Ancora kamikaze
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Ancora kamikaze
COLOMBO - Almeno 15 persone sono morte dopo un attacco suicida davanti a una moschea nel sud dello Sri Lanka. Lo ha reso noto la polizia. L'attentato, commesso probabilmente da un kamikaze, è avvenuto mentre dirigenti politici dell'isola partecipavano a un ricevimento nella città di Akuressa, 160 chilometri a sud della capitale Colombo.
MINISTRI - Tra i circa venti feriti, hanno precisato le fonti, ci sono il ministro delle Poste, Mahinda Wijesekera, e quello della Cultura, Mahinda Yapa Abeywardena. Wijesekera è stato subito trasportato nel più vicino ospedale.
10 marzo 2009
http://www.corriere.it/esteri/09_marzo_10/attentanto_sri_lanka_ministri_e5d696c2-0d3e-11de-82af-00144f02aabc.shtml
MINISTRI - Tra i circa venti feriti, hanno precisato le fonti, ci sono il ministro delle Poste, Mahinda Wijesekera, e quello della Cultura, Mahinda Yapa Abeywardena. Wijesekera è stato subito trasportato nel più vicino ospedale.
10 marzo 2009
http://www.corriere.it/esteri/09_marzo_10/attentanto_sri_lanka_ministri_e5d696c2-0d3e-11de-82af-00144f02aabc.shtml
Ludwig von Drake- -------------
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Data d'iscrizione : 19.11.08
Re: Ancora kamikaze
Chiamarli kamikaze è secondo me improprio ed offensivo verso i soldati giapponesi, che compivano l'estremo sacrificio come atto di guerra ed esclusivamente verso obiettivi militari.
Questi invece sono terroristi, che colpiscono indiscriminatamente. Sono anche molto difficili da fermare, purtroppo.
Questi invece sono terroristi, che colpiscono indiscriminatamente. Sono anche molto difficili da fermare, purtroppo.
davide- -------------
- Numero di messaggi : 11190
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 15.11.08
Re: Ancora kamikaze
Vero Davide, l'utilizzo che si fa oggi del termine è una generalizzazione che ne svilisce il significato originale. Vediamone un pò la storia:
Kamikaze (神風) è una parola giapponese, di solito tradotta come vento divino (kaze sta per "vento" ka significa inspirare e ze significa espirare — è un termine fondamentale nello shintoismo — e kami significa "divino"), che entrò in uso per indicare il nome di un leggendario tifone che si dice abbia salvato il Giappone da una flotta di invasione Mongola inviata da Kublai Khan nel 1281. In Giappone la parola "kamikaze" viene usata solo per riferirsi a questo tifone. Internazionalmente questa parola viene generalmente riferita agli attacchi suicidi eseguiti dai piloti giapponesi contro le navi alleate verso la fine della campagna del pacifico nella seconda guerra mondiale.
Gli attacchi aerei furono l'aspetto predominante e meglio conosciuto di un uso più ampio di attacchi — o piani — suicidi da parte di personale giapponese, inclusi soldati che indossavano esplosivo ed equipaggi di navi cariche di bombe. In giapponese il termine usato per le unità che eseguivano questi attacchi è tokubetsu kōgeki tai (特別攻撃隊, letteralmente "unità d'attacco speciale"), solitamente abbreviato in tokkōtai (特攻隊). Nella seconda guerra mondiale le squadre suicide provenienti dalla Marina Imperiale Giapponese furono chiamate shinpū tokubetsu kōgeki tai (神風特別攻撃隊), dove shinpū è la lettura-on (cinese) dei kanji che formano la parola "kamikaze".
Dalla fine della seconda guerra mondiale, la parola kamikaze è stata applicata ad una varietà più ampia di attacchi suicidi, in altre parti del mondo ed in altre epoche. Esempi di questi includono Selbstopfer nella Germania nazista durante la seconda guerra mondiale ed attentati suicidi di natura terroristica come quelli dell'11 settembre 2001 negli Stati Uniti o dei palestinesi in Israele. Va sottolineato che (a differenza degli attacchi sferrati dai giapponesi contro le Forze Alleate nella seconda guerra mondiale) gli atti terroristici hanno obiettivi non combattenti. L'uso internazionale corrente del termine kamikaze per identificare attentati suicidi di natura terroristica - o di qualsiasi altra natura - non viene adottato dalla stampa nipponica, che invece gli preferisce jibaku tero (自爆テロ), abbreviazione della locuzione anglo-giapponese jibaku terorisuto (自爆テロリスト, "terroristi autoesplodenti").
Kamikaze (神風) è una parola giapponese, di solito tradotta come vento divino (kaze sta per "vento" ka significa inspirare e ze significa espirare — è un termine fondamentale nello shintoismo — e kami significa "divino"), che entrò in uso per indicare il nome di un leggendario tifone che si dice abbia salvato il Giappone da una flotta di invasione Mongola inviata da Kublai Khan nel 1281. In Giappone la parola "kamikaze" viene usata solo per riferirsi a questo tifone. Internazionalmente questa parola viene generalmente riferita agli attacchi suicidi eseguiti dai piloti giapponesi contro le navi alleate verso la fine della campagna del pacifico nella seconda guerra mondiale.
Gli attacchi aerei furono l'aspetto predominante e meglio conosciuto di un uso più ampio di attacchi — o piani — suicidi da parte di personale giapponese, inclusi soldati che indossavano esplosivo ed equipaggi di navi cariche di bombe. In giapponese il termine usato per le unità che eseguivano questi attacchi è tokubetsu kōgeki tai (特別攻撃隊, letteralmente "unità d'attacco speciale"), solitamente abbreviato in tokkōtai (特攻隊). Nella seconda guerra mondiale le squadre suicide provenienti dalla Marina Imperiale Giapponese furono chiamate shinpū tokubetsu kōgeki tai (神風特別攻撃隊), dove shinpū è la lettura-on (cinese) dei kanji che formano la parola "kamikaze".
Dalla fine della seconda guerra mondiale, la parola kamikaze è stata applicata ad una varietà più ampia di attacchi suicidi, in altre parti del mondo ed in altre epoche. Esempi di questi includono Selbstopfer nella Germania nazista durante la seconda guerra mondiale ed attentati suicidi di natura terroristica come quelli dell'11 settembre 2001 negli Stati Uniti o dei palestinesi in Israele. Va sottolineato che (a differenza degli attacchi sferrati dai giapponesi contro le Forze Alleate nella seconda guerra mondiale) gli atti terroristici hanno obiettivi non combattenti. L'uso internazionale corrente del termine kamikaze per identificare attentati suicidi di natura terroristica - o di qualsiasi altra natura - non viene adottato dalla stampa nipponica, che invece gli preferisce jibaku tero (自爆テロ), abbreviazione della locuzione anglo-giapponese jibaku terorisuto (自爆テロリスト, "terroristi autoesplodenti").
Ludwig von Drake- -------------
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