Cerimonie cristiane

Nadine ha scritto:Se si trattasse di un matrimonio Thailandese avreste un atteggiamento diverso? Il rito tradizionale thailandese se non sbaglio prevede che i coniugi siano benedetti da tutti gli invitati, i quali devono versare acqua benedetta sui loro palmi... lo fareste?

No. escludo categoricamente la mia partecipazione, anche solo passiva, ad un qualsiasi rito superstizioso/sciamanico/salcazzo

Rasputin ha scritto:

invisiblemonsters ha scritto:Credo che vada valutato il rapporto che hai con la tua famiglia, il loro grado di apertura mentale etc...
Purtroppo molto spesso tocca adeguarsi per giungere ad un livello di "pace" (o semplicemente per evitarsi rotture di maroni) sappi orientarti un po', se proprio ci tengono va in Chiesa a sorbirti l'inutile manfrina, altrimenti, nel caso siano consapevoli e rispettosi (e purtroppo molto spesso non è così) recati direttamente al ricevimento.
La questione cerimonie è proprio dura da mandar giù

Io sono contrario. Se mi devo "Adeguare" per la pace in famiglia significa che essa non vale niente

Sono d'accordo, però esaminavo il caso in cui Lenz tenesse a "mantenere i contatti", sottraendosi a discussioni poco prolifiche

Allora vale la mia prima risposta, se sono parenti ricchi può valere la pena di calare i pantaloni

Nadine ha scritto:Se si trattasse di un matrimonio Thailandese avreste un atteggiamento diverso? Il rito tradizionale thailandese se non sbaglio prevede che i coniugi siano benedetti da tutti gli invitati, i quali devono versare acqua benedetta sui loro palmi... lo fareste?

Che differenza c'è? Potrebbe anche essere un rito afghano (dove magari ci si fa esplodere le budella in segno di sacrificio, che ne so), la sostanza non cambia

Nadine ha scritto:Se si trattasse di un matrimonio Thailandese avreste un atteggiamento diverso? Il rito tradizionale thailandese se non sbaglio prevede che i coniugi siano benedetti da tutti gli invitati, i quali devono versare acqua benedetta sui loro palmi... lo fareste?

Se si trattasse di un matrimonio BDSM avreste un atteggiamento diverso? Il rito tradizionale BDSM se non sbaglio prevede che la schiava indossi un collare, il quale ha una specifica valenza simbolica di appartenenza. Quando un Dom offre un collare attesta ufficialmente il legame che intercorre tra i soggetti, ufficializza l’esclusività del rapporto, una sorta di patto “matrimoniale” o per meglio dire di reciproca appartenenza esclusiva, si esteriorizza un legame che sancisce l’unicità della slave per il Dominante che non dovrà porre nessuno allo stesso livello... lo fareste?

di solito cerco di evitare le cerimonie, ma l'ultima volta sono andata al matrimonio di mia cugina, perchè lei ci teneva che io ci andassi, e faceva piacere anche a me esserci. sono entrata in chiesa come se fossi entrata in un qualsiasi altro posto, mi sono seduta in fondo, insieme ad una mia altra cugina e ci siamo fatte i cavoli nostri, le ho fatto da testimone per la funzione civile, per quella religiosa ovviamente ha trovato un'altra persona, e francamente non so nemmeno cosa abbia detto il prete! stessa cosa vale per i funerali, vado se mi va di stare accanto a chi ha perso il morto, esco ed entro dalla chiesa a mio piacimento, fregandomene del prete. essere atei, non significa, non partecipare alla felicità/sofferenza altrui, semplicemente non partecipare "attivamente" alle funzioni.
entrerei tranquillamente in una moschea, in una sinagoga, o in un manicomio, senza per questo sentirmi coinvolta.

Nadine ha scritto:Se si trattasse di un matrimonio Thailandese avreste un atteggiamento diverso? Il rito tradizionale thailandese se non sbaglio prevede che i coniugi siano benedetti da tutti gli invitati, i quali devono versare acqua benedetta sui loro palmi... lo fareste?

se lo paragoni alla comunione non lo farei, se è invece un rito che devono fare gli invitati solo in quanto tali, lo farei senza problemi, come il lancio del riso/petali.

L'ultima volta che ho messo piede in una chiesa è stato per il funerale di un caro amico, oltre 4 anni fa. Non so perché ci sono andato, purtroppo a lui oramai non gliene poteva fregare di meno, che io andassi al funerale, come di avere un funerale, se è per questo. Forse ero un po' stordito e incredulo per il modo assurdo in cui ci ha lasciato le penne, e così non ho fatto tante riflessioni. Ci sono andato. Mi sono messo in fondo vicino alla porta, e ho fatto bene, perché non sono riuscito a resistere a lungo. Quando il prete ha cominciato a sparare le sue cazzate sono fuggito via di corsa, in preda ai conati.

Ieri mi sono passata in rassegna una sequela di morti per palazzine esplose, auto ribaltate, imbecilli che ti tagliano la strada, che ho immediatamente pensato a due cose: 
1) "questi il natale l'hanno avuto, poveretti"
2) un confuso rigurgito per come funziona il mondo, che è ovviamente completamente governato, se così si può dire, dal caso
Perciò è importante che niente stupisca, un giorno sei alive and well, in benessere e forma, il giorno dopo nutri i saprofiti dell'Arkansas con il tuo corpo che se ne vola oltreoceano.

sinceramente io mi godo la libertà che mi regala l'ateismo, e faccio ciò che voglio, se voglio essere presente all'ultimo saluto di una persona che muore, per vari motivi, vado al funerale, che sia in chiesa, in sinagoga o in un centro commerciale.