non può che essere finalizzata all'applicazione politica (in senso largo). Se così non fosse non avrebbe alcun senso definirsi.... a che scopo? Dio NON ESISTE e basta; non ho bisogno di definirmi rispetto al nulla. Mi definisco invece rispetto ad una idea dell'uomo che il credente dice essere realtà con tutte le conseguenze che conosciamo non solo sulla sua vita ma sulla nostra. Ecco che allora l'analisi del fenomeno (Luigi De Marchi ci ha dedicato una vita di studi non a caso) ed una definizione conseguente serve per contrapporsi a chi pretende di avere diritti sulla tua vita, a fare gruppo, a lottare per difenderci e non subire come cazzoni isolati al più consapevoli di una superiorità culturale che non si sostanzia però in nulla.
Credere o meno in Dio non ha alcun significato di per sé, così come essere tifoso o meno. Ma Dio non è solo un « oggetto » consolatorio personale, anzi costringe il credente ad avere taluni comportamenti piuttosto che altri...che influiscono pesantemente sulla MIA vita per volontà SUA (?!)
L'assenza del sacro pone noi atei nella condizione di basare il proprio sistema di principi e valori sull'uomo stesso. Ne viene che la dignità dell'uomo è il fondamento unico delle nostre scelte etiche mentre i contenuti possono variare e di molto. Corretto, forse, sarebbe definirci umanisti che è un termine che lascia trasparire contenuti piuttosto profondi. Perchè dovrei rinunciare a che questi contenuti siano una proposta alle nuove generazioni? Perchè lasciare la piazza ai credenti? Per elemosinare poi una qualche loro concessione?
A questo si lega, ad esempio, il tema del crocifisso in classe... se io gli affianco una mattonella (laicità positiva) con su scritto ateismo apro il portone principale per far passare tutto il pacco..... fino a riuscire a non far usare la loro terminologia per descrivere il mondo vero (non quello delle favole)
Da qui la ricerca di una definizione di ateo ed ateismo che sia anch'essa la più completa possibile.
A volte, però, una definizione elementare è anche completa.
Steerpike- -----------
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Re: Definizione di ateismo
Possibile.... Ma non lo e' certamente quella corrente.
Dalla Treccani: ateo e chi non crede nell'esistenza di dio
Io constato la sua inesistenza per mancanza di prove e riscontri. Non e' questione di credere o meno. Non c'è e basta.
La definizione implica che qualcuno ci creda..... E chi se ne frega. Sara' un credulone. Non posso definirmi rispetto ad un credulone, non posso contrappormi ad un imbecille
Non so se mi spiego. La mia posizione e' a fronte delle domande sui perché della vita e morte, sul significato dell'uomo e dunque della realtà non a fronte di chi si inventa risposte fasulle......
Dalla Treccani: ateo e chi non crede nell'esistenza di dio
Io constato la sua inesistenza per mancanza di prove e riscontri. Non e' questione di credere o meno. Non c'è e basta.
La definizione implica che qualcuno ci creda..... E chi se ne frega. Sara' un credulone. Non posso definirmi rispetto ad un credulone, non posso contrappormi ad un imbecille
Non so se mi spiego. La mia posizione e' a fronte delle domande sui perché della vita e morte, sul significato dell'uomo e dunque della realtà non a fronte di chi si inventa risposte fasulle......
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Re: Definizione di ateismo
QUOTOSabre03 ha scritto:Possibile.... Ma non lo e' certamente quella corrente.
Dalla Treccani: ateo e chi non crede nell'esistenza di dio
Io constato la sua inesistenza per mancanza di prove e riscontri. Non e' questione di credere o meno. Non c'è e basta.
La definizione implica che qualcuno ci creda..... E chi se ne frega. Sara' un credulone. Non posso definirmi rispetto ad un credulone, non posso contrappormi ad un imbecille
Non so se mi spiego. La mia posizione e' a fronte delle domande sui perché della vita e morte, sul significato dell'uomo e dunque della realtà non a fronte di chi si inventa risposte fasulle......
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Re: Definizione di ateismo
anche questo è l'ateismo?Rifiutare di battezzare un bambino è
un'offesa, è rifiutare l'alleanza, sentirsi al di sopra.
Come vi ho detto da noi rifiutare di battezzare un bambino è un'offesa
alla famiglia. E così quando 4anni fa mio zio mi chiese di battezzare
suo figlio non potei dire di no.
La cosa che invece vi stupirà è che io ho battezzato un bambino pur essendo atea
E poi il fatto di diventare qualcosa di speciale per quella creaturina mi piaceva tanto. L'ho fatto e non mi pento.
Oggi Fabrizio ha quasi 5anni, sta quasi sempre a casa mia, me lo porto in giro e cerco di insegnargli quello che posso.
Adoro quando mi chiama "madlina" e quando mi fa le domande, o quando vuole venire con me anche solo per buttare la spazzatura.
Il
principio cristiano prevedere di sopperire alle mancanze
dell'educazione dei genitori, bene io lo faccio anche se non in senso
religioso.
Gli regalo tanti libri, gli spiego le cose, facco si che riesca a fare e vedere quello che a casa sua non può.
....
Potevo rinunciare a
questo per la religione? Posso essere una buona madrina anche se non
credo in Dio. Dovrebbe esistere qualcosa del genere a livello sociale
http://www.ciao.it/Il_padrino_e_la_madrina__Opinione_802737
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Lei mi sta minacciando a me?
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Re: Definizione di ateismo
Che?lupetta ha scritto:anche questo è l'ateismo?
- Spoiler:
Rifiutare di battezzare un bambino è
un'offesa, è rifiutare l'alleanza, sentirsi al di sopra.
Come vi ho detto da noi rifiutare di battezzare un bambino è un'offesa
alla famiglia. E così quando 4anni fa mio zio mi chiese di battezzare
suo figlio non potei dire di no.
La cosa che invece vi stupirà è che io ho battezzato un bambino pur essendo atea
E poi il fatto di diventare qualcosa di speciale per quella creaturina mi piaceva tanto. L'ho fatto e non mi pento.
Oggi Fabrizio ha quasi 5anni, sta quasi sempre a casa mia, me lo porto in giro e cerco di insegnargli quello che posso.
Adoro quando mi chiama "madlina" e quando mi fa le domande, o quando vuole venire con me anche solo per buttare la spazzatura.
Il
principio cristiano prevedere di sopperire alle mancanze
dell'educazione dei genitori, bene io lo faccio anche se non in senso
religioso.
Gli regalo tanti libri, gli spiego le cose, facco si che riesca a fare e vedere quello che a casa sua non può.
....
Potevo rinunciare a
questo per la religione? Posso essere una buona madrina anche se non
credo in Dio. Dovrebbe esistere qualcosa del genere a livello sociale
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Re: Definizione di ateismo
mm...ha ragione jessica hai una visione stereotipa del credente e non solo secondo me anche quella del non credentejessica ha scritto:vabè,Darrow ha scritto:
- Spoiler:
Jessica, io stavo facendo la distinzione fra CREDENTE e NON CREDENTE.
Il
CREDENTE si approccia alla realtà disposto a credere appunto, senza
chiedersi prima a cosa sta credendo, non ha bisogno di logica e metodo
per fare propria delle spiegazioni altrui, e cosa non da poco una volta
assunta una definizione non è disposto a cambiarla, perchè su quella
basa il suo mondo immutabile come le sue credenze (non mobili da
cucina).
Il NON CREDENTE invece prima di ritenere plausibile una
qualsiasi affermazione la passa al vaglio dei suoi dubbi e cerca di
risolverli con logica e metodo (scientifico). Su cose che non è in grado
di capire, sospende il giudizio, e su affermazioni che rivalutate si
rivelassero errate è disposto a cambiare opinione.
questo discorso lo abbiamo già fatto tanto tempo fa con werewolf e non
ho voglia di ricominciarlo. secondo me quello che ti spinge a dire
'ste robe è la visione del credente stereotipo ned flanders.
il non credente non cerca sempre la soluzione tramite metodo scientifico
sembra quasi che tu metta la scienza al livello della religione
ma allora mi dai ragione?? appunto per questo dicevo che non credente sta largoDarrow ha scritto:
L'ATEO adotta le modalità sopra descritte del NON CREDENTE solo riguardo a materie religiose. Il NON CREDENTE lo fa in qualsiasi campo dello scibile umano.
cioè ma allora tu sei d'accordo nell'uso del termine ateo?? mi sa che non ci eravamo capiti, quello che ha detto sabre era praticamente quello che volevo dire ioDarrow ha scritto:QUOTOSabre03 ha scritto:Possibile.... Ma non lo e' certamente quella corrente.
Dalla Treccani: ateo e chi non crede nell'esistenza di dio
Io constato la sua inesistenza per mancanza di prove e riscontri. Non e' questione di credere o meno. Non c'è e basta.
La definizione implica che qualcuno ci creda..... E chi se ne frega. Sara' un credulone. Non posso definirmi rispetto ad un credulone, non posso contrappormi ad un imbecille
Non so se mi spiego. La mia posizione e' a fronte delle domande sui perché della vita e morte, sul significato dell'uomo e dunque della realtà non a fronte di chi si inventa risposte fasulle......
è una risposta a quello che avevo detto a rasputin sul battesimo a pagina 2??Darrow ha scritto:Che?lupetta ha scritto:anche questo è l'ateismo?
- Spoiler:
Rifiutare di battezzare un bambino è
un'offesa, è rifiutare l'alleanza, sentirsi al di sopra.
Come vi ho detto da noi rifiutare di battezzare un bambino è un'offesa
alla famiglia. E così quando 4anni fa mio zio mi chiese di battezzare
suo figlio non potei dire di no.
La cosa che invece vi stupirà è che io ho battezzato un bambino pur essendo atea
E poi il fatto di diventare qualcosa di speciale per quella creaturina mi piaceva tanto. L'ho fatto e non mi pento.
Oggi Fabrizio ha quasi 5anni, sta quasi sempre a casa mia, me lo porto in giro e cerco di insegnargli quello che posso.
Adoro quando mi chiama "madlina" e quando mi fa le domande, o quando vuole venire con me anche solo per buttare la spazzatura.
Il
principio cristiano prevedere di sopperire alle mancanze
dell'educazione dei genitori, bene io lo faccio anche se non in senso
religioso.
Gli regalo tanti libri, gli spiego le cose, facco si che riesca a fare e vedere quello che a casa sua non può.
....
Potevo rinunciare a
questo per la religione? Posso essere una buona madrina anche se non
credo in Dio. Dovrebbe esistere qualcosa del genere a livello sociale
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Re: Definizione di ateismo
Eh, il fatto è che io VOGLIO stare largo. Nella vita di tutti i giorni, fortunatamente non devo definirmi spesso, e ancora meno lo devo fare a proposito di categorizzazioni rispetto a religioni e divinità, per cui quelle volte che mi devo definire, preferisco farlo e mi conviene farlo a 360° comprendendo categorie religiose (dove ateo calza a pennello), e non solo (dove ateo c'entra come i cavoli a merenda).Brondy ha scritto:ma allora mi dai ragione?? appunto per questo dicevo che non credente sta largoDarrow ha scritto:
L'ATEO adotta le modalità sopra descritte del NON CREDENTE solo riguardo a materie religiose. Il NON CREDENTE lo fa in qualsiasi campo dello scibile umano.
Essendo ateo un sottoinsieme di non credente, io essendo non credente, mi tengo largo.
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Re: Definizione di ateismo
Perchè tu cosa fai? Consulti lo sciamano?Brondy ha scritto:mm...ha ragione jessica hai una visione stereotipa del credente e non solo secondo me anche quella del non credentejessica ha scritto:vabè,Darrow ha scritto:
- Spoiler:
Jessica, io stavo facendo la distinzione fra CREDENTE e NON CREDENTE.
Il
CREDENTE si approccia alla realtà disposto a credere appunto, senza
chiedersi prima a cosa sta credendo, non ha bisogno di logica e metodo
per fare propria delle spiegazioni altrui, e cosa non da poco una volta
assunta una definizione non è disposto a cambiarla, perchè su quella
basa il suo mondo immutabile come le sue credenze (non mobili da
cucina).
Il NON CREDENTE invece prima di ritenere plausibile una
qualsiasi affermazione la passa al vaglio dei suoi dubbi e cerca di
risolverli con logica e metodo (scientifico). Su cose che non è in grado
di capire, sospende il giudizio, e su affermazioni che rivalutate si
rivelassero errate è disposto a cambiare opinione.
questo discorso lo abbiamo già fatto tanto tempo fa con werewolf e non
ho voglia di ricominciarlo. secondo me quello che ti spinge a dire
'ste robe è la visione del credente stereotipo ned flanders.
il non credente non cerca sempre la soluzione tramite metodo scientifico
sembra quasi che tu metta la scienza al livello della religione
Io quando mi interessa un argomento che non conosco, mi informo e leggo libri sull'argomento, se vedo che la data cosa che mi interessa risponde a criteri scientifici, gli do credito, altrimenti la prendo per quella che è, cioè una cazzata.
P.S.: quale sarebbe la "visione" giusta del CREDENTE, please?
loonar- ----------
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Re: Definizione di ateismo
Darrow ha scritto: Essendo ateo un sottoinsieme di non credente, io essendo non credente, mi tengo largo.
Perché non credente, ateo in relazione a chi crede non è lo stesso (pur non essendo chi crede un tuo sottoinsieme)?
anteo- -------------
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Re: Definizione di ateismo
Perchè ateo è SOLO il non credente nelle divinitàanteo ha scritto:Darrow ha scritto: Essendo ateo un sottoinsieme di non credente, io essendo non credente, mi tengo largo.
Perché non credente, ateo in relazione a chi crede non è lo stesso (pur non essendo chi crede un tuo sottoinsieme)?
Non credente comprende anche chi non crede negli gnomi, nell'oroscopo, nell I Ching, nella chiromanzia, nell'omeopatia, nella forza delle pietre magiche di Shannara, nei fantasmi, nei Templari maledetti che dominano il mondo travestiti da Illuminati, negli Annunaki, ecc...
loonar- ----------
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Re: Definizione di ateismo
Darrow ha scritto:Perchè ateo è SOLO il non credente nelle divinitàanteo ha scritto:Darrow ha scritto: Essendo ateo un sottoinsieme di non credente, io essendo non credente, mi tengo largo.
Perché non credente, ateo in relazione a chi crede non è lo stesso (pur non essendo chi crede un tuo sottoinsieme)?
Non credente comprende anche chi non crede negli gnomi, nell'oroscopo, nell I Ching, nella chiromanzia, nell'omeopatia, nella forza delle pietre magiche di Shannara, nei fantasmi, nei Templari maledetti che dominano il mondo travestiti da Illuminati, negli Annunaki, ecc...
Ok.
anteo- -------------
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Re: Definizione di ateismo
"Non credere" non equivale a "credere che non".Sabre03 ha scritto:Possibile.... Ma non lo e' certamente quella corrente.
Dalla Treccani: ateo e chi non crede nell'esistenza di dio
Io constato la sua inesistenza per mancanza di prove e riscontri. Non e' questione di credere o meno. Non c'è e basta.
Steerpike- -----------
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Re: Definizione di ateismo
certo che no ma non e questo il punto. Il punto e che quella definizione non rende il fatto della mia indifferenza a che Lui ci sia o meno mentre quella di Silvio e centrata sulla realtà che l'ateo indaga . E propositiva, lascia aperta la porta a domande e non e semplicemente disfattista.Steerpike ha scritto:"Non credere" non equivale a "credere che non".Sabre03 ha scritto:Possibile.... Ma non lo e' certamente quella corrente.
Dalla Treccani: ateo e chi non crede nell'esistenza di dio
Io constato la sua inesistenza per mancanza di prove e riscontri. Non e' questione di credere o meno. Non c'è e basta.
Pensa un attimo alla definizione di ateismo come l'atto del negare...... Sti cazzi, e ben altro se permetti.
Sabre03- -------------
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Re: Definizione di ateismo
l'Uno - rispetto ai molti - è una forma di negazione e negare una negazione (in questo caso) è un'affermazione .
anteo- -------------
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Re: Definizione di ateismo
Sabre03 ha scritto:
secondo me la definizione non può che essere finalizzata all'applicazione politica (in senso largo). Se così non fosse non avrebbe alcun senso definirsi.... a che scopo? Dio NON ESISTE e basta; non ho bisogno di definirmi rispetto al nulla. Mi definisco invece rispetto ad una idea dell'uomo che il credente dice essere realtà con tutte le conseguenze che conosciamo non solo sulla sua vita ma sulla nostra. Ecco che allora l'analisi del fenomeno (Luigi De Marchi ci ha dedicato una vita di studi non a caso) ed una definizione conseguente serve per contrapporsi a chi pretende di avere diritti sulla tua vita, a fare gruppo, a lottare per difenderci e non subire come cazzoni isolati al più consapevoli di una superiorità culturale che non si sostanzia però in nulla.
Credere o meno in Dio non ha alcun significato di per sé, così come essere tifoso o meno. Ma Dio non è solo un « oggetto » consolatorio personale, anzi costringe il credente ad avere taluni comportamenti piuttosto che altri...che influiscono pesantemente sulla MIA vita per volontà SUA (?!)
L'assenza del sacro pone noi atei nella condizione di basare il proprio sistema di principi e valori sull'uomo stesso. Ne viene che la dignità dell'uomo è il fondamento unico delle nostre scelte etiche mentre i contenuti possono variare e di molto. Corretto, forse, sarebbe definirci umanisti che è un termine che lascia trasparire contenuti piuttosto profondi. Perchè dovrei rinunciare a che questi contenuti siano una proposta alle nuove generazioni? Perchè lasciare la piazza ai credenti? Per elemosinare poi una qualche loro concessione?
A questo si lega, ad esempio, il tema del crocifisso in classe... se io gli affianco una mattonella (laicità positiva) con su scritto ateismo apro il portone principale per far passare tutto il pacco..... fino a riuscire a non far usare la loro terminologia per descrivere il mondo vero (non quello delle favole)
Da qui la ricerca di una definizione di ateo ed ateismo che sia anch'essa la più completa possibile.
salve a tutt*; questo è il mio primo post, siate benevoli, se potete;
non è semplice farsi comprendere se si è sconosciuti e l'argomento trattato non è banale;
ed inevitabilmente, per non scrivere un poema, bisogna fare semplificazioni, a volte brutali, dei propri concetti.
spero quindi di non infrangere troppa "cristalleria" a causa della mia ignoranza delle consuetudini qui vigenti.
e ne chiedo scusa preventivamente, nel caso succedesse.
io la vedo così: il linguaggio è un prodotto umano in continuo mutamento;
il mutamento è "pilotato" dagli interessi dei gruppi dominanti, che nel corso del tempo fanno sentire il loro peso;
"ateo" è una parola nata in un contesto storico in cui il predominio politico, culturale, psicologico era fortemente nelle mani di organizzazioni a fondamento religioso, oppure queste strutture ne erano sostegno e sistema per il mantenimento dello status quo a beneficio dei "dominatori".
oggi, momento in cui questo predominio è meno opprimente, in contesto ricco di strumenti tecnologici e culturali che permettono una più aperta comunicazione (qui ed ora ..... ), potrebbe essere il tempo adatto a coniare parole che danno senso a concetti nuovi; in questo sono molto daccordo con il post quotato
però non sarebbe la cosa più elegante passare da una terminologia che è nata condizionata dai pregiudizi religiosi ad una che ha pregiudizi opposti. non farebbe onore a chi lo fa; non sarebbe un completo progresso per la società.
pur non essendo religioso sono consapevole che la religiosità è un impulso psicologico umano fondamentale, che risponde a bisogni radicati profondamente nella biologia e nella cultura;
e se la cultura ha tempi di mutamento sempre più veloci, la biologia non ha queste stesse prerogative;
per questo motivo ritengo operazione estremamente delicata trovare una terminologia che metta in risalto i sacrosanti (che termine! , vero?) diritti di chi non fonda il suo sistema di pensiero su antichi presupposti religiosi, mantenendo contemporaneamente una benevola comprensione umana di chi questi bisogni soddisfa in quel modo tradizionale, perchè non sa o non può o non vuole (o altro) fare diversamente.
vorrei chiedere una cortesia; esistono già in questo forum discussioni che vertono su questi ultimi argomenti? mi interesserebbe allargare il discorso oltre a quello specifico di questa discussione e sopratutto conoscere un po' di opinioni a riguardo.
Ultima modifica di mix il Mer 14 Mar 2012 - 23:44 - modificato 1 volta.
mix- -------------
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Re: Definizione di ateismo
Benvenuto e bellissimo modo di scrivere, molto semplice e fruibile..
Spero che continuerai. benvenuto!
Non saprei..prova a vedere cose di questo tipo..
http://atei.forumitalian.com/t3880p20-credenti-redenti#120510
e comunque c'e' una finestrella di ricerca..li sulla destra, puoi provare a fare delle ricerche specifiche e scovare i 3D che ti interessano!
Ciao.
Spero che continuerai. benvenuto!
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Ciao.
delfi68- -------------
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Re: Definizione di ateismo
Io uso NON CREDENTE, mi trovo benissimo, in quanto mi risparmia la fatica di dover specificare che oltre a dio non credo neanche nelle fate, in Babbo Natale, nella democrazia, nei complotti, nei rettiliani, ecc...
loonar- ----------
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Re: Definizione di ateismo
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"Dobbiamo mettere in discussione la logica distorta di avere un dio
onnisciente ed onnipotente, che crea degli umani difettosi,
e poi dà loro la colpa dei suoi stessi errori"
Gene Roddenberry
contro giganti dalle quattro braccia, pur sapendo che sono solo mulini a vento"
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ilmaso- -------------
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Re: Definizione di ateismo
Ateo! Mi piace questa parola: è forte e netta, rimbomba come un pugno sul tavolo.mix ha scritto: ...
Me ne frego dell'etimologia e del contesto storico. Ateo! Deve scuotere e incutere timore: voglio che la gente faccia un salto indietro quanto glielo abbaio in faccia.
Ateo! Attivo, energico, operoso, veloce, dinamico, potente, vivace, pronto, risoluto.
Ateo! Un passo avanti, lo sguardo fisso nel futuro, nessuna pietà per gli inetti farfuglianti litanie davanti ad obbrobriosi feticci o indecentemente accovacciati con la testa a terra e il sedere in aria. Ateo! Sempre ritto, dignitoso fino all'estremo momento, fiero della mia umanità, orgoglioso della mia intelligenza. Ateo! Padrone di me stesso e di nessun altro, pronto al sacrificio per il bene comune, paladino della libertà. Io sono ateo!
P.S. : benvenuto.
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Minsky- --------------
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Re: Definizione di ateismo
Darrow ha scritto:Io uso NON CREDENTE, mi trovo benissimo, in quanto mi risparmia la fatica di dover specificare che oltre a dio non credo neanche nelle fate, in Babbo Natale, nella democrazia, nei complotti, nei rettiliani, ecc...
senza sottolineare che i gusti non si discutono,
epperò in effetti "non credente" presuppone la pre-esistenza del concetto di "credente"
in un sottile senso psicologico il prefisso NON potrebbe essere percepito come una subordinazione al concetto base;
qui non parlo di percezioni personali, parlo di senso comune dato alle parole nella comunità di riferimento,
che inevitabilmente condizionano la vita di ogni suo elemento, quali che siano i suoi gusti particolari; è un discorso "politico" (spero che non debba chiarire come interpretare il termine virgolettato; nel caso lo farò)
se ho inteso bene l'intenzione di Sabre03, ed altri in linea con il suo ragionamento, può essere percepito che sorge la necessità di una terminologia più avanzata che trasmetta implicitamente una visione delle cose che è diversa da quella che ha creato il termine a-teo oppure allo stesso modo, non CREDENTE
grazie per il fulmineo benvenuto
e @delfi68 sono contento che apprezzi ed espliciti il tuo gusto in merito al mio stile
sei anche troppo gentile
mix- -------------
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Re: Definizione di ateismo
Minsky ha scritto:Ateo! Mi piace questa parola: è forte e netta, rimbomba come un pugno sul tavolo.mix ha scritto: ...
Me ne frego dell'etimologia e del contesto storico. Ateo! Deve scuotere e incutere timore: voglio che la gente faccia un salto indietro quanto glielo abbaio in faccia.
Ateo! Attivo, energico, operoso, veloce, dinamico, potente, vivace, pronto, risoluto.
Ateo! Un passo avanti, lo sguardo fisso nel futuro, nessuna pietà per gli inetti farfuglianti litanie davanti ad obbrobriosi feticci o indecentemente accovacciati con la testa a terra e il sedere in aria. Ateo! Sempre ritto, dignitoso fino all'estremo momento, fiero della mia umanità, orgoglioso della mia intelligenza. Ateo! Padrone di me stesso e di nessun altro, pronto al sacrificio per il bene comune, paladino della libertà. Io sono ateo!
P.S. : benvenuto.
grazie ancora
abbiamo sicuramente sensibilità differenti; per me questa è una ricchezza in un contesto comunitario.
per esempio mi saltano all'occhio immediatamente un paio di termini del tuo post:
sacrificio e paladino
sei cresciuto anche tu, (come me), in un paese a preponderanza cattolica?
mi sono permesso una battuta; niente di grave spero; la prenderai nel modo giusto?
mix- -------------
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Re: Definizione di ateismo
delfi68 ha scritto:Benvenuto e bellissimo modo di scrivere, molto semplice e fruibile..
Spero che continuerai. benvenuto!
Non saprei..prova a vedere cose di questo tipo..
http://atei.forumitalian.com/t3880p20-credenti-redenti#120510
e comunque c'e' una finestrella di ricerca..li sulla destra, puoi provare a fare delle ricerche specifiche e scovare i 3D che ti interessano!
Ciao.
Mi associo al giudizio e al benvenuto
anteo- -------------
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Re: Definizione di ateismo
Niente di grave! Ci vuole ben altro! Inoltre è la verità. Sono cresciuto in un paese molto cattolico. Il paesello in cui sono nato io, abbarbicato alla testata di una piccola valle, è dominato da un'enorme chiesa, quasi una cattedrale. Ho ancora nitido il ricordo della vista del mio paesello natio, da lungi, entrando nella valle: un grumo di tetti rossi, sovrastato dal duomo, costruito nel punto più elevato, in cima alla piazza, e rialzato da una piattaforma con ampie scalinate su tre lati. Il massiccio chiesone, in prospettiva, sembrava posato sopra i tetti delle case: sovrastava e schiacciava l'intero borgo come un colossale gigante di pietra, mentre il campanile, staccato dalla fabbrica, si ergeva incombente, torvo e severo, a sbarrare il limite dell'abitato.mix ha scritto:grazie ancora
abbiamo sicuramente sensibilità differenti; per me questa è una ricchezza in un contesto comunitario.
per esempio mi saltano all'occhio immediatamente un paio di termini del tuo post:
sacrificio e paladino
sei cresciuto anche tu, (come me), in un paese a preponderanza cattolica?
mi sono permesso una battuta; niente di grave spero; la prenderai nel modo giusto?
Tutta la vita della comunità gravitava attorno al greve edificio, e io ho trascorso lì i miei primissimi anni, assorbendo quelle arie: fresca e salubre quella per i polmoni, tossica quella per la mente.
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Re: Definizione di ateismo
Ciao Mix e benvenuto tra noi
Io dissento dalla logica di dover definire la posizione atea o comunque la persona atea. Come ho già scritto esistono gli uomini e tra questo alcuni credono in qualcosa che non vedono, che chiamiamo credenti. Gli altri sono solo uomini. E' non è una questione lessicale, ma concettuale. Io non accetto l'attuale definizione di ateo in quanto è un non senso. Tu non puoi essere privo di qualcosa che non esiste o comunque, nel migliore dei casi, di qualcosa di cui non si può dimostrare l'esistenza. Può aver logica rispondere a chi ti chiede la tua posizione il merito alla fede che tu non credi. Ma niente di più. Ho già riportato l'esempio di chi perde i capelli. Noi li chiamiamo calvi, perchè loro sono un sotto-insieme della categoria uomini. Ma tutti sono prima capellati (salvo malattie) e poi tra questi ci sarà chi perde i capelli e diventa la sotto categoria dei pelati o calvi!! Chi sa un po' di insiemistica sa benissimo che il sistema principale sono gli uomini mentre i credenti sono un sotto sistema. Infatti tutti nasciamo come persone o esseri umani (anche donne ...ovvio ) poi solo una parte, anche se maggioritaria diventa credente. Ma il fatto che sia maggioritaria non sovverte l'ordine logico dei sistemi. Perciò più che la parola è l'approccio alla questione che va modificato.
Io dissento dalla logica di dover definire la posizione atea o comunque la persona atea. Come ho già scritto esistono gli uomini e tra questo alcuni credono in qualcosa che non vedono, che chiamiamo credenti. Gli altri sono solo uomini. E' non è una questione lessicale, ma concettuale. Io non accetto l'attuale definizione di ateo in quanto è un non senso. Tu non puoi essere privo di qualcosa che non esiste o comunque, nel migliore dei casi, di qualcosa di cui non si può dimostrare l'esistenza. Può aver logica rispondere a chi ti chiede la tua posizione il merito alla fede che tu non credi. Ma niente di più. Ho già riportato l'esempio di chi perde i capelli. Noi li chiamiamo calvi, perchè loro sono un sotto-insieme della categoria uomini. Ma tutti sono prima capellati (salvo malattie) e poi tra questi ci sarà chi perde i capelli e diventa la sotto categoria dei pelati o calvi!! Chi sa un po' di insiemistica sa benissimo che il sistema principale sono gli uomini mentre i credenti sono un sotto sistema. Infatti tutti nasciamo come persone o esseri umani (anche donne ...ovvio ) poi solo una parte, anche se maggioritaria diventa credente. Ma il fatto che sia maggioritaria non sovverte l'ordine logico dei sistemi. Perciò più che la parola è l'approccio alla questione che va modificato.
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La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem.(Ockham)
Paolo- --------------
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Re: Definizione di ateismo
Minsky ha scritto:Ateo! Mi piace questa parola: è forte e netta, rimbomba come un pugno sul tavolo.mix ha scritto: ...
Me ne frego dell'etimologia e del contesto storico. Ateo! Deve scuotere e incutere timore: voglio che la gente faccia un salto indietro quanto glielo abbaio in faccia.
Ateo! Attivo, energico, operoso, veloce, dinamico, potente, vivace, pronto, risoluto.
Ateo! Un passo avanti, lo sguardo fisso nel futuro, nessuna pietà per gli inetti farfuglianti litanie davanti ad obbrobriosi feticci o indecentemente accovacciati con la testa a terra e il sedere in aria. Ateo! Sempre ritto, dignitoso fino all'estremo momento, fiero della mia umanità, orgoglioso della mia intelligenza. Ateo! Padrone di me stesso e di nessun altro, pronto al sacrificio per il bene comune, paladino della libertà. Io sono ateo!
P.S. : benvenuto.
D'accordissimo con te Minsky, hai riassunto efficacemente anche il mio pensiero!!
ATEA, quando lo pronuncio, come hai detto tu, a testa alta, decisa, orgogliosa della mia libertà intellettuale, mi sento felice, proprio soddisfatta!
Benvenuto Mix anche da parte mia!
camilla- ------------
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Re: Definizione di ateismo
comunque secondo me si sta discutendo così tanto sulle definizioni per colpa di alcuni credenti che tirano in ballo il solito giochetto "credere che non esista", "non credere che esista" ecc.... è un continuo per cercare di mettere le persone normali in difficoltà, alla fine stiamo sempre lì... poco ci importa della definizione, non dobbiamo dimostrare niente a nessuno... devono trovare loro un modo di dimostrare l'esistenza dell'amico immaginario di turno nella loro testolina...
Lotus- -------------
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Re: Definizione di ateismo
Benvenuto mix, ottimi spunti
Tomhet- -----------
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Re: Definizione di ateismo
Minsky ha scritto:Niente di grave! Ci vuole ben altro!mix ha scritto:
mi sono permesso una battuta; la prenderai nel modo giusto?
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Inoltre è la verità. Sono cresciuto in un paese molto cattolico. Il paesello in cui sono nato io, abbarbicato alla testata di una piccola valle, è dominato da un'enorme chiesa, quasi una cattedrale.[........]
molto bene, sono contento di vedere che non ho sbagliato valutazione sulla battuta, che non sono risultato eccessivo.
-----
quello che narri mi ricorda una vacanza in valle d'Alpone;
tu sei di lì vicino, dice il campo "provenienza" nel tuo profilo;
potrebbe anche essere il posto che descrivi.
ma in quella zona del Veneto più o meno è (era?) la situazione standard
anche i miei sono di origine veneta (prov. TV);
ma io sono nato e sempre vissuto in prov. di Milano ed ho quindi acquisito la mentalità che ho grazie ad una più agevole autonomia dalla loro; anche se le loro pressioni, finchè hanno potuto, le hanno esercitate tutte
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Re: Definizione di ateismo
Paolo ha scritto:Ciao Mix e benvenuto tra noi
fa comunque piacere trovare un ambito dove, pur avendo ed esprimendo idee differenti, si ottenga un'accoglienza così cordiale;
comunque .....
perchè dovrebbe essere la cosa consueta;
ma troppo spesso mi imbatto in "personaggi" che percepiscono l'avere idee differenti dalle loro una critica implicita alle loro posizioni;
penso che il meccanismo sottostante sia che tutti dobbiamo conformarci alle idee "giuste" e chi ha altre idee, che propone/espone tranquillamente come corrette, positive, giuste, sta mettendo in dubbio, in pericolo, le sue.
invece in un universo dove ognuno di noi è unico ed irripetibile (per ora) a me sembra normale, fruttifero e più interessante avere un ventaglio ampio di idee su cui ragionare.
OK, abbiamo la stessa reazione: dissentiamo dalla logica reciprocaPaolo ha scritto:
Io dissento dalla logica di dover definire la posizione atea o comunque la persona atea. Come ho già scritto esistono gli uomini e tra questo alcuni credono in qualcosa che non vedono, che chiamiamo credenti. Gli altri sono solo uomini. E' non è una questione lessicale, ma concettuale.
tu preferisci sottolineare l'aspetto concettuale di questa questione
io gradisco di più quello lessicale, come dici tu; io direi linguistico; ma credo che il concetto sottostante sia il medesimo;
credo che l'aspetto concettuale possa essere più importante a livello personale;
quello linguistico più determinante a livello "politico" (non si può più scrivere politico senza metterci le virgolette, grazie alla bella classe politica degli ultimi decenni )
infatti l'uso del linguaggio ha impatto nella vita sociale;
il linguaggio è uno degli strumenti più subdoli e potenti con cui si condizionano (e ci si fa condizionare nel..) le scelte generali, comunitarie.
la realtà dei fatti dimostra ampiamente la qualità delle scelte comunitarie fatte negli ultimi decenni. qualcuno ha dei dubbi che siamo lontani dall'ottimo, in questa operazione? che potremmo fare facilmente di meglio?
ci vedo anche l'utilizzo spregiudicato del linguaggio come causa ed effetto di tutto ciò.
Paolo ha scritto:
Io non accetto l'attuale definizione di ateo in quanto è un non senso.
non accettare l'attuale definizione sta nelle tue prerogative di libertà;
purtroppo, per la tua tesi, il linguaggio è uno strumento inscindibile dalla relazione con altre persone.
l'attuale definizione (che è un costrutto umano, passibile di mutamento, ovvio) è un concetto codificato su convenzioni generalmente accettate; non una questione di gusti personali;
non serve dire molto su cosa sarebbe il linguaggio se poggiasse sulla completa libertà
personale di dare il senso meglio desiderato ad una stringa di lettere che forma una parola. purtroppo per poter utilizzare questo strumento dobbiamo sottostare a delle regole, che ci sono insegnate quando siamo inermi, ma che è ragionevole accettare quando siamo in grado di decidere autonomamente. il linguaggio è talmente naturale, necessario, comodo, piacevole, ..... , altri plus, che è improponibile pensare di non rispettarne le regole fondamentali di funzionamento;
ed ancora, se ne vedono bene i risultati dell'incuria nel rispetto delle regole, nel degrado civile attuale; con questo non volendo dire che il linguaggio è la sola causa di tutto ciò; solo che ne è un indicatore illuminante.
Paolo ha scritto:Tu non puoi essere privo di qualcosa che non esiste o
comunque, nel migliore dei casi, di qualcosa di cui non si può
dimostrare l'esistenza. Può aver logica rispondere a chi ti chiede la
tua posizione il merito alla fede che tu non credi. Ma niente di più. Ho
già riportato l'esempio di chi perde i capelli. Noi li chiamiamo calvi,
perchè loro sono un sotto-insieme della categoria uomini. Ma tutti sono
prima capellati
(salvo malattie) e poi tra questi ci sarà chi perde i capelli e diventa
la sotto categoria dei pelati o calvi!! Chi sa un po' di insiemistica
sa benissimo che il sistema principale sono gli uomini mentre i credenti
sono un sotto sistema. Infatti tutti nasciamo come persone o esseri
umani (anche donne ...ovvio
) poi solo una parte, anche se maggioritaria diventa credente. Ma il
fatto che sia maggioritaria non sovverte l'ordine logico dei sistemi.
alcune ipotesi scientifiche partono dall'idea che esista una predisposizione (mi tengo largo) umana allo sviluppo di un pensiero religioso;
ciò mi sembra molto verosimile e coerente con molti aspetti delle cose che possiamo osservare
se partissimo da questo presupposto, dovresti definire gli atei come i calvi: coloro che non hanno più, meglio non usano più, una caratteristica innata negli individui della specie. (il che potrebbe essere valutato come un progresso evolutivo, bada bene; atei= + evoluti , questa sento già che piacerà ; come aver perso la coda - così facciamo il bis - )
ma anche se parti da un secondo dopo che sei nato, se ciò è avvenuto in una società dove la cultura generalmente accettata ha forti sentimenti religiosi, il suo linguaggio rispecchierà necessariamente (se è allineato alla realtà, cosa non sempre vera) questa sua caratteristica;
in pratica, sia che stia nella biologia, sia che, in civiltà a base religiosa, solo nella cultura, l'ateismo è l'abbandono di una caratteristica ancestrale.
da parte mia ciò è detto senza il benchè minimo giudizio di valore.
in un certo senso: SIPaolo ha scritto:Perciò più che la parola è l'approccio alla questione che va modificato.
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dimenticavo la cosa più importante: grazie a tutti per l'ottima accoglienza.
che stress l'utilizzo delle emoticons!!![url=http://atei.forumitalian.com/javascript:emoticonp('')][/url]fanno un po' quel che vogliono loro!?!
ogni volta che ne piazzo una mi ritrovo nel post pubblicato codice indesiderato ed emoticon doppie; ecco!!! questo lo lascio così per farvi capire [url=http://atei.forumitalian.com/javascript:emoticonp('')][/url]
poi la finestra di scrittura dei post è troppo stretta
por favor, mi date un'indicazione dove far presente questi piccoli fastidi? thanks
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Re: Definizione di ateismo
Forse può esserti d'aiuto:mix ha scritto:dimenticavo la cosa più importante: grazie a tutti per l'ottima accoglienza.
che stress l'utilizzo delle emoticons!!![url=http://atei.forumitalian.com/javascript:emoticonp('')][/url]fanno un po' quel che vogliono loro!?!
ogni volta che ne piazzo una mi ritrovo nel post pubblicato codice indesiderato ed emoticon doppie; ecco!!! questo lo lascio così per farvi capire [url=http://atei.forumitalian.com/javascript:emoticonp('')][/url]
poi la finestra di scrittura dei post è troppo stretta
por favor, mi date un'indicazione dove far presente questi piccoli fastidi? thanks
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Ospite- Ospite
Re: Definizione di ateismo
Darrow ha scritto:Io uso NON CREDENTE, mi trovo benissimo, in quanto mi risparmia la fatica di dover specificare che oltre a dio non credo neanche nelle fate, in Babbo Natale, nella democrazia, nei complotti, nei rettiliani, ecc...
Non sempre, ricordati di con chi hai a che fare
In questo senso, quantunque io in linea di principio dissenta, hao dato un verde a Minski.
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Re: Definizione di ateismo
Il paesello è Arsiero, in val d'Astico (Vicenza):mix ha scritto:quello che narri mi ricorda una vacanza in valle d'Alpone;
tu sei di lì vicino, dice il campo "provenienza" nel tuo profilo;
potrebbe anche essere il posto che descrivi.
ma in quella zona del Veneto più o meno è (era?) la situazione standard
anche i miei sono di origine veneta (prov. TV);
ma io sono nato e sempre vissuto in prov. di Milano ed ho quindi acquisito la mentalità che ho grazie ad una più agevole autonomia dalla loro; anche se le loro pressioni, finchè hanno potuto, le hanno esercitate tutte
Come si può vedere, la chiesa è sopraelevata di una dozzina di metri dal piano stradale, e sovrasta i tetti delle case prospicenti la piazza.
mix ha scritto:che stress l'utilizzo delle emoticons!!![url=http://atei.forumitalian.com/javascript:emoticonp('')][/url]fanno un po' quel che vogliono loro!?!
ogni volta che ne piazzo una mi ritrovo nel post pubblicato codice indesiderato ed emoticon doppie; ecco!!! questo lo lascio così per farvi capire [url=http://atei.forumitalian.com/javascript:emoticonp('')][/url]
poi la finestra di scrittura dei post è troppo stretta
por favor, mi date un'indicazione dove far presente questi piccoli fastidi? thanks
Prova a cliccare il bottone indicato dalla freccia (è un toggle). Il problema dovrebbe risolversi.
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Minsky- --------------
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Re: Definizione di ateismo
Ciao Mix, Benvenuto, ah ah, sei ateo o miscredente oppure non credi in nessuna divinità?
Insomma scegli uno schieramento perché da noi i creazionisti hanno convinto qualcuno che come la metti c'è fede, questa provocazione ha fatto centro innestando ambiguità e la necessità di trovare la definizione migliore per... per essere ateo, miscredente, irreligioso, etc...
Insomma scegli uno schieramento perché da noi i creazionisti hanno convinto qualcuno che come la metti c'è fede, questa provocazione ha fatto centro innestando ambiguità e la necessità di trovare la definizione migliore per... per essere ateo, miscredente, irreligioso, etc...
SergioAD- -------------
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Data d'iscrizione : 30.01.10
Re: Definizione di ateismo
sinceramente non mi capita frequentemente di dovermi definire in relazione a queste categorie;SergioAD ha scritto:Ciao Mix, Benvenuto, ah ah, sei ateo o miscredente oppure non credi in nessuna divinità?
Insomma scegli uno schieramento perché da noi i creazionisti hanno convinto qualcuno che come la metti c'è fede, questa provocazione ha fatto centro innestando ambiguità e la necessità di trovare la definizione migliore per... per essere ateo, miscredente, irreligioso, etc...
è anche passato parecchio tempo da quando erano riflessioni di una certa importanza nella mia vita;
bei tempi, ero giovane e tutto il resto; ma anche ora le cose vanno soddisfacentemente;
certo si ricordano prima gli aspetti positivi che ora mancano nostalgicamente, di quelli negativi, ora lasciati alle spalle e dimenticati. benefici dell'oblio.
chiaro che "schierarsi"(termine fastidiosamente battagliero/guerresco; per i gusti miei) in questo forum è molto naturale;
allora mi "definisco" meglio, oltre alla scala di Dawkins 70/70 aggiornata nel mio profilo.
non ho più la coda, non sono religioso;
il concetto di Dio è un costrutto umano;
che soddisfa bisogni fondamentali dell'uomo;
può essere un'utile velo sulla realtà delle cose; specialmente quando fanno molta paura e provocano dolori insostenibili.
ora devo scappare, poi magari specifico meglio.
mix- -------------
- Numero di messaggi : 6549
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Re: Definizione di ateismo
Loris, Paolo,
Una corretta definizione e' importante SE e' vero come E' vero che siamo impegnati sul fronte dei diritti civili. Fare gruppo e' essenziale: sono 2000 anni che i credenti si associano per annullarci e sarebbe ora che ne traessimo qualche insegnamento.
Una corretta definizione e' importante SE e' vero come E' vero che siamo impegnati sul fronte dei diritti civili. Fare gruppo e' essenziale: sono 2000 anni che i credenti si associano per annullarci e sarebbe ora che ne traessimo qualche insegnamento.
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A mmagna' e asctema' tutte sta' a cumenza'
Sabre03- -------------
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Data d'iscrizione : 29.02.12
Re: Definizione di ateismo
Ciao Mix, benvenuto! Perchè il nome Mix? Quel Tao rotante mi sta ipnotizzando!
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Lei è cattolico? Allora mi perdoni
BestBeast- -----------
- Numero di messaggi : 2926
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Re: Definizione di ateismo
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Rasputin- ..............
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