Dialoghi credente-ateo
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Paolo
Ludwig von Drake
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Dialoghi credente-ateo
A me piacciono gli scacchi e mi piace pensare a diverse aperture da parte dell’avversario.Paolo ha scritto:Credente = C Ateo = A
C: lo sai che l'universo è stato creato da dio? E' lui che ha cerato tutto anche l'universo, la terra, ci ha messo lui sopra l'uomo, così come lo vedi tu oggi, ovvero a sua immagine e somiglianza.
A: no no, non lo sapevo anche perchè non so chi sia dio.
C: dio è un'entità sovrannaturale eterna, onnipotente, onnipresente e infinita. E' il Creatore, colui che ha fatto tutto quello che tu oggi vedi.
A: ahh interessante, ma mi dici come posso conoscere o avere qualche contatto con questa entità. Se è così potente se ha creato 100.000.000.000.000.000.000.000 stelle più tutti i pianeti e tutti i vari astri cosmici, i buchi nei, la materia oscura, ovviamente oltre che la terra e l'uomo, deve essere presente ovunque. Spiegami allora come faccio a capire cosa sia. Io non mi ero accorto di nulla.
C: non esiste la possibilità di vedere o di avere alcun contatto con dio. Nessuno l'ha mai visto. Non c'è nessuna prova della sua esistenza. Quello che tu devi fare è aver fede e credere nella sua esistenza. Perciò se tu crederai che esiste allora sei sicuro che lui esiste. Se tu lo preghi lui ti da la fede e con quella crederai.
A: scusa ma il tuo ragionamento mi sembra un po' contorto. Tu mi parli dell'esistenza di una entità tanto potente da aver creato dal nulla oltre che tutto il mondo che ci circonda, gli uomini con tutte le loro capacità, un quantità di corpi celesti che nessuna mente può anche lontanamente concepire, però non sei in grado di darmi nemmeno una piccola indicazione di come io possa rendermi conto della sua esistenza. Mi dici che ci devo credere e così esiste. Ma sei sicuro che esista veramente. Io, da quel poco che la scienza oggi ha potuto capire studiando sia l'uomo che il mondo, ha trovato una grande quantità di evidenze che fanno pensare a ben altra origine della terra, dell'uomo e di tutto l'universo.
Perciò ti ribadisco la mia perplessità. Senza alcuna prova ne fisica ne logica, senza alcuna possibilità di avere alcun contatto con questa entità come fai ad essere così sicuro che ci sia realmente ?
C: si certo, io sono sicuro che esiste anche perchè tu non puoi dimostrare che non esiste e questo mi legittima a credere che sia così.
A: scusa ma devo dimostrare che non esiste cosa? Io ero pacifico a studiare l'evoluzione della specie umana, un po' di antropologia, psicologia, archeologia e mi affascina anche l'astronomia, anche se per la verità sono un po' ingorantino in materia. Ho raccolto tantissimi elementi, o conosciuto tantissimi fatti sia storici che biologici e tu adesso mi dici che ho sbagliato tutto, che non è vero niente e annulli in un secondo la mia vita culturale semplicemente sostenendo che vi sia una entità di cui non si può sapere nulla ma che ha fatto tutto. E l'unico argomento che mi porti a supporto di questo è che io non sarei in grado di dimostrare che tu hai torto e che questa entità, che tu chiami dio, non esista.
Pensala come vuoi ma io continuo a studiare e a interessarmi di cose che posso vedere, misurare, testare e verificarne le sue caratteristiche. Sei libero di avere le tue idee, però non avere la pretesa che io ti dimostri che non esiste un qualcosa che non so nemmeno cosa sia e per di più non lo sai neanche tu. Questo è tropo anche per me!
Ora, Paolo immagina questa apertura:
C: lo sai che l'universo è stato creato da dio? E' lui che ha cerato tutto anche l'universo, la terra, ci ha messo lui sopra l'uomo, così come lo vedi tu oggi, ovvero a sua immagine e somiglianza.
A me ne viene in mente un’altra:
C: l’estremo numero di possibilità mi porta incertezza e questa incertezza mi porta angoscia; la percezione della libertà mi dà le vertigini. La fede è l’unico rimedio adeguato che ho trovato ad angoscia e disperazione, nate anche dalla possibilità del nulla. Il nulla è per me l’assolutamente negativo a livello emozionale e per affrontarlo ho necessità di appellarmi all’assolutamente positivo, che io chiamo Dio e che consiste in un salto a piè pari nell’irrazionale.
Oppure:
C: la ragione è insufficiente a spiegare il mondo, ma noi possediamo un altro strumento di conoscenza che è l’intuizione ed è attraverso l’intuizione che io colgo un fondamento ultimo di tutta la realtà che chiamo Dio.
Sarà che io ho in mente credenti diversi, quando immagino dei dialoghi...
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Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro
perchè il "male" ed il "potere" hanno un aspetto così tetro?
Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità,
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Re: Dialoghi credente-ateo
Vedi Lud, quello che io ho voluto evidenziare con il primo intervento è il fatto che è sbagliato dar per scontato, ovviamente in una visione puramente logica, che l'idea di dio sia un dato oggettivo e non soggettivo. Come ho già scritto esiste solo chi crede in dio, non certo dio! Poi tutto quello che tu hai esposto sono per lo più valutazioni e questioni emotive, che hanno poco a che fare con la logica.
Ultima modifica di Paolo il Mar 17 Lug 2012 - 20:19 - modificato 1 volta.
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La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
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Paolo- --------------
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Re: Dialoghi credente-ateo
A: Cos'è più probabile, che la tua intuizione frutto della tua e tua soltanto mente umana, che spesso si dimostra fallace, sia vera oppure che quella che chiami intuizione sia solo una manifestazione di ciò che vorresti fosse vero tanto per rincuorarti?C: la ragione è insufficiente a spiegare il mondo, ma noi possediamo un altro strumento di conoscenza che è l’intuizione ed è attraverso l’intuizione che io colgo un fondamento ultimo di tutta la realtà che chiamo Dio.
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Re: Dialoghi credente-ateo
La logica è ben altro.Paolo ha scritto:Vedi Lud, quello che io ho voluto evidenziare con il primo intervento è il fatto che è sbagliato dar per scontato, ovviamente in una visione puramente logica, che l'idea di dio sia un dato oggettivo e non soggettivo. Come ho già scritto esiste solo chi crede in dio, non certo dio! Poi tutto quello che tu hai esposto sono per lo più valutazioni e questioni emotive, che hanno poco a che fare con la logica.
C: Nella mia vita spesso scelgo in base all'intuito e spesso le conclusioni, sebbene non fondate su dati evidenti, sono corrette, anche se me ne accorgo solo dopo. Conosci la storia del tacchino? Tu sei un po' come il tacchino con meno di un anno che, in base agli elementi che ha a disposizione, pensa che al giorno del ringraziamento gli daranno regolarmente da mangiare e andrà a dormire. Invece, il tacchino, anche senza elementi oggettivi a supporto della sua idea, avrebbe potuto intuire che quel giorno sarebbe morto. Certo, in base ai 364 giorni di esperienza e di dati accumulati, quel giorno gli avrebbero dovuto dare da mangiare come gli altri, ma non sempre la cosa apparentemente più probabile è quella corretta.Tomhet ha scritto:A: Cos'è più probabile, che la tua intuizione frutto della tua e tua soltanto mente umana, che spesso si dimostra fallace, sia vera oppure che quella che chiami intuizione sia solo una manifestazione di ciò che vorresti fosse vero tanto per rincuorarti?C: la ragione è insufficiente a spiegare il mondo, ma noi possediamo un altro strumento di conoscenza che è l’intuizione ed è attraverso l’intuizione che io colgo un fondamento ultimo di tutta la realtà che chiamo Dio.
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Re: Dialoghi credente-ateo
A: Spesso sono corrette, ma non bisogna dimenticare che l'intuito molto frequentemente è accompagnato da una buona dose di fatti secondari e un minimo di buon senso. Al contrario quando questi vengono a mancare spesso l'intuito fallisce e fallisce proprio perché le proprie aspettative non corrispondono alla realtà dei fatti.Ludwig von Drake ha scritto:C: Nella mia vita spesso scelgo in base all'intuito e spesso le conclusioni, sebbene non fondate su dati evidenti, sono corrette, anche se me ne accorgo solo dopo. Conosci la storia del tacchino? Tu sei un po' come il tacchino con meno di un anno che, in base agli elementi che ha a disposizione, pensa che al giorno del ringraziamento gli daranno regolarmente da mangiare e andrà a dormire. Invece, il tacchino, anche senza elementi oggettivi a supporto della sua idea, avrebbe potuto intuire che quel giorno sarebbe morto. Certo, in base ai 364 giorni di esperienza e di dati accumulati, quel giorno gli avrebbero dovuto dare da mangiare come gli altri, ma non sempre la cosa apparentemente più probabile è quella corretta.Tomhet ha scritto:A: Cos'è più probabile, che la tua intuizione frutto della tua e tua soltanto mente umana, che spesso si dimostra fallace, sia vera oppure che quella che chiami intuizione sia solo una manifestazione di ciò che vorresti fosse vero tanto per rincuorarti?C: la ragione è insufficiente a spiegare il mondo, ma noi possediamo un altro strumento di conoscenza che è l’intuizione ed è attraverso l’intuizione che io colgo un fondamento ultimo di tutta la realtà che chiamo Dio.
Nell'universo del tacchino, ogni giorno può essere il giorno del ringraziamento, cosa gli conviene fare, tentare quotidianamente la fuga dalla sua realtà per un idea infondata dall'esperienza, oppure, tramite i dati a disposizione, capire l'andazzo delle cose ignorando le sue speranze?
Tomhet- -----------
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Re: Dialoghi credente-ateo
C: Hai ragione quando dici che nella maggior parte dei casi l’intuito, quando ha successo, è legato a una serie di fatti secondari che non riusciamo a collegare a livello conscio. Dunque, anche se a livello conscio non riesco a delineare tutti i passaggi che mi portano a credere che esista un fondamento ultimo di tutto l’universo, non è detto che non ci sia tutta una serie di fatti secondari che non colgo/collego consciamente e/o che la mia conclusione intuitiva non sia corretta.Tomhet ha scritto:A: Spesso sono corrette, ma non bisogna dimenticare che l'intuito molto frequentemente è accompagnato da una buona dose di fatti secondari e un minimo di buon senso. Al contrario quando questi vengono a mancare spesso l'intuito fallisce e fallisce proprio perché le proprie aspettative non corrispondono alla realtà dei fatti.
Nell'universo del tacchino, ogni giorno può essere il giorno del ringraziamento, cosa gli conviene fare, tentare quotidianamente la fuga dalla sua realtà per un idea infondata dall'esperienza, oppure, tramite i dati a disposizione, capire l'andazzo delle cose ignorando le sue speranze?
Io non altero la mia vita sulla base dell’esistenza di tale fondamento ultimo, credo semplicemente che tale fondamento esista. Il comportamento quotidiano lo regolo in base a ciò che intuisco o comprendo della realtà quotidiana.
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Re: Dialoghi credente-ateo
A: visto le cantonate che l'uomo ha preso nel valutare i vari fenomeni io seguo un procedimento logico scientifico. Per spiegare meglio ti riporto cosa si deve intendere per metodo scientifico.
http://www.scienzeascuola.it/joomla/le-lezioni/24-lezioni/331-il-metodo-scientifico-o-sperimentale
Anticamente l’uomo ha cercato di spiegare i fenomeni naturali di cui era testimone imputandoli all’azione delle divinità, oppure attribuendoli alla stregoneria o alla magia.
Con Galileo Galilei (1564-1642) è stato introdotto il metodo sperimentale: esso si basa su una prima osservazione, seguita da un esperimento, sviluppato in maniera controllata, in modo tale che si possa riprodurre il fenomeno che si vuole studiare. L’esperimento ha lo scopo di convalidare o confutare l’ipotesi che lo scienziato ha formulato, ipotesi che ha lo scopo di spiegare i meccanismi alla base di quel particolare evento.
Nel primo caso (convalida dell’ipotesi) si procede con l’esecuzione di un gran numero di esperimenti, in maniera tale che i risultati acquisiti siano attendibili (analisi statistica): i dati raccolti vengono elaborati e successivamente viene formulata una teoria: quest’ultima viene utilizzata, spesso insieme ad altre teorie, per formulare una legge. La teoria ipotizza la causa o le cause all’origine di un fenomeno mentre la legge descrive un fenomeno che avviene con una certa regolarità.
Nel secondo caso (rigetto dell’ipotesi) l’ipotesi viene modificata e sottoposta a nuovi esperimenti.
Il metodo scientifico si basa su alcuni presupposti, ad esempio che gli eventi naturali osservati hanno delle cause precise ed identificabili, che ci sono degli schemi utilizzabili per descrivere quanto accade in natura, che se un evento si verifica con una certa frequenza alla base c’è la stessa causa, che ciò che una persona percepisce può essere percepita anche da altri, che si applicano le stesse leggi fondamentali della natura, indipendentemente da dove e quando si verificano determinati eventi.
In pratica il metodo scientifico è un modo di conseguire informazioni sul meccanismo di eventi naturali proponendo delle risposte alle domande poste: per determinare se le soluzioni proposte sono valide si utilizzano dei test (esperimenti) condotti in maniera rigorosa.
La rigorosità del metodo scientifico risiede nel fatto che una teoria non è mai definitiva ma è suscettibile di modifiche o di sostituzioni, qualora vengano alla luce nuovi aspetti non ancora considerati. Il metodo scientifico richiede una ricerca sistematica di informazioni e un continuo controllo per verificare se le idee preesistenti sono ancora supportate dalle nuove informazioni. Se i nuovi elementi di prova non sono favorevoli, gli scienziati scartano o modificano le loro idee originarie. Il pensiero scientifico viene quindi sottoposto ad una costante critica, una modifica ma anche ad una rivalutazione: è questo che lo rende così grande ed universale.
http://www.scienzeascuola.it/joomla/le-lezioni/24-lezioni/331-il-metodo-scientifico-o-sperimentale
Anticamente l’uomo ha cercato di spiegare i fenomeni naturali di cui era testimone imputandoli all’azione delle divinità, oppure attribuendoli alla stregoneria o alla magia.
Con Galileo Galilei (1564-1642) è stato introdotto il metodo sperimentale: esso si basa su una prima osservazione, seguita da un esperimento, sviluppato in maniera controllata, in modo tale che si possa riprodurre il fenomeno che si vuole studiare. L’esperimento ha lo scopo di convalidare o confutare l’ipotesi che lo scienziato ha formulato, ipotesi che ha lo scopo di spiegare i meccanismi alla base di quel particolare evento.
Nel primo caso (convalida dell’ipotesi) si procede con l’esecuzione di un gran numero di esperimenti, in maniera tale che i risultati acquisiti siano attendibili (analisi statistica): i dati raccolti vengono elaborati e successivamente viene formulata una teoria: quest’ultima viene utilizzata, spesso insieme ad altre teorie, per formulare una legge. La teoria ipotizza la causa o le cause all’origine di un fenomeno mentre la legge descrive un fenomeno che avviene con una certa regolarità.
Nel secondo caso (rigetto dell’ipotesi) l’ipotesi viene modificata e sottoposta a nuovi esperimenti.
Il metodo scientifico si basa su alcuni presupposti, ad esempio che gli eventi naturali osservati hanno delle cause precise ed identificabili, che ci sono degli schemi utilizzabili per descrivere quanto accade in natura, che se un evento si verifica con una certa frequenza alla base c’è la stessa causa, che ciò che una persona percepisce può essere percepita anche da altri, che si applicano le stesse leggi fondamentali della natura, indipendentemente da dove e quando si verificano determinati eventi.
In pratica il metodo scientifico è un modo di conseguire informazioni sul meccanismo di eventi naturali proponendo delle risposte alle domande poste: per determinare se le soluzioni proposte sono valide si utilizzano dei test (esperimenti) condotti in maniera rigorosa.
La rigorosità del metodo scientifico risiede nel fatto che una teoria non è mai definitiva ma è suscettibile di modifiche o di sostituzioni, qualora vengano alla luce nuovi aspetti non ancora considerati. Il metodo scientifico richiede una ricerca sistematica di informazioni e un continuo controllo per verificare se le idee preesistenti sono ancora supportate dalle nuove informazioni. Se i nuovi elementi di prova non sono favorevoli, gli scienziati scartano o modificano le loro idee originarie. Il pensiero scientifico viene quindi sottoposto ad una costante critica, una modifica ma anche ad una rivalutazione: è questo che lo rende così grande ed universale.
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Re: Dialoghi credente-ateo
C: Io, invece, seguo anche l'intuito, visto che nella mia vita spesso mi è tornato utile. Posso porti una domanda?Paolo ha scritto:A: visto le cantonate che l'uomo ha preso nel valutare i vari fenomeni io seguo un procedimento logico scientifico.
[...]
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Re: Dialoghi credente-ateo
Ludwig von Drake ha scritto:
C: l’estremo numero di possibilità mi porta incertezza e questa incertezza mi porta angoscia; la percezione della libertà mi dà le vertigini. La fede è l’unico rimedio adeguato che ho trovato ad angoscia e disperazione, nate anche dalla possibilità del nulla. Il nulla è per me l’assolutamente negativo a livello emozionale e per affrontarlo ho necessità di appellarmi all’assolutamente positivo, che io chiamo Dio e che consiste in un salto a piè pari nell’irrazionale.
Oppure:
C: la ragione è insufficiente a spiegare il mondo, ma noi possediamo un altro strumento di conoscenza che è l’intuizione ed è attraverso l’intuizione che io colgo un fondamento ultimo di tutta la realtà che chiamo Dio...
Le religioni sfruttano le incertezze e l'angoscia per procurare nuovi adepti.
Pensa ai TdG, che prima spaventavano con la fine del mondo e adesso preannunciano la fine di questo sistema. E la gente ha paura o come diceva mio padre "TANTO, MALE NON PUO' FARE".
mecca domenico- -----------
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Re: Dialoghi credente-ateo
Bene, sono contento per te Lud! Ma non tutti hanno capacità intuitiva così si devono affidare a qualche altro metodo. Certo dimmi pure, cosa vuoi sapere?
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Re: Dialoghi credente-ateo
Ehi! Hai infranto le regole del gioco! Devi premette A: se scrivo come ateo e C: se scrivi come credente!!! E poi non dovete affollarvi, altrimenti non so cosa inventarmi nella parte del credente... Scusate mod se ho usato il rosso, ma fingo di fare il mod di questo giochetto del dialogo, se non va bene ditemelo che modifico il colore.mecca domenico ha scritto:Ludwig von Drake ha scritto:
C: l’estremo numero di possibilità mi porta incertezza e questa incertezza mi porta angoscia; la percezione della libertà mi dà le vertigini. La fede è l’unico rimedio adeguato che ho trovato ad angoscia e disperazione, nate anche dalla possibilità del nulla. Il nulla è per me l’assolutamente negativo a livello emozionale e per affrontarlo ho necessità di appellarmi all’assolutamente positivo, che io chiamo Dio e che consiste in un salto a piè pari nell’irrazionale.
Oppure:
C: la ragione è insufficiente a spiegare il mondo, ma noi possediamo un altro strumento di conoscenza che è l’intuizione ed è attraverso l’intuizione che io colgo un fondamento ultimo di tutta la realtà che chiamo Dio...
Le religioni sfruttano le incertezze e l'angoscia per procurare nuovi adepti.
Pensa ai TdG, che prima spaventavano con la fine del mondo e adesso preannunciano la fine di questo sistema. E la gente ha paura o come diceva mio padre "TANTO, MALE NON PUO' FARE".
Allora, sistemiamo:
A: Le religioni sfruttano le incertezze e l'angoscia per procurare nuovi adepti.
Pensa ai TdG, che prima spaventavano con la fine del mondo e adesso preannunciano la fine di questo sistema. E la gente ha paura o come diceva mio padre "TANTO, MALE NON PUO' FARE".
C: Io non appartengo a nessuna religione.
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Re: Dialoghi credente-ateo
Aridaje, ma sono così difficili le regole? Devi premettere la C: o la A: e non devi rivolgerti al me Lud, sto interpretando la parte del credente!!! (sempre funzione mod del gioco)Paolo ha scritto:Bene, sono contento per te Lud! Ma non tutti hanno capacità intuitiva così si devono affidare a qualche altro metodo. Certo dimmi pure, cosa vuoi sapere?
A: Bene, sono contento per te amico credente! Ma non tutti hanno capacità intuitiva così si devono affidare a qualche altro metodo. Certo dimmi pure, cosa vuoi sapere?
C: Sono io a essere contento per te che riesci a sopravvivere affidandoti solo ad un metodo logico-scientifico. Non sei tu a doverti affidare a qualche altro metodo, sono io che oltre al classico logico-scientifico necessito anche di quello intuitivo (che poi non è un metodo). La domanda è: tu hai detto che segui un metodo logico-scientifico. Sei convinto che l'universo attuale derivi dal Big Bang (anzi, faccio il credente per bene, Big Ben)?
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Re: Dialoghi credente-ateo
A: Quindi sostanzialmente lo assumi come assioma, non essendoci un percorso logico da te delineato praticamente è tale indipendentemente dal resto. In questo caso la discussione si esaurisce, non essendoci niente da confrontare.Ludwig von Drake ha scritto:C: Dunque, anche se a livello conscio non riesco a delineare tutti i passaggi che mi portano a credere che esista un fondamento ultimo di tutto l’universo, non è detto che non ci sia tutta una serie di fatti secondari che non colgo/collego consciamente e/o che la mia conclusione intuitiva non sia corretta.
L'unico appunto che si può aggiungere è il motivo per il quale necessiti tutto ciò quando per altre cose preferisci comportarti razionalmente, sapendo tu stesso i risultati che si ottengono con il ragionamento.
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Re: Dialoghi credente-ateo
Paolo: Va behh chiederò alla amministrazione se è possibile cambiare il mio nick name da Paolo a A !
A: La risposta alla tua domanda caro C la trovi nella definizione del metodo scientifico. Di certo non c'è nulla!
La rigorosità del metodo scientifico risiede nel fatto che una teoria non è mai definitiva ma è suscettibile di modifiche o di sostituzioni........
Il pensiero scientifico viene quindi sottoposto ad una costante critica, una modifica ma anche ad una rivalutazione: è questo che lo rende così grande ed universale.
A: La risposta alla tua domanda caro C la trovi nella definizione del metodo scientifico. Di certo non c'è nulla!
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Re: Dialoghi credente-ateo
C: Non ho ben capito l'appunto. Ti ho detto che per molte cose utilizzo l'intuito per prendere le mie decisioni.Tomhet ha scritto:A: Quindi sostanzialmente lo assumi come assioma, non essendoci un percorso logico da te delineato praticamente è tale indipendentemente dal resto. In questo caso la discussione si esaurisce, non essendoci niente da confrontare. L'unico appunto che si può aggiungere è il motivo per il quale necessiti tutto ciò quando per altre cose preferisci comportarti razionalmente, sapendo tu stesso i risultati che si ottengono con il ragionamento.Ludwig von Drake ha scritto:C: Dunque, anche se a livello conscio non riesco a delineare tutti i passaggi che mi portano a credere che esista un fondamento ultimo di tutto l’universo, non è detto che non ci sia tutta una serie di fatti secondari che non colgo/collego consciamente e/o che la mia conclusione intuitiva non sia corretta.
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Re: Dialoghi credente-ateo
C: Ahimè, non ho posto bene la domanda, colpa mia. So bene che una teoria scientifica non è mai definitiva, altrimenti non sarebbe scientifica perché non falsificabile. Sappiamo però, che quella del Big Ben è al momento quella più plausibile (domani forse non lo sarà). Mi chiedevo se tu la ritieni la più plausibile e il motivo per cui la ritieni tale (oppure non la ritieni la più plausibile e il motivo...).Paolo ha scritto:[...] A: La risposta alla tua domanda caro C la trovi nella definizione del metodo scientifico. Di certo non c'è nulla!
La rigorosità del metodo scientifico risiede nel fatto che una teoria non è mai definitiva ma è suscettibile di modifiche o di sostituzioni........
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Re: Dialoghi credente-ateo
A: Perché tra quelle molte cose non c'è la questione dio?Ludwig von Drake ha scritto:C: Non ho ben capito l'appunto. Ti ho detto che per molte cose utilizzo l'intuito per prendere le mie decisioni.Tomhet ha scritto:A: Quindi sostanzialmente lo assumi come assioma, non essendoci un percorso logico da te delineato praticamente è tale indipendentemente dal resto. In questo caso la discussione si esaurisce, non essendoci niente da confrontare. L'unico appunto che si può aggiungere è il motivo per il quale necessiti tutto ciò quando per altre cose preferisci comportarti razionalmente, sapendo tu stesso i risultati che si ottengono con il ragionamento.Ludwig von Drake ha scritto:C: Dunque, anche se a livello conscio non riesco a delineare tutti i passaggi che mi portano a credere che esista un fondamento ultimo di tutto l’universo, non è detto che non ci sia tutta una serie di fatti secondari che non colgo/collego consciamente e/o che la mia conclusione intuitiva non sia corretta.
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Re: Dialoghi credente-ateo
C: C'è anche la questione Dio, è quello che ho detto all'inizio. Credo che esista un fondamento ultimo dell'universo perché lo intuisco.Tomhet ha scritto:A: Perché tra quelle molte cose non c'è la questione dio?Ludwig von Drake ha scritto:C: Non ho ben capito l'appunto. Ti ho detto che per molte cose utilizzo l'intuito per prendere le mie decisioni.Tomhet ha scritto:A: Quindi sostanzialmente lo assumi come assioma, non essendoci un percorso logico da te delineato praticamente è tale indipendentemente dal resto. In questo caso la discussione si esaurisce, non essendoci niente da confrontare. L'unico appunto che si può aggiungere è il motivo per il quale necessiti tutto ciò quando per altre cose preferisci comportarti razionalmente, sapendo tu stesso i risultati che si ottengono con il ragionamento.Ludwig von Drake ha scritto:C: Dunque, anche se a livello conscio non riesco a delineare tutti i passaggi che mi portano a credere che esista un fondamento ultimo di tutto l’universo, non è detto che non ci sia tutta una serie di fatti secondari che non colgo/collego consciamente e/o che la mia conclusione intuitiva non sia corretta.
Cazzo, ma che bravo credente che sono!!!
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Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro
perchè il "male" ed il "potere" hanno un aspetto così tetro?
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Re: Dialoghi credente-ateo
A: Giusto, beh, auguri.
Si, è come sparare all'acqua per ferirla, non esistono proiettili che possano scalfire la mera fede cieca.
Si, è come sparare all'acqua per ferirla, non esistono proiettili che possano scalfire la mera fede cieca.
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Re: Dialoghi credente-ateo
A: per la verità non ho una conoscenza delle questioni sia di fisica che di astronomia tali per dare un giudizio del big bang. So che tale teoria ha avuto origine dal fatto che si è misurata una variazione del colore della luce delle stelle verso il rosso, il che indica che l'universo si sta espandendo. Però quello che non capisco come si possa estendere questo a tutto l'universo che pensiamo di conoscere dato che è formato come minimo da centomila miliardi di miliardi di stelle. Noi siamo un insignificante puntino su di un granello di sabbia della spiaggia di Lignano Sabbiadoro e dobbiamo valutare cosa accade su di un altro granellino di sabbia della spiaggia di un atollo delle Fiji. Il tutto mi lascia perplesso.
Però, come ho già detto, non ho elementi nè una preparazione sufficiente per dare un giudizio. Io al momento mi sono adeguato culturalmente alla teoria del big bang che mi sembra plausibile e possibile. Ma non vado oltre.
Però, come ho già detto, non ho elementi nè una preparazione sufficiente per dare un giudizio. Io al momento mi sono adeguato culturalmente alla teoria del big bang che mi sembra plausibile e possibile. Ma non vado oltre.
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La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
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Re: Dialoghi credente-ateo
I proiettili fanno un baffo anche alla serie T-X!Tomhet ha scritto:
Si, è come sparare all'acqua per ferirla, non esistono proiettili che possano scalfire la mera fede cieca.
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Re: Dialoghi credente-ateo
A: Questo dio è stato proprio ingiusto, non fornendomi dello stesso potere (intuito) di cui sei stato fornito tu! Che burlone, non appena ne avrò la possibilità glielo rinfaccerò! è_é
Edit: I T1000 (o T1001 nel caso di Catherine Weaver) sono ancora più resistenti... su di loro i proiettili hanno più o meno lo stesso effetto che avrebbero sull'acqua!
Edit: I T1000 (o T1001 nel caso di Catherine Weaver) sono ancora più resistenti... su di loro i proiettili hanno più o meno lo stesso effetto che avrebbero sull'acqua!
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Re: Dialoghi credente-ateo
C: Nulla accade per caso, deve essere colpa di qualcosa che hai fatto nella tua vita precedente. Come dissero Pietro e Paolo nella lettera agli eschimesi: le vite sono fatte di scale c'è chi scende e c'è chi... non scende.Lotus ha scritto:A: Questo dio è stato proprio ingiusto, non fornendomi dello stesso potere (intuito) di cui sei stato fornito tu! Che burlone, non appena ne avrò la possibilità glielo rinfaccerò! è_é
Eresia!!!Lotus ha scritto:Edit: I T1000 (o T1001 nel caso di Catherine Weaver) sono ancora più resistenti... su di loro i proiettili hanno più o meno lo stesso effetto che avrebbero sull'acqua!
Il T-X è molto meglio del T1000!!!
Lo dice anche wikipedia:
La T-X è presumibilmente una versione migliorata del T-950 (gli endoscheletri sono molto simili) utilizzante come rivestimento la stessa lega di cui è composta la serie 1000. Tale lega permette di ammortizzare i colpi di armi leggere (che danneggiavano i modelli organici), dall'altro l'esoscheletro copre la grande debolezza del T-1000 che nonostante possa ricomporsi all'infinito e per questo sia invulnerabile, è facilmente rallentabile con armi da fuoco, mentre gli esplosivi lo smembrano. La T-X non risente minimamente dell'impatto dei proiettili, mentre dimostra un'elevatissima resistenza anche a colpi estremamente potenti:
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Re: Dialoghi credente-ateo
C: Non mi rispondi più?
Ludwig von Drake ha scritto:C: Ahimè, non ho posto bene la domanda, colpa mia. So bene che una teoria scientifica non è mai definitiva, altrimenti non sarebbe scientifica perché non falsificabile. Sappiamo però, che quella del Big Ben è al momento quella più plausibile (domani forse non lo sarà). Mi chiedevo se tu la ritieni la più plausibile e il motivo per cui la ritieni tale (oppure non la ritieni la più plausibile e il motivo...).Paolo ha scritto:[...] A: La risposta alla tua domanda caro C la trovi nella definizione del metodo scientifico. Di certo non c'è nulla!
La rigorosità del metodo scientifico risiede nel fatto che una teoria non è mai definitiva ma è suscettibile di modifiche o di sostituzioni........
Il pensiero scientifico viene quindi sottoposto ad una costante critica, una modifica ma anche ad una rivalutazione: è questo che lo rende così grande ed universale.
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Re: Dialoghi credente-ateo
Ehh ti ho risposto ieri alla 9:57 pm !
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Re: Dialoghi credente-ateo
uh, che rincoglionito che sono...Paolo ha scritto:Ehh ti ho risposto ieri alla 9:57 pm !
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Re: Dialoghi credente-ateo
Bella risposta, sul serio. [by Lud]Paolo ha scritto:A: per la verità non ho una conoscenza delle questioni sia di fisica che di astronomia tali per dare un giudizio del big bang. [...] Però, come ho già detto, non ho elementi nè una preparazione sufficiente per dare un giudizio. Io al momento mi sono adeguato culturalmente alla teoria del big bang che mi sembra plausibile e possibile. Ma non vado oltre.
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Re: Dialoghi credente-ateo
Grazie Lud ! Sai circa la questione dell'universo ho letto da qualche parte che data la quantità impressionate di stelle che compongono le galassie e ancora di più le quantità di galassie esistenti è impossibile vedere e studiare anche con ogni tipo di sistema oltre una certa distanza. Data la così grande quantità si ha una continua sovrapposizione come una nebbia che rende impossibile ogni possibilità di analisi e di ricerca. Non so se sia vero però la trovo assai plausibile. E questo che mi lascia perplesso circa la teoria del big bang. Può essere corretta ma non può basarsi solo sul fatto che noi possiamo misurare lo spostamento verso il rosso dello spettro della luce di alcune stelle. Noi abbiamo la possibilità di conoscere solo una minima parte di tutto l'universo. Però forse c'è una risposta ma io non ne ho mai sentito parlare.
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Ludwig von Drake ha scritto:C: Nulla accade per caso, deve essere colpa di qualcosa che hai fatto nella tua vita precedente. Come dissero Pietro e Paolo nella lettera agli eschimesi: le vite sono fatte di scale c'è chi scende e c'è chi... non scende.
A: Forse nella vita precedente adoravo un falso dio, ma non potevo essere punito prima? Che senso ha punirmi nella vita successiva! Non ho nessuna colpa...
Vabbè, ma dicevo in relazione a ciò che si era detto precedentemente riguardo l'effetto che ha un proiettile nell'acqua... Lo so che il (la) T-X è più avanzato(a), ci mancherebbe... :D
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Re: Dialoghi credente-ateo
C: Mistero di fede!Lotus ha scritto:Ludwig von Drake ha scritto:C: Nulla accade per caso, deve essere colpa di qualcosa che hai fatto nella tua vita precedente. Come dissero Pietro e Paolo nella lettera agli eschimesi: le vite sono fatte di scale c'è chi scende e c'è chi... non scende.
A: Forse nella vita precedente adoravo un falso dio, ma non potevo essere punito prima? Che senso ha punirmi nella vita successiva! Non ho nessuna colpa...
oppure
C: Non lo so, ma intuisco che sia giusto così.
mi sa che siamo due nerdLotus ha scritto:Vabbè, ma dicevo in relazione a ciò che si era detto precedentemente riguardo l'effetto che ha un proiettile nell'acqua... Lo so che il (la) T-X è più avanzato(a), ci mancherebbe... :D
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Re: Dialoghi credente-ateo
Ludwig von Drake ha scritto:C: Mistero di fede!
oppure
C: Non lo so, ma intuisco che sia giusto così.
oppure ancora
C: Mistero imperscrutabile di Dio.
Ludwig von Drake ha scritto: mi sa che siamo due nerd
meglio nerd che merd ...
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Re: Dialoghi credente-ateo
[ ]
N eapolitaner
E stimator di
R ecombinant
D evice
[ / ]
ver 0.0 (volutamente errata e migliorabile)
N eapolitaner
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D evice
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Re: Dialoghi credente-ateo
ma io non sono un nerd, è che mi disegnano così
mix, il ricombinante in questo caso sarebbe il terminator? Ma non sono ricombinanti! XD Vabbè ci sei andato vicino, magari nella versione pre-alpha cambierai il titolo...
mix, il ricombinante in questo caso sarebbe il terminator? Ma non sono ricombinanti! XD Vabbè ci sei andato vicino, magari nella versione pre-alpha cambierai il titolo...
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Re: Dialoghi credente-ateo
cosa sono che cominci con la lettera R?Lotus ha scritto:ma io non sono un nerd, è che mi disegnano così
mix, il ricombinante in questo caso sarebbe il terminator? Ma non sono ricombinanti! XD Vabbè ci sei andato vicino, magari nella versione pre-alpha cambierai il titolo...
fai tu la ver 0.1 ?
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Re: Dialoghi credente-ateo
Beh mi verrebbe un banale Robot, però poi non mi piace come suona con Device...
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Re: Dialoghi credente-ateo
Random?
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Re: Dialoghi credente-ateo
... random device? napoletani estimatori di dispositivi a casaccio? XD
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